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- 5° giorno -25 febbraio Lunedì-
- Kathmandu -
- giornata mondiale
dello Zaino -
Appena addormentati sentiamo un rumore assordante: è il Merlaccio
che sta russando talmente forte da svegliare il cane del portiere che si
mette ad abbaiare mettendo in agitazione le tortore che dormono sull'albero
di Pipal nel cortiletto di fronte al bovindo. Si crea così una grande
confusione e tutti gli ospiti delle camere che danno sul cortile escono
e se la prendono col Cantoniere. Al mattino si mette a piovere e comodi
e caldi nei nostri lettucci non sentiamo la sveglia, ci sorprendono ancora
addormentati i Bastianini in assetto da colazione. Nel nostro hotel sono
attrezzati solo per colazioni all'aperto per cui optiamo per un breakfast
in camera gentilmente fornito dai coniugi già svegli a base di briosches,
morbidi pasticcini, succhi di frutta e caffè di Bosio. Poiché
l'orologio precisissimo della Bastiansherpa segna un innalzamento della
pressione, usciamo per andare a Baktapur: appena svoltato l'angolo inizia
a piovere e così cambiamo programma dedicando la giornata allo shopping.
Battezziamo Francesca M.B. ovvero mani bucate: come vede un bel negozietto
ci si infila dentro di corsa, mette tutto a soqquadro esce contenta ed Angiolino
paga. Il Merlaccio ed il Cantoniere, i viaggiatori più attrezzati
di abbigliamento tecnico-sportivo presenti a Kathmandu colti di sorpresa
dalla pioggia, sono spiazzati come pivelli e procedono riparandosi in ogni
negozio e sotto ogni tettoia. Dopo aver visionato 84 zaini finalmente il
Canto trova quello di suo gusto: è bellissimo, rosso e nero, portabilissimo
ma forse un pò piccolo. Nel frattempo il Dottore ritrova il violinista
del giorno precedente che gli racconta tutta la sua vita solo per il piacere
di chiacchierare: ha moglie e sette figli, tutti studenti, capre e cavoli
e tutto a Gourka il paese famoso per i suoi guerrieri ed i suoi coltelli.
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Ad un ulteriore scroscio di acqua il gruppo si divide: il Cantoniere rimane
intrappolato in un angusta sartoria nepalese dove è costretto a lasciare
i suoi vestiti occidentali ed uscire vestito di tutto punto come un nepalese
della media borghesia, gli altri entrano in un negozio di abbigliamento
da trekking dove Angiolino compera una giacca bellissima che sembra sua
da sempre ed esce vestito come un ometto, mentre il Dottore invidioso prova
e riprova ma non ne trova una della sua taglia, stringono tutte sulla pancia
che a causa delle merende diventa sempre più prominente. Francesca
continua ad entrare nei negozi ed il suo sorriso è sempre più
radioso mentre Angiolino è sempre più povero, triste e pensieroso
pensando alle ore di straordinario necessarie per ripianare il deficit della
bilancia dei pagamenti. Il Cantoniere è invece l'uomo più
felice del mondo, gira per la città con il suo zainetto mostrandolo
a tutti e ricevendo solo elogi anche dagli americani che dicono beautiful
but small (bello ma forse un po piccolo.) Provati da sei ore ininterrotte
di acquisti rientriamo per una merenda; mentre nel bovindo prepariamo il
tavolo e mangiamo qualcosetta il Cantoniere prova ad abbinare lo zaino ad
ogni tipo di abbigliamento mutande comprese pavoneggiandosi nella stanza.
Docciati e profumati usciamo e siccome il Cantoniere ha qualche dubbio sul
suo zainetto (Angiolino intervistato ha detto: forse è un po piccolo!)
ispezioniamo altri dodici negozi e vediamo migliaia di zaini di tutti i
colori, belli,bellissimi anche un po più grandi, ma ormai ciò
che è fatto è fatto.Tristi ed abbattuti cadiamo nelle grinfie
di un venditore di magliette che dopo estenuante trattativa ci rifila 5
magliette di suo gusto al suo prezzo. Per fortuna mangiamo bene e spendiamo
poco al ristorante dell'hotel .... Rientriamo per il caffè ed è
subito panico: il Canto non ritrova più lo zaino stiamo per chiamare
la polizia quando finalmente lo ritrova, era solo nascosto. Passiamo la
serata in allegria fino a tardi, parlando naturalmente di zainetti ed affini.
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