Agrigento 483/2-423/2 (secondo altri 490-430)
[ si confronta con l' eleatismo di Parmenide , assunto nelle radici immutabili dell'universo, e ne cerca la conciliazione con i principi del movimento ripresi da Eraclito e rappresentati dalle forze cosmiche in continua lotta.]
Secondo la tradizione (nelle Vite di filosofi" di Diogene Laerzio) Empedocle è alunno di Pitagora: nei cento versi rimasti delle sue Purificazioni si parla di un'anima immortale che lungo un ciclo di migrazioni in varie vite animali, raggiunge la sua origine divina "presso la torre di Kronos" (Diels fr. 146 sgg). Ma insieme alla pitagorica anima immortale, Empedocle fa coesistere le radici materiali - eterne ed immutabili -delle cose: terra acqua aria fuoco sono sottoposte alle azioni di due forze cosmiche opposte: Amore ed Odio. L'anima è quindi legata ai meccanismi fisiologici di un corpo mortale, pur se il fatto di coscienza viene ricondotto ad un originario principio divino calato temporaneamente nell'uomo.[SASSI 1996,519].
Empedocle pone come
elementi materiali acqua aria fuoco terra, ma assorbe anche l'esigenza del
pensiero eleatico (Parmenide) di unificare la realtà nell’Essere, perché
alla base del rnovimento degli elementi pone altri due principi: arnore e odio.
Egli concepisce il divenire come un ciclo di eventi con fasi alterne. L’odio
è forza che disgrega gli elementi, quindi subentra la forza dell’amore che li
riunisce. |
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Galeno individua in lui il titolare della scuola medica occidentale (De methodo medendi, I, 1). In tale scuola - fortemente associata ai culti misterici e alla tradizione pitagorica - filosofia e medicina sono un connubio. | Dante (Inf., IV,136138) lo colloca tra i precursori del cristianesimo Democrito, che il mondo a caso pone, |
Questo potrebbe spiegare da un lato l'indicazione aristotelica di Empedocle come primus inventor della retorica come arte della convinzione, cioè tecnica della persuasione con effetti anche fisici.
Suo alunno è Gorgia da Lentini, che secondo la tradizione (v. anche Platone Gorgia, 456b) aiutava il fratello medico a guarire i malati convincendoli di potere acquisire la salute (v. Diogene Laerzio, VIII,58). parallelamente alla quadripartizione fisica, si impone in medicina occidentale (ma sul filone - secondo SASSI 1996,521- della filosofia-magia al limite della "ciarlataneria") la quadripartizione biologica delle quattro qualità freddo-caldo umido-secco.
FONTI
PUGLIESE CARRATELLI 1996: Giovanni Pugliese Caratelli, I Greci in Occidente, MI:Bompiani,1996
SASSI 1996: Maria Michela Sassi, La filosofia nel mondo greco d'Occidente, in PUGLIESE CARRATELLI 1996, 515-522
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