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Capitolo 3
Sezione della Roccaccia
Marne a Fucoidi
La sezione è esposta lungo la parete rocciosa semiverticale della
località omonima, raggiungibile percorrendo uno stradino dal punto
in cui la strada principale (del Monte Petrano) inizia a scendere
verso Moria (foto
n° 58). Il primo spezzone descritto nella tabella 8 è
localizzato qualche metro prima di un capanno che precede la parete
verticale. Dal basso verso l'alto si riconoscono (tabella n° 14):
- I membro marnoso rosso inferiore (5 metri in affioramento, vedi
foto n° 59)
rappresentato da alternanze tra marne, marne argillose rosate
in strati spessi 4-10 cm e argille marnose color rosso-violaceo
in sottili strati e/o lamine. Separati da una copertura detritica
seguono: - III membro marnoso verde (8.8 m in affioramento) costituito
da frequenti livelli bituminosi pelitici o marnoso-argillosi spessi
da 1 a 20 cm circa separati da strati marnosi grigio-ver-dastri
spessi da 5 a 15 cm. Caratteristico è il "Livello Urbino" qui
spesso circa 15 cm contenente noduli centimetrici alterati di
pirite, posto 50 cm sotto il limite superiore del membro in esame
(foto n° 60).
- V membro marnoso rosso superiore (9,2 metri), anche qui suddivisibile
con estrema evidenza in
(foto n° 61):
a) intervallo inferiore (2 metri) rappre-sentato da alternanze
regolari tra strati calcareo-marnosi rosa-violacei e marne argillose
rosate in strati spessi 5-10 cm; b) intervallo medio (3,3 metri),
è costituito da alternanze di calcari marnosi grigiastri e marne
argillose grigie in strati spessi 10-20 cm, con intercalazioni
bituminose nerastre; c) intervallo superiore (4,2 metri) ed è
rappresentato da calcari marnosi rosati spessi 10-20 cm intercalati
a marne argillose e peliti rosate con tonalità grigiastre; - VI
membro marnoso-calcareo biancastro, si riconoscono (7 metri):
- 3 metri di calcari marnosi biancastri intercalanti marne grigiastre,
separati da una copertura detritica di 1 metro circa; - 4 metri
di marne calcaree grigiastre con numerosi livelli bituminosi spessi
da 1 a 15 cm (foto
n° 62);
Scaglia Bianca
Tra le sezione esaminate quella della Roccaccia è certamente
la più importante ai fini della rappresentazione dei caratteri
specifici della Scaglia Bianca. Dal basso verso l'alto si riconoscono
(tabella n°14): - 10 metri di alternanze regolari tra calcari-marnosi
bianchi con evidenti tonalità rosate, spessi 5-20 cm e marne grigie
spesse da 5 a 10 cm, con sottili interstrati pelitici nerastri
bituminosi. Lo spessore degli strati cresce verso gli ultimi due
metri raggiungendo valori di 30 cm. La selce grigio-rosata è presente
dapprima in noduli (a limite con le Marne a Fucoidi) in seguito
anche in liste di spessore e numero crescente; - 8 metri rappresentati
da strati calcareo-marnosi prevalenti a cui si intercalano rari
interstrati pelitici bituminosi grigio-nerastri; -11 metri successivi
caratterizzati da strati calcarei micritici bianco-rosati privi
di intercalazioni bituminose con selce grigio-rosata che, all'undicesimo
metro dell'intervallo si presenta sotto forma di una lista rossa
spessa 7 cm; - 4 metri di calcari micritici bianchi in strati
spessi 10-25 cm con selce rossa e
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grigia; - 5 metri di calcari micritici bianchi
in strati spessi 10-30 cm con selce grigia; - 11,2 metri (gli
ultimi 70 cm rappresentati dal "Livello Bonarelli"): questo intervallo
presenta litofacies che lo distinguono da quelle relative agli
intervalli sottostanti a causa della ricomparsa dei black-shales
in stretto, costante contatto con le liste di selce ora zonata
(foto n° 63).
La zonazione è molto caratteristica di questa posizione stratigrafica
e permette del resto di identificare la polarità degli strati.
E' legata alla presenza di due bande cromatiche nettamente distinte,
una inferiore nerastra ed una superiore grigia, entrambe caratterizzate
da una percepibile laminazione piano parallela. Dopo le prime
liste la zonazione diviene più irregolare e semi concentrica,
soprattutto ove le liste presentino evidenti rigonfiamenti. L'aspetto
litostratigrafico di rilievo è, com'è stato detto, legato al fatto
che i black-shales,spessi da 1 a 5 cm, sono sempre accoppiati
alle liste di selce, spesse da 5 a 10 cm, in modo che i primi
rappresentino la base della coppia stessa. Questo carattere sembra
essere legato a fattori genetici anche se a piccola scala, analoghi
a quelli che produssero l'evento anossico rappresentato dal Livello
Bonarelli (al tetto dell'intervallo), orizzonte guida "ittiolitico-radiolaritico-bituminoso"
appartenente al Cenomaniano. La base di questa "coppia" può essere
considerata come posizione stratigrafica di riferimento per potere
dividere allora la formazione in due membri: uno inferiore complessivamente
più marnoso ed uno superiore più micritico. Il "Livello Bonarelli"
(spesso 70 cm) è costituito da lamine molto fitte di peliti bituminose
marroni o nerastre, laminate e intimamente associate a lamine
radiolaritiche grigiastre, con occasionali noduli centimetrici
di pirite (foto
n° 64).
Scaglia Rossa
Dal basso verso l'alto si riconoscono (tabelle n°14 e 15): -
50 centimetri di calcari micritici molto competenti di color verde
chiaro e molto ricchi in radiolari; - 5 metri di strati micritici
spessi 10-15 cm contenenti liste e noduli di selce grigiastra
di dimensioni non superiori al decimetro; - 12 metri di calcari
micritici bianchi con laminazione piano parallela in strati spessi
10-15 cm e con selce grigia omogenea in liste e noduli; - 3 metri
di calcari micritici bianchi in strati spessi circa 10 cm con
selce grigia in liste e noduli e con sottili intercalazioni pelitiche
grigiastre; - 10 metri di calcari micritici leggermente rosati
in strati spessi 5-10 cm contenenti liste e noduli di selce rossa
e con limiti di strato di aspetto in genere ondulato. Sono riconoscibili
anche intercalazioni marnoso-argillose spesse 2 cm circa (foto
n° 65); - 23 metri di calcari micritici rosati in strati
spessi 10-20 cm con selce rossa in liste e noduli in frequenza
minore verso l'alto, con una laminazione piano parallela talora
ondulata appena accennata. Sono presenti ancora sottili ntercalazioni
marnose; - 10 metri di calcari micritici rosati o arancioni in
strati di spessore compreso tra 15-20 cm, con liste e noduli di
selce rossa. Verso l'alto si rinviene un intervallo metrico caratterizzato
dalle litofacies micritiche bianche e selce grigia; - 15 metri
circa di calcari micritici rosati spessi da 10 a 30 cm con una
laminazione piano parallela appena accennata e contenenti nei
primi 3 metri in noduli e di seguito anche in liste di selce rossa.
La successione "sfuma" verso una copertura di detriti stratificati.
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