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Estetica

Spunti  sulla filosofia dell'arte alla luce di questioni d'attualità.

Vedi anche

filosofia e immagine

filosofia e cinema

 

Guercino, Cristo e l'adultera 1625 ca

01/99 10.15  Filosofia e pittura. Ecco alcuni filosofi che si avvicinano da ermeneuti all’opera d’arte già data: Foucault su un celebre quadro di Velasquez, Merleau-Ponty sulla pittura di Cezanne, Simmel sui ritratti di Rembrandt.

Si respira la libertà teorica e il piacere visivo.   Il processo inverso, dico io, ha forse compiuto Raffaello che nei tre affreschi commissionati da Giulio II: La scuola d’Atene, La disputa, il Parnaso, partendo dal messaggio degli autori antichi (tra i quali ne “La scuola d’Atene” si mette – in posizione defilata - anche lui), ha cercato di rappresentarlo. I primi due sono interpretati da Giovanni Reale (il secondo: Rusconi ed., pp.87 più corredo iconografico, 1998?).

Contro Platone il Rinascimento pone al centro il gesto artistico. Ma attenzione. Il bello è manifestazione del bene, ed in questo senso il pittore è filosofo.

“La disputa” è quadro metafisico, neoplatonico (messaggio dell’Accademia Platonica Fiorentina) intanto nella tripartizione: parte terrena, celeste, sopraceleste, poi nel titolo: disputa come “rivelazione” attraverso la parola, il dialogo.

06/01/99 23.14  Zapperi (nelle sue 3 opere “Ritratto di Paolo III e dei suoi nipoti”, 1990,  Sesso e Controriforma. Preistoria della Galleria Farnese, 1994; e “La leggenda del papa Paolo III. Arte e censura nella Roma pontificia, 1998?,160 pp, tutti editi da Boringhieri) parte dall’analisi di una raffigurazione artistica: la tomba (terzo libro) o il ritratto tizianesco (primo libro) di un papa, per un’analisi della storia, della società  e del pensiero del soggetto ritratto. Il Farnese fece diventare la sorella Giulia amante di papa Alessandro VI Borgia, per trarne prebende (fatto denunciato da Lutero nel 1537). La leggenda dice che la “giustizia” figura femminile ai piedi della sua tomba in S.Pietro riprendesse le fattezze della figlia di Paolo III, Clelia Farnese. Giulio II della Rovere fu sodomita.
Tiziano- Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese, NA-Museo Naz.. 

19/03/99 2.16 “Scrivo la verità e la vita mi uccide” battuta in “Crave” (rappr. teatrale: 2 donne dissezionano l’amore) di Sarah Kane inglese 27 suicida. Ecco il rapporto tra filosofia e  letteratura.  

 (set. 2001) materiale modulare scaricabile su Logos, Kierkegaard, Magia, scienza e simbolo in  http://www.lei/estetica/estetica&scuola/secondaria

22.3.04 Paolo Crocchiolo (nel suo testo di divulgazione scientifica L'esca amorosa, Stampa Alternativa 2003) porta avanti una rilettura della filosofia in chiave biologico-evoluzionistica. Anche le manifestazioni artistiche, in quanto emozioni-sensazioni-sentimenti immediatamente condivisibili con gli altri individui della nostra specie, sfruttano la presenza in ciascuno di noi del gusto per ciò che percepiamo come "bello" che a sua volta è il risultato di quanto originariamente era stato selezionato come elemento  "più utile" per la sopravvivenza.  E , in una visione evolutivo-selettiva della vita l'utile "non corrisponde mai ... ad uno scopo intenzionale, ma piuttosto a un risultato casuale". Questa ipotesi biologica "si regge bene ed è difficilmente confutabile dal punto di vista della logica". La mente umana è cioè il prodotto dell'evoluzione e dei meccanismi della selezione naturale, da cui è stata plasmata analogamente al corpo(v. intervista dell'autore in La Rinascita 2004, 19 marzo). Il titolo del libro riprende una figura petrarchesca che interpreta il sentimento amoroso al suo nascere come predisposizione biologica all'innamoramento: si tratta del sonetto "Erano i capei d'oro a l'aura sparsi" che riporta come conclusione della seconda quartina: "...i' che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi?"

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