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Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Bibliografia
Tabella 1
 
FOTOGRAFIE
 
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In figura sono indicate le strutture tettoniche principali dell'area rilevata: la descrizione parte dai settori più esterni dell'anticlinale di Monte Nerone, la struttura plicativa principale (foto n° 78)


Struttura 5

Contatto tettonico tra Scaglia Bianca e Scaglia Rossa con elisione del Livello Bonarelli

Da Serra Ventosa, attraverso la località di San Bartolo e Monte Campofobio, verso SE, in una posizione quasi parallela alla traccia del thrust delle Marne a Fucoidi, si può esservare come molti piani di taglio interessino la Scaglia Bianca e la Scaglia Rossa.Uno di questi caratterizza sicuramente il limite superiore della prima formazione: ciò è infatti evidenziato dall'assenza del "Livello Bonarelli" lungo questo tracciato.
Nella foto 88 si può ammirare un esempio di selce "budinata" connessa con un piano di taglio. Solo nei pressi di Campofobio è presente questo orizzonte e ciò è presumibilmente legato al fatto che in questa zona, i piani di taglio sono più concentrati all'interno delle Marne a Fucoidi. Per cui si può pensare che in questo particolare ambito le unità successive siano state interessate meno direttamente dalla zona di thrust. La foto n° 89 mostra la verticalizzazione a cui sono sottosposti gli strati della Scaglia Rossa (tra l'altro si può notare uno degli orizzonti marnosi grigi contenenti selce grigia) in questa zona ad intensa deformazione. Un'interpretazione di questo contatto tettonico è rappresentata dalla possibilità che le discontinuità riconosciute in questa zona siano locali splay che si dipartono, seguendo diverse direzioni, dal piano di scollamento principale delle Marne a Fucoidi.

Struttura 6

Zona di thrust tra il Rosso Ammonitico e la Maiolica

Nei pressi dell'entrata orientale della galleria della superstrada, nelle vicinanze della cava di Pontalto, lungo il corso d'acqua posto in destra orografica rispetto al Burano, una fitta serie di piani di taglio interessa diffusamente il Rosso Ammonitico (foto n°10 e 90). Al di sopra del Rosso Ammonitico la base delle Marne a Posidonia (circa 8 metri), è separata dalla porzione inferiore della Maiolica per mezzo di una copertura di detriti stratificati spessa al massimo 20-25 metri. Ci troviamo in un settore (di bacino profondo) per il quale, dal punto paleogeografico, è esclusa la possibilità di lacune e/o di spessore ridotti della successione giurassica. Si deve necessariamente presumere, in conclusione, che lo spazio ridotto compreso tra la base delle Marne a Posidonia e la Maiolica sia da imputare a cause tettoniche. Del resto, come si può notare dalla carta, le formazioni dei Marne a Posidonia, dei Calcari Diasprigni, dei Calcari a Saccocoma ed Aptici, nei settori interni alla zona di "appiattimento" presentano spessori "normali", stimati intorno ai 70-80 metri. Questo spessore è in netto contrasto con i 20-25 metri di deposito detritico misurati tenendo conto della giacitura degli strati delle formazioni adiacenti.

I piani di taglio, verticali e subverticali, presentano una debole immersione verso NE il che presuppone un trasporto tettonico principale in direzione anti-appenninica, connesso con un piano di back-thrust. Questa osservazione è confermata dalla presenza di una evidente stretta sinclinale di letto (foto n°90 e 91) nella sinistra orografica del Fiume Burano, sviluppatasi in corrispondenza della porzione terminale dei Calcari Diasprigni. Sempre nella stessa posizione (foto n°91), come presso la ex-cava attualmente adibita a campetto di calcio, nelle immediate vicinanze dell'entrata della galleria si può notare anche un piegamento degli strati della Maiolica in direzione appenninica, il che presume anche l'esistenza di una certo trasporto tettonico supplementare in direzione appenninica.

Struttura 7

Sovrascorrimento della Marnoso-arenacea e dello Schlier su Marnoso-arenacea

Questo elemento tettonico (fig. 35) è localizzato all'incirca lungo l'allineamento Valdara-Caiserra. Il sovrascorrimento si sviluppa a partire da una superficie di scollamento, certamente localizzata alla base dello Schlier. Mentre presso Valdara il piano di thrust si sviluppa, fino in superficie, localizzandosi alla base dello Schlier, nei pressi di Caiserra è interamente ubicato entro la Marnoso-arenacea.
La Marnoso-arenacea e lo Schlier immediatamente esterni alla struttura in esame, sono disposti secondo una stretta anticlinale a locale, debole vergenza appenninica. Ancora più esternamente si riconosce una sinclinale (di letto) del sovrascorrimento impostatosi interamente su Marnoso-arenacea e caratterizzata da una piano assiale verticale o subverticale, con una leggera inclinazione verso SO (presso il Torrente Certano e Valdara).

Struttura 8

Sovrascorrimento della Marnoso-arenacea e dello Schlier su Marnoso-arenacea

Il limite tettonico tra le due unità è praticamente localizzato lungo l'incisione del Torrente Fiumicello, da NE dall'abitato di Valdara ed i suoi effetti sono riconoscibili fino quasi a Massa, dove il thrust presumibilmente si interrompe. Il contatto tettonico si verifica principalmente tra le litofacies dello Schlier e quelle più calcaree e quindi ben distinguibili, anche se simili, della Scaglia Cinerea, interessando direttamente solo in alcuni tratti anche la Scaglia Variegata. Non abbiamo molti elementi per descrivere con maggior accuratezza questo importante elemento strutturale, per l'estesa copertura detritica che interessa questa zona (vedi carta geologica). La diffusa tettonizzazione della Scaglia Variegata e della Scaglia Cinerea (foto n°92), è comunque la prova certa dell'esistenza, in quest'aera, di un intenso regime tensionale collegato alla traslazione verso NE del parautoctono. Completiamo il presente capitolo descrivendo le strutture tettoniche che sono state incontrate nel settore del Monte Nerone.

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