Melisso di Samo

[V sec. a. C.: la più sintetica e coerente ontologia parmenidea: l'eternità è temporale (fu/è/sarà sempre) e spaziale (a differenza del finito parmenideo)]

Dante (Par,XIII,121-126) lo colloca tra coloro che affrontando la ricerca della verità senza metodo, tornano carichi di errori più di prima che iniziassero il viaggio.

Vie più che indarno da riva si parte,
Perché non torna tal qual ei si muove,
Chi pesca per lo vero, e non ha l'arte:
E di ciò sono al mondo aperte prove
Parmenide, Melisso e Brisso e molti,
I quali andavan, nè sapevan dove.

Ne parla Diogene Laerzio nelle Vite dei filosofi,IX,iv