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Capitolo 2
Calcare Massiccio del Burano
(Retico - Sinemuriano inferiore )
Sinonimie : Calcare Massiccio p.p. Auct., Calcare Massiccio micritico
di Colacicchi e Pialli (1969), Calcare Massiccio C di Centamore
et al. (1971), Corniola Massiccia di Passeri (1972). Di questa
formazione si conoscono in affioramento solo gli ultimi 50 metri
del suo spessore al nucleo dell'anticlinale del Monte Nerone in
corrispondenza dell'incisione del Fiume Burano.
L'unità è essenzialmente rappresentata da litofacies calcaree
biancastre o beige in strati spessi 4-5 metri nella parte basale
dell'affioramento e 1-1,5 metri nella porzione superiore. Qui
talora i banconi presentano un apparente andamento lenticolare
e sono intercalati a strati più sottili di circa 50 cm ad andamento
irregolare (Centamore et al., 1971).
Le litologie sono rappresentate da biomicriti con bioclasti sparsi.
I resti dei gusci degli organismi risultano spesso parzialmente
o totalmente dolomitizzati. Sono riconoscibili noduli algali,
di dimensioni anche consistenti (10 cm), costituiti da un nucleo
rappresentato da un frammento organico (Alga calcarea, Mollusco,
Echinoderma) circondato da un primo strato di accrescimento di
foraminiferi incrostanti e da successivi costituiti da resti algali
(Centamore et al., 1971). Lo stato bioclastico dei fossili non
permette di identificare con esattezza l'intervallo cronostratigrafico
rappresentativo dell'unità. Essendo appartenenti al Sinemuriano
sommitale i fossili rinvenibili nei livelli basali della formazione
successiva (Corniola), è possibile, secondo Centamore et al. (1971)
e Centamore e Micarelli (1986), attribuire l'età dell'unità, sia
pur dubitativamente, all'intervallo Hettangiano-Sinemuriano inferiore
p.p.. Per quanto concerne lo spessore dell'unità non esposta se
non per la porzione terminale, non si può che riferirsi ai dati
elaborati mediante il sondaggio Burano 1 in cui sono stati incontrati
circa 700-800 metri di litofacies micritiche più o meno bioclastiche
e con tutte le litologie caratteristiche dell'unità in questione
(Centamore et al., 1971). Il limite inferiore del Calcare Massiccio
è posizionato (sondaggio Burano 1) al passaggio transizionale
tra litotipi calcarei micritici più o meno bioclastici, secondo
la descrizione appena fatta, e i sottostanti calcari grigio-nocciola
con intercalazioni marnose nerastre dell'unità dei Calcari a Raetavicula
contorta Auct.
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Calcare Massiccio del Monte Nerone
(Retico - Carixiano inferiore)
L'unità è distinguibile in due membri (Centamore e Micarelli,
1991 e Centamore e Deiana, 1986): 1) Membro inferiore , organizzato
in cicli e costituito da strati spessi e molto spessi (1-4 m),
con stratificazione in genere non ben distinguibile, di biomicriti,
biomicruditi, calcari biodetritici ed oolitici, con lamine stromatolitiche.
L'unità contiene anche strutture vadose (pisoliti prevalenti)
e da disseccamento (Centamore et al., 1971). I fossili, presenti
allo stato bioclastico, sono rappresentati da alghe, gasteropodi,
brachiopodi, echinodermi, megalodonti, bivalvi, coralli, rarissime
ammoniti, foraminiferi. 2) Membro superiore, diverso rispetto
al sottostante presenta strati spessi e molto spessi rappresentati
essenzialmente da litofacies biodetritiche che, nella parte superiore,
contengono percentuali minime di micrite. Sono identificabili
accenni di laminazione pianoparallela, incrociata o da ripples
asimmetrici (Centamore et al., 1971). I fossili, esclusivamente
allo stato bioclastico, sono rappresentati da alghe, echinodermi,
gasteropodi, bivalvi, coralli. Nel settore del Monte Nerone l'unità
affiora per uno spessore complessivo di 90 m (Centamore et al.,
1971). Il limite superiore è in genere netto, talora graduale,
e si pone alla comparsa di una stratificazione netta color nocciola
della Corniola-equivalente (Corniola "di alto strutturale" corrispondente
ai Calcari stratificati grigi di Centamore et al., 1971 e di Jacobacci
et al., 1974), caratterizzata da un considerevole aumento della
componente micritica parallelamente ad una diminuzione progressiva
del carattere bioclastico. Il Calcare Massiccio A è descritto
il letteratura come sequenza ciclotemica molto regolare ("Calcare
Massiccio a Ciclotemi" di Colacicchi et al., 1969, 1970 e di Pialli,
1971). Il carattere ciclotemico è dovuto alla individuazione di
due facies, subtidale ed intertidale, distribuite nei banconi
di spessore irregolare e suddivisi da giunti di stratificazione
netti, talora erosivi. In realtà come si vedrà di seguito nel
settore del Monte Nerone questo carattere non è in effetti ben
rappresentato, per l'assenza o la presenza molto saltuaria di
una facies rappresentativa, quella di ambiente inertidale-subtidale,
presente in altre aree dell'Appennino Umbro-Marchigiano (Monte
Catria, Monte Acuto). L'età del Calcare Massiccio del Monte Nerone
non è definibile con precisione: lo stato bioclastico in cui si
trovano i fossili non permette una efficace definizione dell'intervallo
cronologico in cui si svilupparono le litofacies. L'età è dunque
ricavata per via indiretta (Centamore et al., 1971); Centamore
e Micarelli, 1986; Jacobacci et al., 1974), tenendo conto delle
informazioni biostratigrafiche desumibili dallo studio dei livelli
basali della Corniola-equivalente, datati Pleinsbachiano da questi
Autori. Il riconoscimento da parte di Cecca et al. (1987, 1990)
della zona ad Ibex nella Corniola-equivalente implica che i livelli
sommitali del Calcare Massiccio debbano essere di età non più
recente del Carixiano inferiore. Per quanto concerne il limite
cronologico inferiore, si può solo ipotizzare un'età Retica superiore
dei livelli calcarei sovrastanti l'unità dei Calcari a Raethavicula
Contorta (Selli, 1950; Colacicchi et al., 1970; Centamore et al.,
1971; Passeri, 1975, 1979; Ciarrapica e Passeri, 1978, 1980).
L'intervallo di sedimentazione del Calcare Massiccio del Monte
Nerone è allora riferibilie all'intervallo Hettangiano - Carixiano
inferiore.
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