FILOSOFIA E RIVOLUZIONE


La Rivoluzione Francese è l'epilogo di un processo di disgregazione dello Stato medioevale e del sistema sociale su cui lo stesso era basato. Contestualmente alla crescita della borghesia commerciale che trovava troppo angusti gli spazi che l'economia medioevale concedeva alla crescita delle iniziative economiche di questo nuovo ceto emergente, sempre più numerose sono, nel periodo che precede gli avvenimenti rivoluzionari, le denunce da parte di scrittori e filosofi delle contraddizioni di un sistema sociale ormai minato alle sue radici. Sono del tempo le stampe e gli scritti di filosofi quali Montesquieu, Rousseau, Diderot, Voltaire, Meslier,  Morelly che da varie e diverse angolazioni criticano e mettono in discussione i privilegifeudali riscoprendo la politica e la libertà di pensiero dell'uomo che può diventare diretto e consapevole artefice del proprio destino.

Le opere utopiche sono fonti importantissime per la storia delle idee e delle mentalità. Infatti rivelano non solo tracce del dibattito filosofico e politico della loro epoca, ma anche le convinzioni, le speranze e i modi di pensare diffusi nella società, aiutandoci così ad analizzare il problema del rapporto tra modernità e rivoluzione nel Settecento.


Gli autori sono:BRANDO Serena, BIAZZI Roberta, RIZZO Olga, ROSSO Emiliano
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