- 1° giorno 21 Giovedì febbraio 2002
si parte
...L'aeroporto è pieno di nepalesi in ciabatte e di alpinisti con abbigliamento tecnico tra cui spicca il Merlaccio, uno dei più bravi alpinisti alessandrini e del mondo. L'aereo per Kathmandu è un Boeing 767-300 della LaudaAir con le hostess più sorridenti del mondo. Sistemati come le arringhe, messi all'ingrasso con cibi grassi e bevande ipercaloriche e senza andare in bagno nemmeno una volta in 8 ore arriviamo alla meta...

- 2° giorno Venerdì 22 febbraio 2002
kathmandu
...I sindacati durante il viaggio si sono messi d'accordo ed in Nepal è in atto uno sciopero generale di due giorni forse per il nostro art 18 . Dopo un'ora di attesa di non si sa che cosa contrattiamo con uno dei pochi crumiri un passaggio alla Kathmandu Guest House per 25$. Nella fretta di salire il Canto su richiesta paga la persona sbagliata, anche se della ghenga del taxista: il risultato è una lite all'arrivo dove con la mediazione dei portieri e maledizioni in uno splendido inglese da mandriani tedeschi in vacanza a Cipro del Dottore, tutto si risolve ma il Cantoniere viene sgridato ufficialmente. La città è spettrale: tutti i negozi sono chiusi non ci sono auto in giro e nemmeno parcheggiate, solo qualche Van i con scritte che specificano "only tourist " e gente che passeggia serena... .

- 3°giorno Sabato 23 febbraio 2002
kathmandu
...Attraversiamo il ponte sul Bagmati, probabilmente il più inquinato del mondo e siamo in periferia: in lontananza la sagoma dello stupa di Swayambhunath è come un faro, non ci resta che seguire la sua luce tra paesaggi bucolici e caserme dove i soldati sono intenti a preparare fortificazioni con sacchetti di sabbia. Ma ecco un intoppo: il Merlaccio con le scarpe più tecniche del mondo all'improvviso si azzoppa, non potendo abbatterlo si ricorre alle cure del dottore che diagnostica una vescica al tallone destro e prescrive il cambio della scarpa destra. A cambio avvenuto tutto va per il meglio anche se i nepalesi guardano con insistenza e non capiscono le stranezze degli occidentali che camminano con una scarpa destra di un colore e la sinistra di un altro...

- 4° giorno Domenica 24 febbraio 2002
kathmandu
...sotto la guida di BastianSherpa la prima donna sherpa di Gavonata, attraversiamo la città che oggi è piena di traffico e polvere. Il Cantoniere, ingegnoso come sempre, si costruisce due filtri per il naso con la carta igienica. A causa del benevolo atteggiamento del Merlaccio siamo assediati da una miriade di venditori ambulanti che ci propinano ogni genere di mercanzia ed infine non possiamo evitare l'acquisto di un flauto di legno di sandalo (forse di sandalo di legno) per 500 Rs (carissimo!). Arriviamo a Patan dove si paga l'ingresso per entrare nella piazza ed appena voltato l'angolo ci rendiamo conto che tutti gli ambulanti della città e dei paesi vicini ci aspettavano e così ci rifugiamo in un terrazzo dove mangiamo momi e beviamo birrette... .

- 5° giorno Lunedì 25 febbraio 2002
giornata mondiale dello zaino
...Dopo aver visionato 84 zaini finalmente il Canto trova quello di suo gusto: è bellissimo, rosso e nero, portabilissimo ma forse un pò piccolo. Francesca continua ad entrare nei negozi ed il suo sorriso è sempre più radioso mentre Angiolino è sempre più povero, triste e pensieroso pensando alle ore di straordinario necessarie per ripianare il deficit della bilancia dei pagamenti. Il Cantoniere è invece l'uomo più felice del mondo, gira per la città con il suo zainetto mostrandolo a tutti e ricevendo solo elogi anche dagli americani che dicono beautiful but small (bello ma forse un po piccolo.) ...mentre nel bovindo prepariamo il tavolo e mangiamo qualcosetta il Cantoniere prova ad abbinare lo zaino ad ogni tipo di abbigliamento mutande comprese pavoneggiandosi nella stanza.
- 6° giorno martedì 26 febbraio 2002
Pashupatinath
... decidiamo di andare a Pashupatinath a piedi ma appena girato l'angolo fermiamo un taxi, una Suzuki Maruti Bordeaux con i sedili di pelle nera. Il Cantoniere si siede davanti per non rovinare lo zaino nuovo, dietro siamo comodissimi in quattro...Il Merlaccio si mette subito in prima fila davanti ad un cadavere per seguire da vicino le manovre del fuochista. Proseguiamo tra baba fumanti, già arrivati per la festa del 12 Marzo, nella visita di tempietti indu pieni di "lingam e yoni" (gli organi maschili e femminili) tutti in fila. Il posto è infestato dalle scimmie dal culo rosso, agitatissime e forse messe in allarme dallo zainetto del Cantoniere...
- 7° giorno mercoledì 27 febbraio 2002
Baktapur
...Oggi prendiamo un taxi più grande ma solo all'esterno, perchè all'interno vi sono due parafanghi che occupano lo spazio di una persona; sistemati peggio del giorno prima e per un viaggio ben più lungo riportiamo danni seri alle giunture non acora ben lubrificate di primo mattino.
Attesi a Baktapur da guide fameliche ne scegliamo una che viene sgridata anticipatamente dal Cantoniere. Ricevuto il messaggio mette la coda tra le gambe e ci accompagna a visitare la città. Pagato il biglietto d'ingresso (carissimo 750 rupie a testa) entriamo nella prima capitale del Regno Newari, ricca di monumenti e con un aspetto medioevale (quì è stato girato il film di Bertolucci "Piccolo Buddha")..
- 8° giorno giovedì 28 febbraio 2002
kopan
...A Kopan la Francesca ride contenta segue le funzioni religiose si compera tante belle cosette, carissime, ed infine è immmortalata in fotografia con un gruppo di monaci.Il Cantoniere scompare, si nasconde dietro le bandierine di preghiera sulla montagnetta dietro il convento e si fuma una sigaretta ma il Lama in persona se ne accorge e lo sgrida pubblicamente indicandolo a tutti come esempio da non seguire. Dopo una attenta osservazione dei monaci che a nostro parere hanno la schiena abbastanza diritta assistiamo ad una parte della funzione religiosa con tanto di suoni di corni e di cimbali; il lama ha una un tono di voce bassissimo che rende la preghiera coinvolgente. A noi profani ricorda l'emozione che ci dava Enrico Maria Papes dei "Giganti" quando cantava "tema"! .

- 9° giorno Venerdì 1 marzo 2002
a Pokhara
...ci imbarchiamo sul più bello dei pulman brutti con 26 sedili ben distanziati e un equipaggio di ben 4 persone:il pilota che entra col casco,lo stewart di terra che assegna al Merlaccio e al Cantoniere la posizione peggiore,cioè sopra la ruota posteriore destra,il bigliettaio, fiscalissimo che controlla per ben tre volte il biglietto e l'addetto alla portiera che paga i pedaggi dell'autostrada......e che autostrada!!!!!!!! sembra la S.P.165 delle Capanne di Marcarolo col traffico della A1 nel mese di Agosto...
- 10° giorno Sabato 2 marzo 2002
Pokhara
Oggi Bastiansherpa è un po' nera: forse Angiolino l'ha picchiata o forse è lei che ha picchiato Angiolino ma si è fatta male. Avanziamo intrepidi in mezzo ad una palude, superando con estremo sprezzo del pericolo ponti di bambù sospesi su precipizi di oltre un metro e mezzo con corsi d'acqua sotto infestati da amebe giganti. Sorpresi dalla pioggia ripieghiamo verso Nord-Est ed arriviamo nei pressi di un villaggio, dove in una curva il Merlaccio ha la buona idea di distribuire figurine ai bambini. In poco tempo siamo accerchiati e dobbiamo scappare di corsa inseguiti anche dai cani.
- 11° giorno Domenica 3 marzo 2002
Pokhara
...iniziamo la durissima salita guidati da Cantotrek e Bastiansherpa.Sull'ultima ripida curva il Merlaccio,una delle migliori promesse dell'alpinismo alessandrino e mondiale, ci distanzia notevolmente e arriva solo e primo alla meta. Sudatissimi facciamo un breve giro della cima ventosa e subito ridiscendiamo per concederci il meritato premio:la merenda (la merenda ufficiale del viaggio consiste in plain omelette e birra S.Miguel ) Mangiamo copertissimi per il vento che soffia sulla terrazza panoramica.La guida ci accompagna nel primo tratto della discesa,uno dei percorsi più duri di tutta la catena Himalayana e pensiamo bene per aumentare la quota di difficoltà di appesantirci con Kg di fossili "i famosi saligram" acquistati sulla vetta .
- 12° giorno Lunedì 4 marzo 2002
Pokhara
Guidati dal Merlaccio,figlio di un navigante,che di mare se ne intende,affittiamo una barchetta bella ma un pò piccola e con solo due remi. A prua si siede un coraggiosissimo Dottore a poppa il Merlaccio al remo timone Remo che Rema,gli altri fanno azione di disturbo.Circumnavighiamo l'isola al centro del lago e volgiamo la prua verso una spiaggetta con ristorantino.La traversata è pericolosissima e piena di insidie ma arriviamo sani e salvi alla meta. Affidiamo la barchetta all'oste e guidati dal Merlaccio,uno degli alpinisti più famosi della provincia di Alessandria e del mondo e nonchè fondatore del Club Alpino di Bosio,affiliato al MotoClub dei Milodonti,iniziamo la parete nord del monte"La Pagoda della Pace"..

- 13° giorno Martedì 5 marzo 2002
Pokhara
Nella notte giungiamo alla conclusione che il Cantoniere,dopo Gilberto Govi, è la pignasecca più pigna che c'è,almeno con i soldi della cassa:ha pensato persino di metterla in banca per farla fruttare. Facciamo colazione e procediamo in ordine molto sparso,il Merlaccio procede in trepido per un'altra avventura,allenandosi per il triatlon,mentre gli altri,comodissimi ,con una Suzuki Maruti blu si recano al bazar per fare le commissioni. .

- 14° giorno Mercoledì 6 marzo 2002
Ritorno a Kathmandu
Per il pranzo ci fermiamo in un bel posto sul fiume, tutto compreso nel prezzo eccetto le birre, come ala solito carissime. Cambiamo mezzo e autista, il nostro prosegue per Citwan, ed il Merlaccio deve lottare all'arma bianca con un bambino di due anni per mantenere la sua amata prima fila. Sulla via del ritorno, nel pomeriggio, vediamo un autocarro rovesciato sulla strada, un altro nel fiume ma tutto è sotto controllo e noi siamo ormai vaccinati. .
- 15° giorno Giovedì 7 marzo 2002
Kathmandu
La colazione la facciamo nel giardino segreto di Pumpernickel e quindi iniziamo una full immersion nella vecchia Kathmandu esplorando le strade, i mercatini i tempietti: viviamo la città! Senza volere riusciamo a trovare la finestra più bella del mondo che fotografiamo: forse Mastro Boris ce ne farà una copia. Dopo l'astinenza di Pokhara ritroviamo Bastianshopping in gran forma e con una borsa nuova per i regali.
- 16° giorno Venerdì 8 marzo 2002
a casa
Scendiamo alla reception con i bagagli e con sorpresa siamo accolti dal personale che ci saluta mettendoci una Kata (sciarpa ben augurante) al collo. I taxi ci aspettano e lasciamo Kathmandu con il lacrimino: una città che ci resterà nel cuore. Sbrighiamo con velocità le pratiche d'imbarco e nella sala di attesa il Cantoniere ed Angiolino fanno la corte ad una cavallona russa.
note al margine
Nepal
in costruzione .
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