Naghib Mahfuz

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Cibi e bevande nell'opera di Naghib Mahfuz

  Nella "Trilogia del Cairo" cibi e bevande assumono un ruolo di grande importanza: trattandosi di una cronaca familiare il momento dei pasti è necessariamente rilevante. Amina ha il comando completo sulla cucina e sulla dispensa, aiutata dalla serva Umm Hanafi e dalla figlia Khadiga. Amina � una buona cuoca e ne � consapevole: quando, invecchiando, � costretta a lasciare pi� spazio ad Umm Hanafi non perde l'occasione di ricordare che � stata lei ad insegnare alla serva l'arte culinaria, mostrandosi tanti pi� decisa a sollecitare le dovute lodi quanto pi� si rende conto di non meritarle.

La figlia Khadiga dimostra la stessa attitudine della madre: � proprio l'uso della cucina che provoca, nei primi tempi del suo matrimonio con Ibrahim Shawkat, una lite con la suocera: Khadiga, a differenza della sorella Aisha, sposata con l'altro figlio Shawkat, Khalil, rifiuta di consumare i pasti preparati dalla suocera preferendo cucinare da s�. Questa presa di posizione scatena un litigio talmente furibondo da essere sottoposto dalla vecchia signora Shawkat al giudizio del sayyed Ahmad il quale, pur dando torto alla figlia, ne ammira silenziosamente il carattere deciso. Questo avvenimento rimane nei ricordi della famiglia, al punto che quando Abd el-Moneim, figlio di Khadiga, sposa la cugina Naima, figlia di Aisha, una delle prime domande poste maliziosamente a Khadiga riguarda l'uso della cucina.

E' interessante notare che perfino le abitudini in fatto di alimentazione contribuiscono ad evidenziare la differenza sociale tra Kamal e Aida, la ragazza di cui � innamorato. Aida, sorella del migliore amico di Kamal, Husein, appartiene ad una famiglia ricca e cosmopolita, ed � stata educata all'europea. Durante una gita alle Piramidi, Husein e Aida vogliono dividere con Kamal il loro pranzo, che comprende panini al prosciutto e birra. Kamal rifiuta, scandalizzato: in quanto credente e praticante la carne di maiale e l'alcool gli sono vietati. Preferisce consumare il suo pollo allo spiedo, apprezzando all'improvviso quel pasto che gli era sembrato grossolano rispetto alla finezza del cesto dei suoi amici.

In "Principio e fine" il giovane Hasanayn vive come un'umiliante conseguenza della morte del padre e della povert� della famiglia il dovere consumare tutto il pasto offerto dalla scuola senza pi� poterlo avanzare con spregio come era solito fare imitando altri studenti. Inoltre, la famiglia accetta, sentendosi mortificata, il dono dei dolci funebri di Alcarafa e di mezzo agnello per la festa del Sacrificio da parte del padre della fidanzata di Hasanayn. E' sempre Hasanayn, entrato nella Scuola Militare, a soffrire perchè nessun parente gli porta dolci durante gli orari delle visite e, durante le licenze, tormenta la sorella Nafisa per farsi preparare delle torte.
Nafisa inizia la sua fallimentare storia d'amore con Salman, figlio dell'erbivendolo grazie ad un dolce di sesamo: la ragazza sognava di vedersi offrire il dolce accompagnato dalle parole "Tu sì che sei dolce" e, quando questo accade veramente, cede alle profferte del vigliacco Salman che finirà per abbandonarla pur di non contrastare il volere del padre.
Il fratello di Nafisa ed Husanayn, il protervo Hasan, inizia ad animare come cantante le feste di matrimonio e, durante la festa per le nozze di Salman può saziare la sua ingordigia ingoiando un piccione intero e strappando di mano ad un invitato le ultime fette di carne di manzo.

I piatti più citati nelle opere di Mahfuz appartengono alla cucina tipica egiziana. Essi sono:

Ful/Ful mdammes:il piatto tipico egiziano, servito tanto nei ristoranti quanto in locali più modesti. Consiste di fave secche cotte al vapore e condite con olio e burro fuso.

Kebab: spiedino di carne di montone arrostito.

Mulukhiyya: brodo di carne e di una particolare verdura tritata, cui si aggiungono coriandolo e aglio tritati.

Basbusa: dolce a base di di semolino, burro, zucchero e noci, cosparso di scaglie di cocco.

Kunafa: dolce composto da sottili strisce di pasta cotte alla piastra, condite con miele e sciroppo e ripiene di mandorle e nocciole.

Una delle bevande più nominate è il caffè: la famiglia del sayyed Ahmad nella "Trilogia del Cairo" si incontra tutte le sere alla "riunione al caff�", vale a dire che gusta la bevanda: questo momento diventa occasione di dialogo tra Amina ed i suoi figli. Col passare del tempo, quando la famiglia non si riunisce più alla sera a causa di lutti e situazione familiare profondamente mutata, il caffè diventa il conforto di Aisha, vedova ed infine privata anche della figlia Naima dalla prematura morte di lei.
Il caffè è inoltre la bevanda per cui è famoso il locale Al-Karnak, dove si svolge il romanzo "Il caffè degli intrighi".

L'alcool prelude sempre a cambiamenti, anche tragici: rappresenta in qualche modo una rottura con la tradizione, religiosa e familiare. Kamal si accosta all'alcool sotto la guida del fratello Yasin la notte del matrimonio di Aida, convinto di commettere una colpa gravissima salvo poi scoprire che lo stesso severissimo padre beve. Zannuba si vanta con Yasin dell'ottimo whisky che beve con il suo uomo, senza rivelare però che si tratta del padre del giovane.

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