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Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Bibliografia
Tabella 1
 
FOTOGRAFIE
 
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Capitolo 3

II) SEZIONE DI PIEIA PAESE (fig. 28)

Presso l'abitato di Pieia ed esattamente lungo un sentiero che si dirige verso SE, è esposta una successione di quattro unità. Dal basso verso l'alto si riconoscono:

Bugarone inferiore sensu Cresta et al. (1988)

Rappresentato da 2,5 metri di calcari grigiastri in facies meno dolomitizzata e nodulare che nei settori di PCP, e contenenti una serie di stretti filoncini sedimentari riempiti di micrite rosata.

Marne a Posidonia

La formazione presenta uno spessore di 6 metri costituiti da straterelli calcarei (3-10 cm), talora essenzialmente costituiti da valve di lamellibranchi (in sezione trasversale agli strati si può notare l'estrema concentrazione dei resti filamentosi allineati parallelamente agli strati stessi), intercalati ad intervalli spessi da 5 a 50 cm costituiti da straterelli pelitici e marnoso-argillosi grigio-bruni, contenenti cubetti millimetrici di pirite.E' peculiare il fatto che il passaggio tra le litologie calcaree e quelle pelitiche sia brusco, cioè non avvenga attraverso i termini intermedi (marnosi) tra le due (foto n° 45), come se le due facies di fatto si sviluppassero in condizioni sedimentarie nettamente distinte e ripetute nel tempo. Questa successione è stata attribuita da Cecca et al. (1990) alla parte alta delle Marne a Posidonia presente nel settore del Bosso (si ricordi che la base dell'ultimo intervallo descritto nella sezione del Bosso mostra frequenti interstrati marnosi).

Calcari Diasprigni

É rappresentata da una successione spessa 3 m di livelli selciferi di tipo "pinch and swell" di spessore compreso tra i 10-15 cm fino a 25 cm, separati dal peliti e marne silicizzate e fogliettate di colore grigio-verde.

Bugarone superiore sensu Cresta et al. (1988)

É separato dalla successione silicea sottostante da una copertura. La formazione presenta uno spessore di 2 metri ed è caratterizzata da strati calcarei biodetritici compatti, spessi 15-25 cm, attraversati da piccoli filoni riempiti di micriti appartenenti alla Maiolica (Cecca et al., 1990).

III) SEZIONE DI PIEIA CAVA
(foto n° 47 e figura 29)

La successione rappresentata nella sezione appartiene all'unità dei Calcari a Saccocoma ed Aptici. La base della sezione coincide con quella della formazione essendo gli ultimi livelli selciferi dei Calcari Diasprigni coperti dalla vegetazione. In base a caratteri litologici e sedimentologici distintivi dal basso verso l'alto è possibile descrivere quattro intervalli principali: I) costituito da strati calcarei nodulari rossicci alla base e grigiastri al tetto per effetto della decolorazione meteorica, alternti a torbiditi caratterizzate dagli intervalli di Bouma (Ta, Tb, Tc; vedi foto n° 47 e n° 48), con abbondanti resti di aptici e di ammoniti, per uno spessore di circa 2 metri; II) rappresentato da calcareniti bioclastiche (torbiditiche in prevalenza) con tracce di bioturbazione e strati calcarei nodulari ricchi in ammoniti, belemniti ed aptici, con sottili intercalazioni marnose, per uno spessore di circa 4 metri; III) costituito da altri 4 metri costituiti da torbiditi carbonatiche più o meno evidentemente gradate con liste e noduli lentiformi di selce verde; IV) quest'ultimo intervallo è caratterizzato da un pebbly mudstones seguito da una sequenza di slumps di cui solo la base del primo, ben esposta, rientra nella colonna stratigrafica (foto n° 49).

IV) SEZIONE DI PIEIA STRADA (fig. 30)

Calcari a Saccocoma ed Aptici

La successione rappresentata dalla sezione in esame è molto complessa dal punto di vista sedimentologico per cui verranno delineati gli aspetti principali riconosciuti rimandando, per approfondimenti ulteriore, a Cecca et al. (1990). Dal basso verso l'alto si riconoscono: - un complesso di pebbly mudstones con clasti micritici per uno spessore di alcuni metri. In tali livelli furono trovati esemplari di coralli hermaticipi (Farinacci et al., 1981). - 1 metro di sottili strati calcarei nodulari rossi contenenti ammoniti e coralli hermatipici in posto, separati per mezzo di una superficie di hardground/firm ground (Cecca et al., 1990) da altri: - 20 cm di calcareniti bioclastiche (ad echinodermi) con laminazione incrociata ed una superficie di strato superiore con evidente ondulazione riferita ad hummocky cross stratification; - circa 1 metro di strati calcarei nodulari e calcareniti bioclastiche ricche in resti di echinidi ed aptici, con selce in noduli talora allineati; - circa 9 metri di strati calcarenitici e calcilutici bioclastici rosso mattone (foto n° 50); - a partire dal 12° metro dopo un pebbly mudstone si sviluppa una successione (interrotta al 18° metro da 1 metro di strati calcarenitici gradati) di circa 13 metri di livelli slumpizzati, contenenti occasionali liste e noduli di selce rossa e verdastra (foto n° 51). - 2 metri rappresentati da un a fitta successione di straterelli calcarei laminati spessi 10-15 cm con alla base un livello torbiditico gradato a base ruditica spesso 45 cm e al tetto un pebbly mudstone spesso 50 cm; - 2 metri circa di fitte alternanze tra calcari grigio-verdastri o rosati laminati spessi 5-10 cm e livelli selciferi dapprima rossastri e in seguito grigie.

Maiolica

La formazione presenta uno spessore in affioramento di circa 225 metri e contiene un numero inferiore di slumps rispetto alla Maiolica della sezione del Bosso.

Dal basso verso l'alto si riconoscono: - 25 metri caratterizzati da strati torbiditici spessi 15-25 cm di colore inizialmente grigio chiaro e di seguito biancastro, con liste e noduli di selce spesso policroma (grigia-violacea); - 35 metri circa di calcari micritici biancastri in strati spessi 25-35 cm, con selce in liste e noduli di dimensioni anche notevoli. Separati da uno stacco morfologico seguono: - 60 metri di calcari micritici bianchi in strati spessi 40-90 cm, con locali slumps metrici e con numerose faglie a rigetto limitato. La selce grigia è presente in liste e noduli; - 35 metri circa di strati micritici bianchi spessi 20-30 cm, con liste e noduli di selce grigiastra e tre slumps metrici; - 4 metri di calcari micritici biancastri con selce grigia in liste e noduli in strati spessi 20 metri circa con sottili intercalazioni pelitiche bituminose nerastre;

- "Livello Faraoni" caratterizzato da alternanze tra livelli a black-shales e calcari micritici centimetrici di cui quello centrale spesso 16 cm. - 60 metri successivi sono caratterizzati da strati micritici biancastri contenenti liste e noduli di selce grigia, e intercalanti occasionali strati pelitici bituminosi (di 3-5 cm).

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