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Ontologia in Tommaso

Ha per oggetto l’essere astratto dalla realtà empirica, quindi procede dal sensibile all’astratto (al contrario della metafisica neoplatonica). Dal finito e partecipato si ascende all’infinito e assoluto attraverso l’intelletto che passa dal noto al più noto, cioè all’essere in cui risolve tutti i concetti, fino alle qualità trascendentali dell’essere (unità, verità, bontà).  Poiché all’essere non si può aggiungere se non ciò che esprima per sé stesso in qualche modo un essere, il concetto di essere non può esser un concetto di specie, né concetto univoco (come invece sosteneva Duns Scoto), bensì analogo, estendendosi dai limiti del nulla fino all’essere assoluto di Dio.

Alla base dell’ontologia tomistica stanno i concetti di potenza-atto. T. pone una reale distinzione tra essere ed esistenza nelle cose finite. Quest’ultima presuppone una non completezza dell’atto (cioè dell’essere reale), in quanto prevale ancora la potenza (intesa ontologicamente come “essere della possibilità”).

Sempre da Aristotele T. prende la distinzione tra essere sostanziale ed accidentale. La sostanza è un ente la cui natura è di non essere in un altro ente come in un suo soggetto; l’accidente è invece un ente la cui natura è di esistere in un altro ente come in suo soggetto. L’indipendenza, l’esistere in sé e non in un altro, è elemento primario nel concetto di sostanza. Naturalmente bisogna distinguere tra sostanza prima, l’individuo concreto, e sostanza seconda che è l’essenza specifica o universale, percepita dalla nostra mente e predicata dell’oggetto particolare.

La sostanza singolare in sé completa e indipendente (chiamata ipostasi o suppositio), se ha natura razionale, viene chiamata persona. La sostanza che non è completamente in atto necessariamente deve esser causata da qualcosa che è già in atto; la sostanza è di conseguenza legata alla causalità, realizzata nelle quattro cause aristoteliche e nella “causa  esemplare” (intesa platonico-agostinanamente come “modello”).

  Fonti

GILSON 1925: E. Gilson, Saint Thomas d'Aquin (Les moralistes chrétiens), Paris:1925
GILSON 1927: E. Gilson, Le Thomisme. Introduction au système de Saint Thomas d'Aquin), Paris:1927

 

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