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LE GALLERIE
l' EROS nel MONDO
ELLENICO e ROMANO
Nell' antica Grecia il sesso e la sessaulita'
era vissuta in un modo molto differente rispetto ai giorni nostri; per
l'uomo la vita sessuale iniziava verso i dodici, diciotto anni ,con la comparsa
della barba ,e alla fine della puberta' il giovane frquentava guerrieri e maestri
che lo iniziavano all' arte delle armi e dell' amore. Il loro ruolo fino a quella
eta' era essenzialmente passivo e i loro rapporti erano prevalentemente di ''pederastia''
naturalmente per loro non era niente di amorale; con la cura dei corpi, il frequentare
le terme, l'uso di profumi, la bellezza dei corpi giovanili, le lotte a corpo
libero era quasi naturale che sorgesse affetto, simpatie e amori fra giovani
e guerrieri. Questo solo fino alla maggiore eta': quanto il giovane era educato
all'uso delle armi e la propria virilita' compariva in modo inequivocabile:
i ruoli cambiavano e il giovane non solo poteva aspirare a chiedere una donna
per moglie ma a sua volta poteva a sua volta "educare" qualche giovinetto.
E' bene ribadire che che si trattava di amore per i giovinetti con un ruolo
essenzialmente attivo,e non di omossessualita' con rapporti attivi e passivi,
infatti questa era condannata e schernita per cui non si tolleravano rapporti
fra uomini adulti anzi erano scherniti con un epiteto che forse anche se un
po' cambiato è arrivato ai giorni nostri....infatti la maggiore offesa
del tempo era ''culo largo": Come pure era considerare indegno qualche
uomo che desiderasse qualche fanciullo di eta' pre puberale. Anche per le fanciulle
avveniva un educazione simile: Saffo forse ne è l'esempio piu' eclatante,le
fanciulle apprendevano l'arte della musica della danza e le donne adulte preparavano
le giovinette all'unione coniugale e al oro ruolo sociale di "riproduttrici
di eroi".
Alle mogli specialmente gli ateniesi riservavono un ruolo prevalentemente casalingo
e preferivano indugere con le gioe del sesso con fanciulle o con le prostitute
di basso borgho le cosidette "porne" o con quelle di alto dette
"etere"....oppure amavano avere la concubina detta pallake
cioè un amante fissa oppure l'etere cioè "compagna"
donna colta e raffinata elegante sensuale tutte virtu che le mogli atenesi non
avevano.
A Sparta le mogli avevano piu' liberta' rispetto ad Atene: anche loro potevano
partecipare alla vita
pubblica, frequentare palestre ma anche qui la loro funzione principale era
quella riproduttiva anzi il legislatore Licurgo consigliava i coniugi di avere
rari rapporti sessuali in modo da desiderarsi di piu' e cosi facendo i bambini
sarebbero nati piu' robusti.
In genere ad Atene l'uomo si sposava verso i trent'anni con una giovinetta di
circa quattordici...si procedeva col bagno dei fidanzati dopo la rituale offerta
della chioma della ragazza dopo di che la ragazza era accompagnata a cena dalla
futura suocera. La dote era affidata al futuro genero ma vi era sempre una specie
di controllo da parte del suocero a cui ritornava in caso di divorzio.
La prostituzione femminile era molto diffusa mentre quella maschile era un gravissimo
reato che comportava la perdita dei diritti civili.
In genere La prostituzione era praticata da schiave e avveniva nei lupanari
per poco prezzo e rendeva molto ai protettori che gestivano i bordelli grazie
al molto traffico che vi era neI porti del Pireo o di Corinto. Solone con una
legge del 594 a.C. imponeva una tassa a tutti i bordelli con cui finaziò
la costruzione del tempio di Afrodite. Inoltre vi era anche una prostituzione
religiosa che era praticata presso i templi di Afrodite a Corinto e a Pafo,e
a Cypro di origine asiatica e egiziana propiziatoria di fertilita'.
Le
prostitute sacre le "ierodule"vivevano nell'interno del tempio
e le offerte dei clienti andavano per la divinita' e per il mantenimento del
tempio. Inoltre vi erano anche delle collaboratrici esterne al tempio che lavoravano
"part-time" ed erano pagate a prestazioni: erano ragazze libere che
dovevano procurarsi una dote per sposarsi. Inoltre come EX VoTo si potevano
regalare prostitute al tempio comprandole fra le schiave si racconta che un
atelta che aveva vinto un olimpiade ne aveva regalate addirittura cinquanta.
" GANIMEDE ERA COSI BELLO CHE ZEUS DECISE DI RAPIRLO E DI PORTARLO CON
SE' SULL'OLIMPO DOVE DIVENNE L'ETERNO GIOVINETTO,COPPIERE DEGLI DEI.
Secondo la leggenda si racconta che il re di Creta Minosse avesse un problema
"sessuale" molto serio il suo sperma conteneva scorpioni e serpenti
che avvelenavano mortalemente tutte le donne con cui giaceva forse aveva qualche
tipo di malattia venerea o una specie di adis per cui per risolvere il problemino
inventò un preservativo o meglio la spirale infatti mise una vescica
di capra nella vagina della donna dove riversava tutto il suo seme letale. Alri
invece lo imitarono col budello di agnello legato in punta fino all'invenzione
della gomma......
Le raffigurazioni
rappresentano scene erotiche e sono state prese da vasi di origine attica di
epoca V e VI secolo A.C. e sono esposti nei musei del Louvre e nel museo di
Tarquinia.
A cura di Mezzacapa 29.4.2001 |