La strada del vino delle Colline Aprutine parte dal mare ed arriva fin sotto le montagne, attraverso un territorio in cui la coltivazione dell'olivo e della vite è tutt'uno con il paesaggio. A dominarlo i vitigni Montepulciano e Trebbiano d'Abruzzo ma, soprattutto, Chardonnay.
L'itinerario, che proponiamo, attraverso
vitigni di Montepulciano e Treabbiano d'Abruzzo, ma soprattutto, Chadonnay,
parte da Montesilvano, fondata nel 1296 da Federico II di Svezia, alla quale
si accede, superando le antiche mura, dalle diverse porte medievali (Sant'Angelo,
Casale, Borea, Sant'Egidio).
Vicoli e scalinatelle partono dal corso principale Vittorio Emanuele, sul quale
si affacciano i Palazzi gentilizi con i loro bei cortili: Palazzo Baronale il
più antico (1699), Palazzo Crognale, ritrovo di musicisti di inizio secolo;
Casa Di Giampietro al numero civico 14; Palazzo Coppa Zuccari, con cortile a
cielo aperto e cisterna privata.
All'inizio del corso, svetta la Torre campanaria della bellissima Collegiata
(titolo attribuito con una speciale concessione pontificia del 1353) di S. Michele
Arcangelo, caratterizzata dai Portici quattrocenteschi ad Archi ogivali.
Il percorso procede in pianura,
costeggiando i fiumi Saline e Fino, lungo una strada che, tra coltivazioni di
vite ed olivo, scende verso Picciano per immergersi nell'antica terra dei Vestini.
Fondata nel 949 d. C., ebbe nel Convento dei Benedettini uno dei centri culturali
della regione fino al 1400, che valsero ai monaci importanti poteri e privilegi
religiosi e politici.
In paese ha sede il bellissimo Museo delle Arti e Tradizioni Contadine, dove
sono trattate diverse aree tematiche: olio, grano, vino, terra ed aratro, acqua,
ed ancora la tessitura e le altre forme di artigianato, la caccia, la cucina
e gli altri mobili della casa. Al piano terra è possibile visitare il
Parco botanico, mentre sono a disposizione anche una biblioteca con circa 800
volumi e una ricca videoteca sulle arti e sulle tradizioni popolari abruzzesi.
Percorrendo una bella strada panoramica,
da Picciano si arriva a Penne, l'antica Pinna Vestinorum, estesa su quattro
colli, su due dei quali sorge il centro storico un tempo diviso in sei rioni,
con splendida vista sul Gran Sasso.
Oltre al Duomo, il Centro Storico offre, alla visita del turista, sette Chiese
tra cui la Chiesa di Sant'Agostino anche detta di S. Gabriele, risalente al
duecento ma oggetto di successivi rifacimenti, e la Chiesa di S. Domenico, già
esistente nel 1294, sulla cui facciata è visibile un ritratto di Madonna
con Bambino, in pietra, del 1400.
Appena fuori dalle mura cittadine gli amanti della natura possono godere dell'Oasi
Naturale della Riserva del Lago di Penne, gestita dal WWF con percorsi incantevoli
e la possibilità di praticare birdwatching grazie alla presenza di rare
specie di uccelli migratori e stanziali, tra i quali aironi e cicogne, e di
verificare gli studi sulla lontra.
Da Farindola, passando per Montebello di Bertona, borgo circolare raccolto intorno
all'antico Castello, con panorama sulla valle del Tavo, si arriva a Carpineto
della Nora, un antico Borgo in pietra al quale si giunge percorrendo un territorio
verde e boscoso di rara bellezza. Sorge a tre chilometri dall' Abbazia fortificata
di S. Bartolomeo sorta su uno sperone di roccia prima dell'anno Mille.
Si scende, poi, verso Loreto Aprutino
dove troviamo la Chiesa dedicata a S. Pietro Apostolo risalente al XV secolo,
con un bel Loggiato, Trifore romaniche e Portale settecentesco, e si prosegue
per Pianella, cittadina cinta da mura medioevali che conserva la Chiesa di S.
Angelo o di S. Maria Maggiore del XII secolo, considerata monumento nazionale,
caratterizzata com'è da un interessante Portale, dal pulpito duecentesco
e da alcuni resti di affreschi risalenti al XV secolo.
Seguendo le indicazioni per Pescara, si arriva a Spoltore, attraverso una strada
tra colline densissime di olivi e vigneti. La parte antica, oltre al vecchio
Castello, al catasto onciario del 1645 custodito in Municipio, possiede alcuni
vicoli e piazzette suggestive nonché l'antico Convento francescano datato
1488.
Un'altra decina di chilometri e siamo di fronte al Gran Sasso e la Majella ad
Ovest e il mare ad Est. .(Italian Network)