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Eraclito

544/480 ca a. C.: il tenebroso (skoteinòs), "concordia discors".

Tutto scorre

Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non parta nessuna strada. 

Dato che "in filosofia si rispetta massimamente ciò che non si capisce", il suggerimento di VERCELLESE (1994,37) è di citare E. "con molto rispetto, suggerendo l'idea di avere colto il senso sotterrano delle sue parole. Mai tentare però davvero di esplicitarlo: è troppo rischioso."

Il primo dei quattro elementi  fisici è per Eraclìto il fuoco, che alimenta il movimento, che è al centro di tutte le attività. Il movimento è universale (“tutto scorre”). Nella dimensione umana, il movimento è diretto dalla guerra (polemos). Con esso si identifica l’elemento che accomuna tutti gli uomini, cioè la ragione o lògos.  

moneta di Efeso raffigurante Eraclito  (da: TASSINARIi, St. della filosofia occid., I, FI:Bulgarini, 1994,117,126,309)

 L'uno è la relazione (il logos l'opporsi il divenire) / il non essere / generazione per antitesi. Αρχή come conflagrazione (fuoco). In polemica con E., Parmenide opporrà  che l'Uno è Irrelato / essere /immobilità eterna.]  

Vidi il maestro di color che sanno,
  Seder tra filosofica famiglia.
  Tutti l'ammiran, tutti onor gli fanno:

(Inf., IV, 131-133)

Eraclito dipinto da Raffaello nella Scuola d'Atene (ha le sembianze di MIchelangelo)

 

Al Museo Naz. di Napoli, 5634: busto (preteso) di Eraclito 

Guido Ceronetti nella raccolta di traduzioni in versi  Come un talismano (1986) presenta vari brani di Eraclìto, Parmenide e Anassimandro.  Alcuni versi eraclitei:

Attende dopo morte, tutti
Gli uomini un impensabile
Un impensato Qualcosa;
L'ordine di grandezza
Sarà commisurato
Al più di fato patito.

Ne parla Diogene Laerzio nelle sue Vite.

FONTI

VERCELLESE 1994   Michele Vercellese, Cogito ergo sum. Breve storia della filosofia, MI:Garzanti, 1994 (un giro guidato nell'universo filosofico in 50 massime commentate)

Il mondo è mantenuto in equilibrio da una giustizia cosmica, una ragione o logos: senza il caldo non c'è il freddo, senza il male non c'è un possibile bene, questo è il logos. Per questo lo scorrere, il mutare, è garantito solo dall'opposto che è il  principio immutabile, il fuoco-logos. 

Ma il discorso è più complesso: noi non arriviamo mai a vedere la realtà ultima, quella stabile, proprio perché tutto è cambiamento. In questo senso può essere visto come il primo dei post-moderni, cioè dei pensatori che rifiutano la riduzione della realtà ad un principio fisso universale razionale-scientifico-cartesiano (cioè al pensiero moderno), per lasciare libera la creatività dell'intelligenza (anticipa cioè la leggerezza di Nietzsche, Wittgenstein secondo, Kuhn, Foucault, Derrida).

 

Multimediale (vhs)

 

Linkografia:

http://www.forthnet.gr/presocratics/heracln.htm molte citazioni dai testi.

http://ww.geocities.com/Athens/Oracle/8527/eraclito.html (in La superguida di Internet, MI:Apogeo,2001)

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