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Capitolo 5
Tettonica dell'area di studio
Molteplici informazioni sono state ricavate anche dal punto di
vista strutturale. L'approfondito rilevamento geologico dell'area
ha permesso infatti di riconoscere nuovi strutture tettoniche
e di reinterpretare, in chiave più moderna, quelle già riconosciute
da Jacobacci et al. (1974). L'analisi delle quattro sezioni geologiche
create ha permesso di comprendere meglio lo sviluppo spaziale
e i meccanismi genetici delle strutture stesse. Il fianco esterno
dell'Anticlinale del Monte Nerone risulta certamente il più sollecitato
dal punto di vista tettonico. Oltre alla forma a scatola che si
può riconoscere dalla distribuzione delle giaciture degli strati,
esso risulta notevolmente articolato per la presenza di numerosi
piani di thrust.Nei pressi di Cagli, a partire da Monte Maria,
si sviluppa in direzione SE un importante struttura di accavallamento
il cui risultato è il contatto tra la Scaglia Rossa e la Scaglia
Variegata quasi completamente consumata per effetto del trascinamento,
in un contesto rappresentato da una successione alto-cretacica
rovesciata. Più verso ovest, in una posizione immediatamente adiacente,
ma solo nei pressi dell'allineamento Monte Maria-Monte Venande,
è molto ben rappresentato un altro thrust il cui risultato più
appariscente consiste nell'accavallamento delle Marne a Fucoidi
sulla Scaglia Rossa. Lateralmente il thrust evolve dapprima con
un contatto tra Scaglia Bianca e Scaglia Rossa e di seguito come
limite tettonico interno alla Scaglia Rossa. Verso SE il thrust
non taglia in superficie la successione, ma la lamina ad una certa
profondità, come stanno a dimostrare le numerose pieghe kink e
chevron riconosciute nel settore. Un terzo thrust, interpretato
come semplice faglia inversa da Jacobacci et al. (1974), è localizzato
lungo l'allineamento Secchiano- Monte Campofobio e si sviluppa
dunque in direzione NO-SE. L'espressione principale del sovrascorrimento,
tralasciando in numerosi splay riconosciuti nelle posizioni immediatamente
interne rispetto al taglio principale, consiste nell'accavallamento
della Scaglia Rossa su Scaglia Variegata e Scaglia Rossa per quasi
tutto lo sviluppo laterale del thrust, a cui si associa un contatto
tra Scaglia Rossa e Scaglia Cinerea nei pressi di Secchiano e
di Monte Campofobio. Tra monte San Leo e Monte Venande connessa
al thrust si riconosce una piega di letto a vergenza appenninica
che risulta più serrata nel pressi di Monte Venande.
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La zona rappresentata dall'allineamento Rio delle Secche-Monte
Cimentino-San Bartolo-Monte Campofobio è caratterizzata dalla
presenza si numerose strutture plicative (pieghe minori a chevron
e kink) e da numerosi piani di taglio, che sono l'espressione
di un intenso regime deformativo connesso con l'esistenza di una
o più superfici di scollamento localizzate nella porzione inferiore
(talora basale) delle Marne a Fucoidi. Questa evidenza è dimostrata
dalla presenza, in varie aree, del contatto diretto anche se intensamente
tettonizzato tra i membri marnoso verde e marnoso rosso superiore
delle Marne a Fucoidi sulla Maiolica sottostante. Presso la cava
di Pontalto, nelle vicinanze dell'imbocco orientale della galleria
ivi localizzata, una zona di taglio interessa più o meno direttamente
il Rosso Ammonitico e provoca la consumazione di gran parte della
successione giurassica successiva. Questa evidenza è supportata
dal riconoscimento di uno spessore complessivo di detriti stratificati,
connessi con la zona di taglio, non superiore ai 25 metri, tenuto
conto della giacitura degli strati. È impensabile che le formazioni
comprese tra la porzione basale delle Marne a Posidonia e la base
della Maiolica, occupino materialmente questo limitato spazio,
dato che lo spessore complessivo rappresentato dalle formazioni
e misurato nelle immediate vicinanze, è di circa 70 metri. Molte
strutture plicative concordano con l'identificazione di una zona
di back-thrust (capitolo 4). Nella porzione più occidentale dell'area,
nei pressi del Torrente Fiumicello, si riconosce la presenza di
più contatti fuori sequenza tra Schlier e Scaglia Cinerea, legati
alla traslazione del Parautoctono Umbro-Romagnolo sull'Autoctono
Umbro-Marchigiano (di De Feyter, 1989). Lungo l'allineamento Valdara-Caiserra,
infine, un thrust interno alla Marnoso-arenacea genera una stretta
anticlinale seguita da una più blanda sinclinale di letto, caratterizzate
da una certa vergenza appenninica. Questa struttura evolve lateralmente
mediante l'accavallamento dello Schlier sulla Marnoso-arenacea
ed è ancora seguita da una più serrata sinclinale di letto. Molti
piani di taglio, spesso a componente trascorrente sinistra, sono
stati infine riconosciuti, nel settore del Monte Nerone: per la
loro trattazione si rimanda al capitolo 4 ove queste strutture
tettoniche, nonché il loro sviluppo spaziale, sono descritti approfonditamente.
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