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Martin Luther KING1929-1968 |
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Pastore nero, teorico della non-violenza negli USA. Nobel per la pace 1964, ucciso dai razzisti Usa. |
Formazione:
Vive in prima persona il clima razzista e anti-nero degli stati del sud USA. Ancora studente, viene conquistato dalla lettura del
Saggio
sulla disobbedienza civile di Thoreau. Affascinato dall'idea del rifiuto di
cooperare con un sistema ingiusto, approfondisce nel Seminario teologico Crozer,
nel 1948, il rapporto tra male e societ� da un punto di vista teologico.
Il testo formativo che incontra � Cristianesimo e crisi sociale di
Walter Rauschenbusch, che pone un nesso inscindibile tra dimensione religiosa e
societ� civile intesa come lotta per l'esistenza economica. Affronta la
filosofia sociale in Platone,
Aristotele, Rousseau, Hobbes, Bentham, Mill e
Locke. Affronta nel 1949
lo studio del marxismo (Il
Capitale e il Manifesto, saggi di Marx e Lenin) arrivando a
respingere l' interpretazione materialistica della storia, il relativismo
etico e il totalitarismo politico che ritiene caratterizzino il comunismo. Marx
parla di Stato come di una realt� "provvisoria", che deve essere
eliminata quando sorge la societ� senza classi; "ma lo Stato, finch�
e' in vita, e' il fine e l'uomo soltanto un mezzo verso quel fine. E se i
cosiddetti diritti o libert� di ogni uomo fanno opposizione al raggiungimento
di quel fine, essi vengono semplicemente spazzati via". Tuttavia
era interessato agli aspetti relativi alla giustizia sociale, come venivano
indicati ad es. da William Temple, gi� arcivescovo di Canterbury, che si
riferiva al comunismo come ad un'eresia cristiana, all'analisi dell'economia
politica condotta da Marx (il rapporto di mercificazione) e allo sviluppo
di una determinata autocoscienza nelle masse.
Legge successivamente Nietzsche (Genealogia della morale, La Volont� di potenza). Lo interessava la distruzione dell'etica ebraico-cristiana che trasforma in virt� la necessit� e l'impotenza. Contestualmente a Philadelphia conosce Mordecai Johnson, presidente della Howard University, che lo mette in contatto con l'insegnamento del Mahatma Gandhi, dalle cui pratiche assorbe incondizionatamente il Satyagraha (Satya e' verit� che equivale ad amore e agraha e' forza). Per Luther King Gandhi � il primo ad elevare l'etica dell'amore di Gesu' al di sopra dei rapporti individuali e a trasformarla in una forza sociale su larga scala, potente ed efficace. L'amore, per Gandhi, era uno strumento potente per operare un mutamento sociale collettivo. Fu in questa insistenza gandhiana sull'amore e la nonviolenza che scoprii il metodo per la riforma sociale, del quale ero andato alla ricerca per tanti mesi. ("La soddisfazione intellettuale e morale che non avevo saputo ricavare dall'utilitarismo di Bentham e Mill, dai metodi rivoluzionari di Marx e Lenin, dalla teoria del contratto sociale di Hobbes, dall'ottimismo del "ritorno alla natura" di Rousseau e dalla filosofia del superuomo di Nietzsche,, la trovai nella filosofia della resistenza nonviolenta di Gandhi").
Al
termine della scuola di Teologia legge le opere dell'ex-pacifista
Reinhold Niebuhr, che in Uomo
morale e societa' immorale
rifiutava
il pacifismo come impraticabile quando si trova di fronte una tirannide senza
morale e in antitesi con la dottrina
della Riforma della giustificazione
Sei aspetti fondamentali
della nonviolenza
Se la vilt� � l'unica alternativa alla violenza, � meglio combattere (Gandhi) 1. La resistenza nonviolenta non e' un metodo per codardi; essa e' autentica resistenza, � attivit� (mentre il fisico sembra immobile, la mente e sempre attiva) 2.Con la non-collaborazione o il boicottaggio il resistente non cerca di sconfiggere o umiliare l'avversario, ma di conquistare la sua amicizia e comprensione al fine della creazione della comunit� nell'amore 3. L'attacco e' diretto contro le forze del male piuttosto che contro le persone alle quali succede di stare facendo il male (si combatte l'ingiustizia, non l'altra razza) 4. Disponibilit� ad accettare la sofferenza senza vendetta (politica di massa dell'antica dottrina di offrire l'altra guancia), nella convinzione che la sofferenza non meritata e' capace di redimere. La sofferenza ha tremende possibilit� di educare e trasformare.
5.La resistenza nonviolenta evita non solo la violenza fisica esterna, ma anche la violenza interiore dello spirito (unico modo per interrompere la catena dell'odio). Questo pu� essere fatto soltanto proiettando l'etica dell'amore (inteso non come eros o aspirazione al divino, n� come phil�a, amore reciproco, bens� come agape: comprensione, buona volont� spontanea disinteressata e creativa) che � prima di tutto diretta verso l'altro senza distinzione tra amico e nemico. 6.
La resistenza nonviolenta si basa sulla convinzione che l'universo
e' dalla parte della giustizia: nella sua lotta per la giustizia ha un
alleato cosmico (in qualsiasi modo sia chiamato: totalit� universale,
processo inconscio, impersonale Brahmam, Essere personale di infinita
potenza e amore). |
per
fede, presumendo esso "che la grazia divina realmente solleva gli
uomini fuori dalle immorali contraddizioni della storia e pone l'uomo al
di sopra dei peccati del mondo". Ma King individua nel
presupposto anti-pacifista un errore concettuale: l'identificazione
pacifismo = non-resistenza alla violenza. Si tratta invece,
gandianamente, di resistenza (non-violenta) alla violenza. Solo
questa pratica di azione nonviolenta pu� sviluppare un senso di vergogna
nell'avversario e con ci� determinare una trasformazione e un cambiamento
del cuore. Niebuhr influenza comunque King perch� tiene presente la complessit� delle implicazioni sociali, l'evidente realt� del male collettivo e la falsit� insita nell'ottimismo di molti teologi (o nell'anti-razionalismo di Karl Barth e dei teologi fondamentalisti). Durante
il dottorato in teologia all'Universita' di Boston acquisisce
definitivamente come propria visione la filosofia personalistica ("la
teoria che la soluzione del significato della realt� ultima si trova
nella personalit� -
finita e infinita").
Affronta infine la filosofia di Hegel (Fenomenologia
dello Spirito, Filosofia della storia, Filosofia del diritto),
dalla quale attinge la convinzione che "la verit� e' il tutto",
cio� ce la coerenza logica non pu� avere eccezioni. Terminati nel 1954 gli studi, si reca a Montgomery come pastore, dove fo coinvolto (su richiesta della popolazione) in situazioni che gli consentirono di usare la non-violenza fino ad allora conosciuta solo teoricamente. |
Fonti
M. Luther King, Lettera dal carcere di Birmingham - Pellegrinaggio alla nonviolenza,VR:Movimento Nonviolento, 1993
Centro di ricerca per la pace [email protected] (newsletter 14 ott.2002, n.385: da cui ho tratto la bibliografia e le note biografiche).