|
Capitolo 3
SEZIONE DEL BURANO
Corniola
Affiora interamente per circa 170 metri: il suo limite inferiore
è transizionale e si esprime con un progressivo incremento nella
componente micritica dei litotipi, ancora ricchi di materiale
bioclastico. Tale passaggio si sviluppa in un intervallo di circa
10-15 metri e coincide con una diminuzione abbastanza evidente
nello spessore degli strati (foto
n° 2). Si passa infatti da bancate spesse, nella parte
sommitale del Calcare Massiccio del Burano, fino a 1,5 metri a
strati di spessore variabile da 20 a 60 cm della Corniola. Dal
basso verso l'alto si riconoscono: - 40 metri di calcari micritici
beige in strati spessi 40-60 cm contenenti minute spicole di spugne,
ostracodi, gasteropodi molto piccoli, e rare ammoniti. la stratificazione
si presenta appena accennata per l'assenza di evidenti e netti
giunti di stratificazione (foto
n° 2); - 50 metri di calcari micritici rosati in strati
spessi 20-35 cm, contenenti un'associazione fossilifera analoga
e con locali intervalli molto ricchi in articoli di crinoidi.
Gli strati da ora sono nettamente distinguibili, anche per la
presenza di occasionali interstrati marnosi brunastri, e contengono
noduli e liste di selce grigiastra; - 50 metri di calcari micritici
rosati in strati spessi 20-35 cm contenenti ammoniti e intercalanti
strati torbiditici spessi da 20 a 45 cm gradati e laminati, con
base spesso calcarenitica, talora silicizzata;
Rosso Ammonitico
Affiora in destra orografica del torrente localizzato nei pressi
dell'entrata est della galleria posta vicino alla Cava di Pontalto.
L'affioramento (foto
n° 10) è diffusamente disturbato da una serie di piani
di taglio suborizzontali, che mascherano quasi completamente la
stratificazione della formazione. L'unità misura circa 15 m, tenendo
in considerazione della porzione basale che rimane coperta, per
circa 7 metri. Laddove i piani di taglio non sono troppo fitti,
si riconoscono marne e marne calcaree rosse con tonalità verdastre
ed accentuata nodularità in strati da meno di 1 cm a 7 cm. Il
limite superiore dell'unità è ben esposto e coincide con la base
del primo strato calcareo-marnoso rosato non nodulare, spesso
12 cm.
Marne a Posidonia
Si riconosce in affioramento la porzione basale della formazione
per uno spessore di circa 8 metri: è rappresentata da strati calcareo-marnosi
rosati prevalenti in strati spessi da 10 a 15 cm, con interstrati
marnosi rossastri nodulari in strati spessi 5-10 cm. Le formazioni
dei Calcari Diasprigni e dei Calcari a Saccocoma ed Aptici sono
sepolti da una copertura detritica, probabilmente connessa con
una zona di taglio.
|
Maiolica
La formazione si segue a partire da una ex cava di estrazione
attualmente adibita a campetto di calcio per i primi 76 metri,
mentre successivamente la successione è esposta lungo la strada
Flaminia, in direzione Cagli. La base della formazione è copertura
da un accumulo di detriti stratificati. Dal basso verso l'alto
si riconoscono: - 20 metri di calcari micritici bianchi in strati
spessi da 10 a 20 cm contenenti liste e noduli di selce zonata
grigio-violacea; - 50 metri di calcari micritici bianchi in strati
spessi 30-40 cm con noduli e liste di selce grigiastra che dal
30° metro aumentano di frequenza e dimensione, fino a raggiungere
massimi spessori di 12 cm. - 110 metri di calcari micritici bianchi
in strati spessi da 30 a 70 cm con occasionali slumps e con liste
e noduli di selce grigia. La successione è interrotta da numerosi
piani di taglio di limitato rigetto. - 50 metri di calcari micritici
biancastri in strati spessi da 10 a 25 cm contenenti liste e noduli
di selce grigiastra con sottili intercalazioni bituminose a partire
dalla base dell'intervallo. Al 10° metro si riconosce il "Livello
Faraoni" spesso 25 cm, molto deformato a causa di un sistema di
piani si taglio adiacenti. È rappresentato da alcuni livelletti
pelitici bituminosi intercalalanti calcari micritici bianchi.
|