Struttura 5
Contatto tettonico tra Scaglia Bianca e Scaglia Rossa
con elisione del Livello Bonarelli
Da Serra Ventosa, attraverso la località di San Bartolo
e Monte Campofobio, verso SE, in una posizione quasi parallela
alla traccia del thrust delle Marne a Fucoidi, si può
esservare come molti piani di taglio interessino la Scaglia
Bianca e la Scaglia Rossa.Uno di questi caratterizza sicuramente
il limite superiore della prima formazione: ciò è infatti
evidenziato dall'assenza del "Livello Bonarelli" lungo
questo tracciato.
Nella foto
88 si può ammirare un esempio di selce "budinata"
connessa con un piano di taglio. Solo nei pressi di Campofobio
è presente questo orizzonte e ciò è presumibilmente legato
al fatto che in questa zona, i piani di taglio sono più
concentrati all'interno delle Marne a Fucoidi. Per cui
si può pensare che in questo particolare ambito le unità
successive siano state interessate meno direttamente dalla
zona di thrust. La foto
n° 89 mostra la verticalizzazione a cui sono sottosposti
gli strati della Scaglia Rossa (tra l'altro si può notare
uno degli orizzonti marnosi grigi contenenti selce grigia)
in questa zona ad intensa deformazione. Un'interpretazione
di questo contatto tettonico è rappresentata dalla possibilità
che le discontinuità riconosciute in questa zona siano
locali splay che si dipartono, seguendo diverse direzioni,
dal piano di scollamento principale delle Marne a Fucoidi.
Struttura 6
Zona di thrust tra il Rosso Ammonitico e la Maiolica
Nei pressi dell'entrata orientale della galleria della
superstrada, nelle vicinanze della cava di Pontalto, lungo
il corso d'acqua posto in destra orografica rispetto al
Burano, una fitta serie di piani di taglio interessa diffusamente
il Rosso Ammonitico (foto
n°10 e 90).
Al di sopra del Rosso Ammonitico la base delle Marne a
Posidonia (circa 8 metri), è separata dalla porzione inferiore
della Maiolica per mezzo di una copertura di detriti stratificati
spessa al massimo 20-25 metri. Ci troviamo in un settore
(di bacino profondo) per il quale, dal punto paleogeografico,
è esclusa la possibilità di lacune e/o di spessore ridotti
della successione giurassica. Si deve necessariamente
presumere, in conclusione, che lo spazio ridotto compreso
tra la base delle Marne a Posidonia e la Maiolica sia
da imputare a cause tettoniche. Del resto, come si può
notare dalla carta, le formazioni dei Marne a Posidonia,
dei Calcari Diasprigni, dei Calcari a Saccocoma ed Aptici,
nei settori interni alla zona di "appiattimento" presentano
spessori "normali", stimati intorno ai 70-80 metri. Questo
spessore è in netto contrasto con i 20-25 metri di deposito
detritico misurati tenendo conto della giacitura degli
strati delle formazioni adiacenti.
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I piani di taglio, verticali e subverticali, presentano
una debole immersione verso NE il che presuppone un trasporto
tettonico principale in direzione anti-appenninica, connesso
con un piano di back-thrust. Questa osservazione è confermata
dalla presenza di una evidente stretta sinclinale di letto
(foto
n°90 e 91)
nella sinistra orografica del Fiume Burano, sviluppatasi
in corrispondenza della porzione terminale dei Calcari
Diasprigni. Sempre nella stessa posizione (foto
n°91), come presso la ex-cava attualmente adibita
a campetto di calcio, nelle immediate vicinanze dell'entrata
della galleria si può notare anche un piegamento degli
strati della Maiolica in direzione appenninica, il che
presume anche l'esistenza di una certo trasporto tettonico
supplementare in direzione appenninica.
Struttura 7
Sovrascorrimento della Marnoso-arenacea e dello Schlier
su Marnoso-arenacea
Questo elemento tettonico (fig.
35) è localizzato all'incirca lungo l'allineamento
Valdara-Caiserra. Il sovrascorrimento si sviluppa a partire
da una superficie di scollamento, certamente localizzata
alla base dello Schlier. Mentre presso Valdara il piano
di thrust si sviluppa, fino in superficie, localizzandosi
alla base dello Schlier, nei pressi di Caiserra è interamente
ubicato entro la Marnoso-arenacea.
La Marnoso-arenacea e lo Schlier immediatamente esterni
alla struttura in esame, sono disposti secondo una stretta
anticlinale a locale, debole vergenza appenninica. Ancora
più esternamente si riconosce una sinclinale (di letto)
del sovrascorrimento impostatosi interamente su Marnoso-arenacea
e caratterizzata da una piano assiale verticale o subverticale,
con una leggera inclinazione verso SO (presso il Torrente
Certano e Valdara).
Struttura 8
Sovrascorrimento della Marnoso-arenacea e dello Schlier
su Marnoso-arenacea
Il limite tettonico tra le due unità è praticamente localizzato
lungo l'incisione del Torrente Fiumicello, da NE dall'abitato
di Valdara ed i suoi effetti sono riconoscibili fino quasi
a Massa, dove il thrust presumibilmente si interrompe.
Il contatto tettonico si verifica principalmente tra le
litofacies dello Schlier e quelle più calcaree e quindi
ben distinguibili, anche se simili, della Scaglia Cinerea,
interessando direttamente solo in alcuni tratti anche
la Scaglia Variegata. Non abbiamo molti elementi per descrivere
con maggior accuratezza questo importante elemento strutturale,
per l'estesa copertura detritica che interessa questa
zona (vedi carta geologica). La diffusa tettonizzazione
della Scaglia Variegata e della Scaglia Cinerea (foto
n°92), è comunque la prova certa dell'esistenza,
in quest'aera, di un intenso regime tensionale collegato
alla traslazione verso NE del parautoctono. Completiamo
il presente capitolo descrivendo le strutture tettoniche
che sono state incontrate nel settore del Monte Nerone.
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