L'itinerario della Strada
del vino Tremonti e Valle Peligna si svolge tra le uniche zone montane
a produzione vinicola. In particolare l'area di Ofena,
ai piedi del Gran Sasso, è definita il "forno d'Abruzzo"
per il suo microclima, mentre la conca Peligna è la culla del vino abruzzese,
citata già in epoca romana dal conterraneo Publio Ovidio Nasone.
Grandi sono i paesaggi incontrati e non meno interessanti risultano i riferimenti
artistici.
La Strada del vino Tremonti e Valle Peligna, dopo aver attraversato la provincia di Pescara, conduce, attraverso le gole di Tremonti, alla Valle Peligna. Lungo il percorso si incontrano coltivazioni di Montepulciano (un tempo chiamato Torre de' Passeri) e di Moscato bianco e vitigni a bacca bianca, quali il bombino, trebbiano toscano e la malvasia.
Pescara è
il capoluogo di più recente istituzione della regione, la città
rappresenta il centro economico e mondano dell'Abruzzo. Della parte vecchia
rimangono, a ridosso della sponda sud del fiume, un dedalo di viuzze tra piazza
Unione e piazza Garibaldi, con eleganti osterie e botteghe artigiane. In corso
Manthoné nacquero il poeta Gabriele D'Annunzio (la sua casa ospita la
Fondazione D'Annunzio aperta con orario 9-13; tel. 085/60391) e lo scrittore
Ennio Flaiano.
Di grande interesse il Museo
delle Genti d'Abruzzo: corredi pastorali, tholos (abitazioni tipiche
dei pastori), manufatti scolpiti nel legno e nella pietra, e oggetti sacri raccontano
la storia millenaria del popolo locale (orario 16,30-20,30 chiuso il lunedì.
tel. 085/4283517) ed, in un paio di minuti, si raggiunge a piedi il Museo Basilio
Cascella per ammirare undici stanze piene di tele, litografie, sculture e ceramiche
appartenenti alla famiglia Cascella.
Non molto distante l'abitato di
Alanno, fondata nell' 849, la cui cinta muraria dell'antico castrum e le torri
quadre e cilindriche ci raccontano di un medioevo fiorente. Mentre, a nord del
paese - in direzione Torre de' Passeri - si giunge all'interessante Chiesa della
Madonna delle Grazie del 1805.
Il nome di Torre de' Passeri allude proprio alla vecchia torre di avvistamento
su cui erano soliti trovare riparo centinaia di uccelli. Oggi la torretta non
esiste più, ma alla memoria storica provvede egregiamente l'antico Castello:
la cui prima edificazione sembrerebbe risalire addirittura all'anno Mille .
Nel raggio di 10 chilometri da Torre
de' Passeri, nei pressi del casello autostradale della A25, si trova l' incantevole
Abbazia di S. Clemente a Casauria, tra le più visitate d'Abruzzo, mirabile
esempio di transizione dal romanico al gotico cistercense, che riveste, per
il suo pregio artistico, importanza nazionale.
Seguono, attraverso la Valle dell'Orta fino a Caramanico Terme
e Sant'Eufemia, grazioso paesino da cui si dipartono sentieri montani che conducono
al cuore del Parco Nazionale della Maiella, quindi, Bolognano
e Tocco da Casauria che ha dato i natali al pittore e fotografo Francesco Paolo
Michetti, la cui opera è salita negli ultimi anni alle luci della ribalta
tanto da essere definito il più grande pittore d'Abruzzo. Domina il paese
il Castello voluto da Federico II e la Chiesa della Madonna delle Grazie, di
tarde forme rinascimentali (1603).
Una volta tornati sulla Tiburtina Valeria si prosegue ancora verso ovest, attraversando la riserva naturale di Monte Rotondo in prossimità delle famose gole di Tremonti, dove il vento acquista forza improvvisa verso il mare. Dopo quasi 10 km sulla Tiburtina si trova a destra il bivio per Ofena, l'antica Ofinium con il classico impianto medioevale, con Mura, Porte e Palazzo Baronale, i paesi Calascio (nota per la sua fiabesca Rocca, ambientazione di molti film), Castel del Monte e S. Stefano di Sessanio, ridiscendendo verso L'Aquila.
L'Aquila è
raggiungibile in circa di mezz'ora di automobile, percorrendo la S.S. 153 attraverso
Civitaretenga e Navelli, lungo la piana omonima, zona di produzione del famoso
zafferano, spezia ricavata dalle stimme del delicatissimo fiore
raccolto a mano prima dell'alba: lo zafferano di Navelli deve
il suo pregio dal fatto che in Italia è l'unica ristrettissima area nella
quale la pianta ha resistito, necessitando di condizioni climatiche particolarissime.
L'Aquila, città capoluogo di regione, fondata da Corradino di Svevia
dall'agglomerato di 99 Castelli e 99 borghi, e ricostruita da Carlo d'Angiò
alla fine del '200, è città di forte senso religioso e di tante
bellezze artistiche. Il numero 99 rimase un simbolo per le 99 chiese, le 99
piazze ed, ancora oggi, per le 99 cannelle della omonima Fontana. L'Aquila offre
un insieme interessantissimo di luoghi che il visitatore può scoprire
da solo girando fra angoli, cortili, palazzi e chiese del centro storico