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Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Bibliografia
Tabella 1
 
FOTOGRAFIE
 
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Capitolo 3

SEZIONE DEL BURANO

Corniola

Affiora interamente per circa 170 metri: il suo limite inferiore è transizionale e si esprime con un progressivo incremento nella componente micritica dei litotipi, ancora ricchi di materiale bioclastico. Tale passaggio si sviluppa in un intervallo di circa 10-15 metri e coincide con una diminuzione abbastanza evidente nello spessore degli strati (foto n° 2). Si passa infatti da bancate spesse, nella parte sommitale del Calcare Massiccio del Burano, fino a 1,5 metri a strati di spessore variabile da 20 a 60 cm della Corniola. Dal basso verso l'alto si riconoscono: - 40 metri di calcari micritici beige in strati spessi 40-60 cm contenenti minute spicole di spugne, ostracodi, gasteropodi molto piccoli, e rare ammoniti. la stratificazione si presenta appena accennata per l'assenza di evidenti e netti giunti di stratificazione (foto n° 2); - 50 metri di calcari micritici rosati in strati spessi 20-35 cm, contenenti un'associazione fossilifera analoga e con locali intervalli molto ricchi in articoli di crinoidi. Gli strati da ora sono nettamente distinguibili, anche per la presenza di occasionali interstrati marnosi brunastri, e contengono noduli e liste di selce grigiastra; - 50 metri di calcari micritici rosati in strati spessi 20-35 cm contenenti ammoniti e intercalanti strati torbiditici spessi da 20 a 45 cm gradati e laminati, con base spesso calcarenitica, talora silicizzata;

Rosso Ammonitico

Affiora in destra orografica del torrente localizzato nei pressi dell'entrata est della galleria posta vicino alla Cava di Pontalto. L'affioramento (foto n° 10) è diffusamente disturbato da una serie di piani di taglio suborizzontali, che mascherano quasi completamente la stratificazione della formazione. L'unità misura circa 15 m, tenendo in considerazione della porzione basale che rimane coperta, per circa 7 metri. Laddove i piani di taglio non sono troppo fitti, si riconoscono marne e marne calcaree rosse con tonalità verdastre ed accentuata nodularità in strati da meno di 1 cm a 7 cm. Il limite superiore dell'unità è ben esposto e coincide con la base del primo strato calcareo-marnoso rosato non nodulare, spesso 12 cm.

Marne a Posidonia

Si riconosce in affioramento la porzione basale della formazione per uno spessore di circa 8 metri: è rappresentata da strati calcareo-marnosi rosati prevalenti in strati spessi da 10 a 15 cm, con interstrati marnosi rossastri nodulari in strati spessi 5-10 cm. Le formazioni dei Calcari Diasprigni e dei Calcari a Saccocoma ed Aptici sono sepolti da una copertura detritica, probabilmente connessa con una zona di taglio.

Maiolica

La formazione si segue a partire da una ex cava di estrazione attualmente adibita a campetto di calcio per i primi 76 metri, mentre successivamente la successione è esposta lungo la strada Flaminia, in direzione Cagli. La base della formazione è copertura da un accumulo di detriti stratificati. Dal basso verso l'alto si riconoscono: - 20 metri di calcari micritici bianchi in strati spessi da 10 a 20 cm contenenti liste e noduli di selce zonata grigio-violacea; - 50 metri di calcari micritici bianchi in strati spessi 30-40 cm con noduli e liste di selce grigiastra che dal 30° metro aumentano di frequenza e dimensione, fino a raggiungere massimi spessori di 12 cm. - 110 metri di calcari micritici bianchi in strati spessi da 30 a 70 cm con occasionali slumps e con liste e noduli di selce grigia. La successione è interrotta da numerosi piani di taglio di limitato rigetto. - 50 metri di calcari micritici biancastri in strati spessi da 10 a 25 cm contenenti liste e noduli di selce grigiastra con sottili intercalazioni bituminose a partire dalla base dell'intervallo. Al 10° metro si riconosce il "Livello Faraoni" spesso 25 cm, molto deformato a causa di un sistema di piani si taglio adiacenti. È rappresentato da alcuni livelletti pelitici bituminosi intercalalanti calcari micritici bianchi.

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