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Teodicea in Tommaso



Vita

Coronamento della dottrina della sostanza è la teologia. T. non può accettare il procedimento aprioristico di S. Anselmo (che omette la logica aristotelica). Le prove dell’esistenza di Dio – intese come prove razionali accessibili dall’umanità tutta - devono essere a posteriori, che risalgano dagli effetti noti alla causa prima.

1: dal MOVIMENTO nel mondo

2: dagli EFFETTI nel mondo

3: dalla  CONTINGENZA del mondo

4: dai GRADI DI PERFEZIONE

5: dall’esister delle cose in vista di un FINE

Qualcosa – nella nostra esperienza- ha MOVIMENTO, si muove –deve quindi essere mosso da altro, ma non si può andare all’infinto nella serie dei motori, dunque deve esistere un  motore non mosso da altri, un motore immobile.

 

(strada già percorsa da Aristotele)

Si parte dalla  constatazione che nella realtà gli EFFETTI sono prodotti da cause,  le quali devono essere prima degli effetti, perciò deve esistere una causa che non è effetto: causa prima, Dio.

 

  

(già fatta da S.Anselmo)

Si  parte dalla CONTINGENZA della realtà che  rimanda ad un essere necessario perché altrimenti si rimanda al nulla, che tuttavia non potrebbe spiegare l’esistenza di nessuna cosa, quando almeno un ente necessario deve esistere. (prova già svolta da Avicenna)

Si parte dai diversi gradi di PERFEZIONE esistenti in natura, che non possono non far riferimento ad un essere perfettissimo, Dio.

 

 

 

 (prova  già accennata da S.Anselmo

(prova fisico-teologica) : si parte dalla constatazione che ci sono in natura cose senza INTELLIGENZA che agiscono in vista di un fine, pertanto deve esistere un essere supremamente intelligente ordinatore di tutte cose ad un fine.

 

Le cinque vie o ragionamenti sull’esistenza dell’Ente cui è impossibile il non essere, dunque ente infinitamente REALE, comprensivo, spirituale, personale)

Prova

Dalla constatazione empirica / alla serie delle cause

/ attraverso il rigetto della petizione all’infinito

/ fino alla causa prima

Argomento presente in

1

Nel mondo qualcosa si muove / rimanda ad una causa del movimento in altro

/ è impossibile una serie infinita di moventi

/ deve esserci un movente non mosso (motore immobile)

Aristotele

2

Nel mondo  qualcosa esiste in quanto prodotto/  rimanda ad una causa efficiente in altro

/ è impossibile una serie infinita di cause efficienti

/  deve esserci una causa  efficiente che non abbia sopra di sé un altro motivo della sua esistenza

Avicenna

3

a contingentia mundi

Nel mondo vi è qualcosa di contingente /  rimanda a qualcosa di necessario

/ è impossibile una serie infinita di esseri  necessari

/ deve esistere un essere necessario primo

Maimonide

4

Nel mondo esiste qualcosa non perfettamente buono, vero, ecc. /  rimanda ad altro che abbia un grado  superiore di perfezione

/ è impossibile una serie infinita di gradazioni di  bontà, verità , perfezione.

/ deve esistere un essere perfettissimo, causa di ogni bontà,verità,  perfezione

Agostino

Anselmo (senza la causalità)

5

teleologica

Nel mondo qualcosa mostra di avere ordine e finalità/ rimanda a qualcosa di sovraordinato e finalizzato ad un livello cosmico

/ è impossibile una serie infinita di finalizzazioni

/ deve esistere un essere supremo ordinante e finalizzante, cioè un’intelligenza ordinatrice superiore

Cicerone Seneca Patristica Scolastica prima

Sovra la teodicea filosofica, relativa all’essere unico che concentra in sé essenza ed esistenza, si eleva la teodicea sovrannaturale che si realizza nella Trinità, unione armonica di teologia positiva (rivelazione) e speculativa

Fonti

GILSON 1925: E. Gilson, Saint Thomas d'Aquin (Les moralistes chrétiens), Paris:1925
GILSON 1927: E. Gilson, Le Thomisme. Introduction au système de Saint Thomas d'Aquin, Paris:1927

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