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1. Teatri di corte e scena dipinta
2. La scena mutevole
3. Il Rinascimento in Europa
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1. La scaena ductilis
2. L'edificio teatrale nell'et� barocca

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1. I teatri meccanici
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Il Novecento
1. I pionieri Appia e Craig
2. Le avanguardie artistiche e gli sviluppi sull'edificio teatrale

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Barocco

Da un bozzetto di Giacomo Torelli per  Venere Gelosa (Venezia 1643)


 

 

 

 

 


Nel periodo barocco (XVII e XVIII secolo) le numerose edizioni librarie teatrali e gli scambi culturali degli intellettuali, con frequenti viaggi nelle capitali europee, portano lo spettacolo teatrale ad una forma comune in tutta Europa.
Il termine Barocco presenta altrettante difficolt� e problemi del termine Rinascimento, molto storici sono ricorso all'uso di epiteti qualificativi come primo barocco, medio barocco e tardo barocco; molte controversie hanno accompagnato i tentativi di applicare in qualche modo questo termine all'attivit� artistica di alcuni paesi europei, in special modo l'Inghilterra.
Poco prima del 1594, a Firenze, un appassionato gruppo di entusiasti discutevano su come potevano essere state interpretate le tragedie greche e sul problema dell'inserimento dell'elemento musicale in quelle rappresentazioni. Dalla discussione tra il Conte Vernio, i musicisti Giulio Caccini e Jacopo Peri e il poeta Ottavio Rinuccini, nacque il dramma Dafne, scritto da Rinuccini e musicato dal Peri. Fu la prima vera opera cantata.
Nel 1600 il matematico Guidobaldo pubblica Perspectiva libri sex, di cui una sezione era dedicata alla scenografia. Questo libro rappresenta la prima analisi delle leggi della prospettiva e spalanca un nuovo mondo di meraviglie a coloro che erano interessati ai problemi della scena, suggerendo un metodo scenico destinato ad avere fortuna.
La compresenza di queste due ricerche, l'una nella musica e l'altra nella prospettiva, apr� la via al teatro barocco e ne costitu� la base. L'omogeneit� culturale che si riscontra nelle varie corti europee fu raggiunta attraverso alcuni fatti principali:

  • durante questo periodo tutti i paesi ruotavano in una orbita comune pur rimanendo l'Italia il modello al quale guardare, ed il divario esistente fra i teatri inglesi, spagnoli e francesi andava colmandosi;
  • l'attivit� teatrale barocco si concentra nel risolvere tutti i problemi riguardanti rappresentazioni completamente diverse dalle commedie e tragedie di ispirazione classica: gli intermezzi divennero sempre pi� l'elemento di attrazione per lo spettacolo fino a diventare l'elemento principale o unico, con la rappresentazione di balletti o masques, assorbiti poi dal nuovo genere agli albori e cio� l'Opera;
  • come in Italia, durante il sedicesimo secolo, i centri pi� importanti di attivit� furono i teatri legati alle corti, che godevano dei sussidi del Signore o del Principe, allo stesso tempo i teatri pubblici adottarono i metodi inventati dai teatri annessi ai palazzi.

Nel 1637, a Venezia, compare il primo teatro d'opera con pubblico pagante. In Iinghilterra invece si abbandon� la forma del teatro elisabettiano per adottare una forma simile al teatro italiano. Il teatro cominci� a rivolgersi ad un pubblico pi� vasto rispetto a quello privato o di corte. Il periodo barocco rese l'allestimento spettacolare al centro della rappresentazione, con l'adozione di complicate macchine sceniche che esaltavano questo aspetto. L'area scenica, che un tempo era limitata, si estese anche in profondit�, oltre che in lunghezza, per far posto agli effetti prospettici ed alle macchine.
Gli architetti furono costretti a modificare la disposizione dei posti a sedere: nei teatri di corte una piattaforma posta al centro era riservata al principe o al mecenate e le scene erano progettate per dare una esatta visione prospettica solo in quel punto, ma nei teatri, con il pubblico pagante, si cominci� a sperimentare altre pratiche. L'importanza e la diffusione dell'Opera portarono in primo piano i problemi dell'acustica.

1. La scaena ductilis
Nel 1544 uno studioso francese, il Philander, pubblica un commento all'opera di Vitruvio, descrivendo oltre che i periaktoi anche un altro sistema chiamato scaena ductilis "...per mezzo di pannelli tirati di lato si rivelava l'interno di quella o quell'altra scena" e Jean Dubreuil nel terzo volume della Perspective pratique, del 1649 ne spiega il funzionamento. Gi� Giovan Battista Aleotti, nel 1606, l'aveva impiegata al teatro dell'Accademia degli Intrepidi a Ferrara, mentre nel 1640 l'artista inglese Inigo Jones la adotto nell'allestimento di un masque.

Pianta e sezione trasversale della scena di Inigo Jones per  Salmacida Spolia (1640), si nota nel soppalco l'argano centrale per il movimento delle scene

 

 

La pianta per la Salmacida Spolia porta la scritta "Pianta di una scena in cui le parti laterali della scena cambiano completamente insieme ai fondali". Inigo Jones pone quattro serie di quinte laterali su ciascun lato del palcoscenico, ciascuna serie consiste di quattro quinte piatte, dietro ci sono quattro fondali, ognuno dei quali diviso in due per facilitarne lo spostamento ai lati.
Per ottenere l'illusione prospettica, le quinte laterali diminuiscono in altezza e per ciascuna c'� un bordo superiore o cielo. Fu per� Giacomo Torelli (1608-1678) ad introdurre corsie per muovere le quinte laterali, con un argano centrale posto sotto il palcoscenico, per i cambi simultanei.. Altra novit� fu l'introduzione di scene di boschi nella Venere gelosa (Venezia 1643), con l'uso di quinte forate che lasciano intravedere le quinte successive. La maggior parte dei frontespizi scenici, disegnati nel seicento, erano semplicemente bidimensionali e di forma rettangolare: erano piatte cornici di quadro che racchiudevano il palcoscenico vero e proprio, mentre durante il periodo barocco, invece, tesero sempre pi� verso la tridimensionalit�, con decorazioni e figure in rilievo. Inoltre, bench� la forma rettangolare rimanga diffusa, una determinata variante attirava molti artisti: la costruzione o di un vero e proprio arco di frontespizio, con la cornice superiore incurvato; alcuni di questi archi erano cos� profondi da diventare parte di una facciata che guidava gli occhi degli spettatori verso le scene stesse.

2. L'edificio teatrale nell'et� barocca
L'et� barocca fu un periodo di attiva progettazione e costruzione teatrale, con la conseguente affermazione di un modello di base che, con piccole modifiche, viene accettato universalmente.
In Inghilterra il Globe Theatre continu� ad essere regolarmente usato fino alla chiusura dei teatri nel 1642; � lecito dire, perci�, che prima del 1642 le scenografie prospettiche di tipo italiano erano note solo agli allestimenti di corte, o in simili rappresentazioni speciali; si trattava soprattutto di masques, anche se negli ultimi anni alcuni drammi furono allestiti da Inigo Jones per essere rappresentati davanti alle personalit� reali. Quando si riaprirono i teatri, i gusti del nuovo pubblico, composto ora in larga parte di cortigiani, port� all'instaurazione del teatro scenografico, in una versione per� originale, che rimase fino all'Ottocento.
Quando John Webb (allievo di Inigo Jones) fu incaricato di preparare bozzetti per un "intrattenimento", The Sige of Rhodes, nella sala di Rutland House, i bozzetti mostrarono un palcoscenico minuscolo con cornice di proscenio fissa dipinta e due serie di quinte laterali rocciose, che rimanevano immutate durante la rappresentazione. Dietro ad esse vi era una serie di fondali scorrevoli che venivano tirati per mostrare i mutamenti di scena, con un esplicito riferimento al disegno prospettico italiano. Si � gi� parlato della maggiore profondit� del palcoscenico di questi teatri, ora bisogna volgersi alla sale e al rapporto fra questa e l'area di recitazione. Esaminando la pianta e la sezione trasversale di un tipo di teatro barocco disegnato da Andrea Pozzo, nel 1695, notiamo sei quinte laterali disposte obliquamente rispetto al fronte del palco e decrescenti, in altezza, verso il fondo, oltre vi sono due serie di fondali con altro spazio dietro , per ulteriori effetti prospettici.
La sala per�, mostra una organizzazione diversa da quella che era possibile trovare fino alla costruzione del Teatro Farnese:  Al posto dei gradoni, al posto delle balconate aperte, ci sono cinque gallerie divise in palchi da pilastri ed archi. La novit� del teatro barocco sta nell'aver frantumato tutte le gallerie in scomparti separati, per offrire agli spettatori comodit� ed intimit�, divenendo, questo sistema, la norma dei teatri italiani, non solo lirici. Nei teatro come il Ducale di Mantova, del 1706, progettato da Ferdinando da Bibbiena, il Filarmonico di Verona, del 1729, progettato da Francesco da Bibbiena, il Falcone di Genova, i palchetti furono costruiti in modo da sporgere leggermente secondo un ordine rigoroso per facilitare la fruibilit� della scena.

Pianta del Teatro Filarmonico di Verona di Francesco Bibbiena, con la disposizione dei palchetti "a campana".

Il Teatro Comunale di Bologna, con la stessa disposizione. 

 

Mentre nella sala progettata dal Pozzo la pianta prevede i palchetti delle gallerie disposti a semicerchio rispetto all'area scenica, con un'evidente influsso della disposizione architettonica del teatro romano, che non era del tutto adeguata ad assicurare la visibilit� agli spettatori che occupavano i posti laterali, nel Teatro Farnese lo spazio destinato al pubblico si dispone a U, come in quello di Siena, Venezia e nel Teatro della fortuna di Fano, ma anche questa soluzione non risolver� quei problemi di visibilit� cui abbiamo fatto cenno prima. La sistemazione a ferro di cavallo o campana fu la pi� diffusa (vedi Teatro Argentina a Roma, 1732, La Scala di Milano e La Fenice di Venezia per la soluzione a ferro di cavallo, e il Teatro San Carlo di Napoli, per la soluzione a campana). Altri architetti preferivano lavorare sulla base di una ellisse tagliata all'estremit� da un arco di proscenio, come nel caso del Teatro Regio di Torino. Il Teatro di Imola, invece, presenta una struttura ovoidale che continua in tutta la sua lunghezza e prosegue fin quasi dentro la scena.
Mentre in Italia le sali si disponevano in lunghezza, nel settecento in Francia erano influenzate dal modello di forma rettangolare allungata delle Sale della pallacorda (vedi Hotel de Bourgogne, le Th�atre du Marais, del 1634, le Palais Cardinal, del 1641 e la Salle des Machines).
Fuori Parigi furono costruiti molti grandi teatri civici: a Lione, a Caen, a Brest, a Montpellier, a Nancy, a Bordeaux, che erano ispirati dalla forma del teatro classico e si allontanavano quindi dal modello barocco. La conseguenza fu che in Francia si cominci� a pensare alla possibilit� di allargare, invece che allungare, la sala e si cominci� a pensare che, invece di dare evidenza alla scena, di concentrarsi maggiormente sui problemi acustici del pubblico. Si scrissero degli studi sull'argomento, come quello del Cavaliere di Chaumont, dal titolo Veritable construction d'une th�atre d'op�r� a l'usage del France (1766) e di Pierre Patte Essai sur l'architecture th�atrale. I teatri pi� sopra considerati si allontanano dalla sistemazione ad alveare dei palchetti di quelli italiani, i palchetti furono costruiti in forma di anfiteatro e si diede maggior attenzione alla platea.

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