La cueva del milodon

         
 

- 2° giorno - 22 febbraio Venerdì -
- Kathmandu -


Iniziano le code per visti 30 $, e dogane ma per fortuna la prendiamo dal lato giusto ed in poco tempo usciamo fuori recuperando i bagagli che giacciono sparpagliati in un atrio. Kathmandu finalmente, ma le notizie che avevamo raccolto purtroppo sono vere. I sindacati durante il viaggio si sono messi d'accordo ed in Nepal è in atto uno sciopero generale di due giorni forse per il nostro art 18 . Dopo un'ora di attesa di non si sa che cosa contrattiamo con uno dei pochi crumiri un passaggio alla Kathmandu Guest House per 25$. Nella fretta di salire il Canto su richiesta paga la persona sbagliata, anche se della ghenga del taxista: il risultato è una lite all'arrivo dove con la mediazione dei portieri e maledizioni in uno splendido inglese da mandriani tedeschi in vacanza a Cipro del Dottore, tutto si risolve ma il Cantoniere viene sgridato ufficialmente.

 

 

La città è spettrale: tutti i negozi sono chiusi non ci sono auto in giro e nemmeno parcheggiate, solo qualche Van i con scritte che specificano "only tourist " e gente che passeggia serena. La presenza della polizia è limitata: è proprio un bello sciopero. Sistemati e riposati e collaudate le docce usciamo per guardarci un po intorno, anche i ristoranti sono chiusi, funzionano solo quelli all'interno degli hotel. Rientriamo per l'ora di cena e facciamo la telefonata più cara del mondo 502 Rupie per 2 minuti (3.80 Euro al minuto). All'aperto e con la luna in verticale ceniamo al ristorante Las Kus: buffet di specialità indiane con belle birrette da 650 cc. Spendiamo in cinque 2350 Rs e tutti contenti andiamo a letto alla 21,30 dopo il cicchetto ed il Toblerone regolamentari.

 

 
     
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