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Filosofia sociale e politica di Tommaso

L'uomo è un animale politico, la miglior forma di governo è la MONARCHIA. L'autorità  POLITICA (=della civitas) deve essere subordinata a quella del papa.

 Per primo T. inserisce nella teoria politica cristiana, centrata su Agostino, la teoria espressa nella Politica aristotelica, tradotta da Guglielmo di Moerbeke.

Lo Stato è indipendente ed autonomo dalla Chiesa per quanto riguarda gli aspetti temporali, mentre quest’ultima lo è negli affari spirituali. Entrambi i poteri discendono direttamente da Dio, anche se lo stato si subordina alla Chiesa  in quegli aspetti del temporale che si riferiscono alla salute delle anime (in his quae ad salutem animae pertinent). Il papa quindi non ha potere diretto sul temporale.  Queste indicazioni (potestas indirecta in temporalibus) vennero diffuse anche dal predicatore Remigio de’ Girolami, maestro di Dante, poi dal domenicano Torquemada e dal Bellarmino. Tommaso conosce il diritto internazionale (ius gentium) che regola la convivenza tra tutti gli stati e tutti i popoli in base a principi che informano ogni trattato (patti da conservare, inviolabilità degli inviati, donne bambini ed innocenti elusi dalle azioni di guerra) secondo linee che daranno poi riprese dalla scolastica spagnola, da Suarez e quindi da Grozio.


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