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     Romualdo, della famiglia ducale degli Onesti-Sassi, nasce a Ravenna il 907.  La lunghissima vita di Romualdo � un'incessante e appassionata ricerca della solitudine per condurre il suo colloquio con Dio. Nella sua spiritualit� si rintraccia un vivo amore alla vita eremitica, la ricerca del martirio e il senso dell'amicizia spirituale. Non mancano le prove n� gli assalti dell'Avversario, gi� nell' Abbazia di San Michele de Cuxa (Prades, France) si era aperta la guerra tra lui e Satana; ma ancora pi� crudeli saranno i colpi inferti dai fratelli, da quelli che spesso han chiamato Romualdo a diventare loro maestro e padre.
    L'Abbazia sorge sul luogo dove si ergeva una precedente Chiesa dedicata a San Michele; la ricostruzione ebbe inizio nel 956 e prosegu� fino al 975. Sar� qui dove per 5 anni imparer� a scoprire la dottrina spirituale dei Padri del deserto e del loro portavoce principale in Occidente, Cassiano.� Inoltre studia, approfondisce e soprattutto vive in prima persona l'esperienza di vita eremitica in una piccola comunit� organica con altri compagni, appoggiata strutturalmente alla grande abbazia.
    Questa esperienza segner� profondamente il futuro di Romualdo e il suo modo di organizzare i vari nuclei di discepoli che si raggrupperanno intorno a lui come a insigne maestro di vita monastica. Dopo una vita di somma attivit�, di penitenza e di preghiera, Romualdo vi concluse i suoi giorni nell'Abbazia di Valdicastro (m. 720), presso Fabriano, il 19 giugno 1027 all'et� di circa centoventi anni.
   L'Abbazia di Valdicastro fu eretta fra il 1009 e il 1010 dallo stesso Romualdo sulle terre che gli erano state donate dai signori locali. Romualdo poco prima di morire, si fece costruire a breve distanza dal cenobio una cella dove mor�. Il suo corpo venne deposto nella cripta della chiesa abbaziale. Le folle accorrevano a Val di Castro, sulla sua tomba, i miracoli si moltiplicavano, occorreva perpetuare la memoria delle sue gesta ad ammonimento di tutti. Ci� diede fama e prestigio all'abbazia, che mantenne grande autorit� sino alla met� del '400, dopo di che ebbe inizio un lento declino.
Il Chiostro
    Fortemente rimaneggiata rispetto al disegno originale, l'attuale costruzione risale al 1262, come risulta dalla� istruzione leggibile all'interno della chiesa. Il monastero appare come un piccolo agglomerato compatto di edifici, organizzati attorno allo spazio quadrato del chiostro. Del nucleo primitivo rimangono: l'ala orientale del chiostro con volte a crociera a sesto ribassato, la contigua sala capitolare e la cripta a tre navate definite da due serie di pilastri coperte da volte a botte, in comunicazione con la sovrastante chiesa in corrispondenza del presbiterio leggermente sopraelevato. � il pi� importante centro monastico della Vallesina.Cinque anni dopo la morte di Romualdo, i suoi discepoli ottennero dal Papa di poter innalzare un altare sulla sua tomba; il che equivaleva allora alla canonizzazione. Il suo corpo era ancora integro, ma dopo un tentativo di furto perpetrato nel 1480, and� in polvere. I due monaci di S. Apollinare in Classe responsabili di trafugare il corpo lo portarono a Jesi. Qui le ossa furono recuperate e  trasportate nella Chiesa camaldolese di S. Biagio in Fabriano il 7 di febbraio 1481,  giorno in cui, da Clemente VIII (1585), fu stabilita la festa di S. Romualdo.
Cripta di San Romualdo
LChiesa dei Santi Biagio e Romualdo
(Piazza Manin, Fabriano)

Titolata inizialmente solo a S. Biagio.
Fu gi� menzionata in un documento del 1210 ed elevata Abbazia nel 1406 sotto papa Innocenzo VII.
Dopo il trasferimento del corpo di San Romualdo nella cripta della Chiesa, essa assunse il titolo dei SS. Biagio e Romualdo.
    Le sembianze di S. Romualdo ci furono tramandate dal pennello di Raffaello e da una mirabile terracotta di Luca della Robbia, che si ammira nella cappella di S. Antonio A. nell'eremo di Camaldoli.
   
Romualdo nulla lasci� scritto riguardo alla sua Congregazione. Egli s'attenne alla regola di San Benedetto, aggiungendovi soltanto alcune nuove osservanze.
    
La sua biografia fu scritta quindici anni dopo la morte da Pier Damiani (Santo, Eremita camaldolese, Vescovo, e Dottore della Chiesa). Egli riferisce che San Romualdo visse "centoventi anni", l'et� del Patriarca Mos�, dei quali ne pass� venti nel secolo, tre in monastero, novantasette nella vita eremitica.
San Romualdo
lotta contro
Satana
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La Congregazione Camaldolese dell'Ordine di San Benedetto.
Fondata da San Romualdo. Riformatore della vita eremitica in Occidente. Egli si riallaccia alla antica tradizione benedettina (cenobitica) pur cercando di leggere la Regola di San Benedetto di Norcia in chiave ascetica tipica dei padri del deserto. Infatti la sua "Piccola regola" che egli proponeva ai suoi discepoli risente molto della spiritualit� monastica d'oriente.
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