La cueva del milodon

         
 

- 9° giorno - 1 marzo Venerdì -
- Pokhara -


Sveglia alle 5,45 dopo una notte agitata a causa del Merlaccio che in un brusco movimento da alce, si blocca per un quarto, ma il Cantoniere e il Dottore riescono con una pozione miracolosa a base di erbe himalayane a guarirlo. Per chi ha letto il diario dei giorni precedenti, sapr� che il Cantoniere � propietario di un bellissimo zainetto anche se un p� piccolo;stamani al momento del bisogno non ha resistito al collaudo un po rude del Melaccio. Sono saltati: n.1) cinghia, asportata completamente con relativa cucitura e conseguente apertura di una falla nella struttura portante;n.2) asportazione del capocorda dell'elastico porta borraccia. Per fortuna non essendosi svegliato ancora del tutto e indaffarato nella preparazione dei bagagli il Canto rimane insolitamente tranquillo.Il pulmino che ci doveva mandare l'agenzia per portarci alla stazione degli autobus � in pratica un ometto a piedi e due taxi che dobbiamo pagare. Noi ci imbarchiamo sul pi� bello dei pullman brutti con 26 sedili ben distanziati e un equipaggio di ben 4 persone:il pilota che entra col casco,lo stewart di terra che assegna al Merlaccio e al Cantoniere la posizione peggiore,cio� sopra la ruota posteriore destra,il bigliettaio, fiscalissimo che controlla per ben tre volte il biglietto e l'addetto alla portiera che paga i pedaggi dll'autostrada......e che autostrada!!!!!!!! sembra la S.P.165 delle Capanne di Marcarolo col traffico della A1 nel mese di Agosto. Nota bene che la differenza tra autobus bello e autobus brutto consiste nella sistemazione dei bagagli, nel nostro caso nel bagagliaio, e dei passeggeri, dentro noi, mentre per gli altri dentro o fuori anche sul tetto finch� c'� spazio ed in ordine sparso. Partenza in orario ma si f� un giro imprevisto per prelevare due sposi in viaggio di nozze, la colazione degli autisti e per prendere una multa all'unico semaforo di Katmand� funzionante. Otto ore di viaggio per 200 Km sembrano tante,ma ci dovremo ben presto ricredere.Prima di uscire dalla citt� ci fermiamo altre tre volte,per fare gasolio e per prelevare altri passeggeri.Ci fanno anche firmare un foglio di assunzione di responsabilit� per cui,in caso di incidente,la colpa � esclusivamente nostra e vengono indicati gli eredi diretti. Nelle prime curve dopo la citt� l'autista si ferma e tutti i passeggeri devono scendere per fare i bisognini in fila nel campo. Finalmente iniziamo il viaggio vero e proprio;il paesaggio cambia e la strada sale e scende accompagnando il corso del fiume.

 

 

Sul fianco a lato della strada la vita scorre normalmente,le ragazze si lavano i capelli,gli uomini si guardano in giro indaffarati e le donne lavorano: spaccano le pietre lungo le rive del fiume e lungo la strada, fanno i mutatori o cucinano pentoloni di chissa che cosa. Facciamo sosta per la colazione e succede il patatrac:il Merlaccio sfugge al controllo del Cantoniere e si beve un uovo crudo a rischio altissimo di salmonella. Viene sgridato, per� il Cantoniere non rimane pi� quello di prima,anzi chiede di cambiare posto per non essere contaminato. A questo punto bisogna fare una precisazione:in Nepal non vale la regola del"Pit"come in Iran ma quella dell'"Horn" che consiste in questo:quando ci si trova davanti un veicolo lento in particolare un camion, si deve leggere la scritta sulla sponda di coda "Horn Please".Qundi la liturgia prosegue seguendo l'invito scritto con uno strombazzamento incontrollato che � la richiesta di permesso per poter passare. Se chi precede risponde,si aspetta la prima curva e si inizia la manovra di sorpasso. Quando i veicoli sono affincati ci si saluta cordialmente e si chiedono informazioni sui parenti fino al terzo grado, una seconda strombazzata di ringraziamento, si rientra e strombazzata finale di commiato. Se per caso un veicolo procede in senso contrario si ferma perch� questa � la regola, oppure si pu� volare gi� dai ponti. Cento Km pi� avanti, qualche ora dopo ,ci fermiamo per il pranzo: mangiamo tanto e bene.Proseguiamo per Pokkara che � sempre pi� vicina.Purtroppo le gobbette risveglino gli spilli del Merlaccio che si deve alzare in piedi e proseguire fino alla meta nella posizione delle scimmie,guardato con sospetto da tutti i passeggeri compreso il Cantoniere. La periferia della citt� non � molto invitante.Arriviamo al capolinea e prendiamo un taxi per l'albergo,un p� decentrato ma discreto,pensiamo che sia lontanissimo dal centro ma non � cos�.Faccimo il caff�, piccolo riposino e sotto la guida di BastianSherpa, un p� confusa, passeggiamo per la citt� perdendoci. Ritroviamo solo pi� tardi Cantomail che sta rimproverando le nipotine che non rispondono alle lettere.Andiamo a cena da Zorba il Greco con poca spesa;Francesca mangia un p� poco e pensiamo che domani dovremo metterla all'ingrasso come le oche da pat�. In camera ci facciamo un buon caff� con il whisky pi� buono del mondo distillato sulle montagne pi� alte. Terminiamo la serata a curare il Merlaccio di nuovo malato. Dura la vita dei Dottori!

 

 
     
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