(Ramòn Llull) (Mallorca 1232 o 1235, Tunisi 29.6.1315)
Abbandona trentenne una vita di corte per dedicarsi alla vita religiosa, intesa in funzione anti-islamica. Suo nemico è l'averroismo inteso come separazione fede-ragione. Per Lullo (come per oggi papa Ratzinger ) la fede si "autorazionalizza" cioè chi parte dalla fede vi trova le ragioni necessarie che la giustificano. La fede diventa "strumento dell'intelletto", intermediaria tra l'intelletto e Dio, unico modo per portare l'intelletto al suo massimo fine, vale a dire l'intendere Dio.
Inventa uno schema degli attributi di Dio, che è anche una MACCHINA PER PENSARE (BORGES 1995). Si tratta dell'Ars magna generalis esposta nel suo trattato "Ars magna et ultima, che parte dalle lezioni da lui tenute con poco successo a Parigi nel 1288). L'Ars universalis è la scienza generale, che raccoglie in se i principi delle singole scienze, come il particolare è contenuto nell'universale. non riguarda l'essere, cioè il livello metafisico, ma i termini con cui si presenta l'essere, che riferibili a: Vizi, virtù, soggetto, questioni, predicati relativi e predicati assoluti;
predicati assoluti | bontà grandezza durata (o eternità) --- potenza sapienza volontà --- virtù verità gloria |
predicati relativi | differenza concordanza contrarietà --- principio mezzo fine --- maggioranza eguaglianza minoranza |
questioni | se - che cosa - di che ---- perchè - quanto - quale --- quando - dove - in che modo(con che) |
soggetti | Dio angelo cielo --- uomo immaginazione sensibili --- vegetativi elementari strumentali |
ars magna = comporre i termini in modo da costruire (per sintesi) tutte verità naturali, quindi tutti i principi delle scienze |
La novità di Lullo è quella di percorrere nella logica la via sintetica (cioè produttiva di nuove conoscenze) - in un tempo in cui la logica si identificava col metodo analitico dell'analisi dei termini in se stessi. Come osserva Abbagnano (Storia della filosofia, TO:UTET 1993) si tratta di un'utopia: sostituire alla ricerca basata sull'esperienza (per prove ed errori) una tecnica "abbreviativa" applicabile a tutte le scienze.Tuttavia è vero che ogni scienza costruisce la sua logica, la quale non è nota in anticipo: si tratta della moderna "disciplina di ricerca". Dunque per due aspetti Lullo è innovativo: introduce in barlume l'idea che la scienza deve essere sintetica, produttiva (e la fede sarebbe il motore di questa produttività) e pone come metodo la combinazione dei termini (per questo verso è ripreso da Agrippa, Bovillo, Bruno e da Leibniz).
A = Dio
B-K attributi di Dio: tutti equidistanti dal centro A e uniti l'uno all'altro.Ogni attributo si articola in modo da essere qualificato anche dagli altri. La bontà è gloriosa, vera, virtuosa. Questa macchina oggi, suggerisce Borges, potrebbe essere caricata con altri attributi: Entropia, Tempo, Elettrone, Quarta dimensione, Energia potenziale, Relatività, Protoni, Einstein. ecc. Il potere è veridico, buono, grande ecc. Il Pensiero prodotto dalla macchina è appunto questa serie di combinazioni. |
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diagramma degli attributi di Dio di Lullo, nella più antica immagine rimasta (edizione di Magonza 1721-42). |
Quali sono le combinazioni offerte non da uno,
ma da tre cerchi, concentrici, ognuno diviso in 15 o 20 riquadri? Questa
macchina serviva a Lullo per applicare metodicamente il caso alla
soluzione di un problema.
Esempio suggerito - per attualizzare la macchina - da Borges: definire il vero colore delle tigri. Attribuisco ad ognuna delle lettere il valore di un colore, faccio ruotare i dischi e la tigre viene associata ai colori azzurro, giallo, nero ecc. |
La macchina per pensare di Lullo, sempre nell'edizione di Magonza 1721-42 |
Secondo i sostenitori dell'Ars Magna combinatoria, la concorrenza di una grande quantità di dischi poteva risolvere tutti i problemi, consentendo operazioni di "orientamento" del problema attraverso "moltiplicazioni", "riduzioni". Con le corrette manovre dei dischi si potevano risolvere gli arcani del mondo. In questo senso, anche un rimario è una macchina per pensare. Nei Gulliver's Travels 1726 il maestro fa vedere a Gulliver una macchina che muove a caso una grande serie di dadi sulle cui facce stanno dipinte delle lettere: quando compaiono in sequenza alcune parole o frasi, schiere di studenti le trascrivono su enormi libri e si impegnano a studiarle, perché lì stanno gli arcani di tutte le arti e di tutte le scienze.. | |
La "macchina speculativa" immaginata da Swift riflette in modo parodistico la "macchina univerale" di Leibniz. Si tratta nel caso di Swift di una macchina che produce casualmente tutte le combinazioni possibili di parole, basta girare la manovella. Leggendo le varie parole casuali uscite, si poteva ottenere una serie infinita di "trattati speculativi". |
BORGES 1885 Jorge Luis Borges, La macchina per pensare di Raimondo Lullo, in "Micromega", 1995, 5,155-159