Aristotele |
L'essere si dice in molti modi Per VERCELLESE (1994,68) la massima va pronunciata in modo lento e solenne. In tale modo si ottiene il risultato di bloccare ogni discussione filosofica. "Usatela se nel vostro prossimo vi piace il silenzio perplesso". In ogni cosa della natura c'è qualcosa di meraviglioso |
Stagira (pen. Calcidica) 384/83 a. C. - Calcide di Eubea 323 a. C. |
Fu un filosofo del 300 a.
C., Aristotele. a chiamare TEOLOGI i poeti e i narratori di miti, vale a dire
coloro che rappresentano la natura e la realtà attraverso l’invenzione di
divinità (dei): per lui (come per Platone)
l'origine della filosofia è dovuta alla meraviglia, allo stupore
che gli uomini provano di fronte alle cose. E lo stupore cresce, man mano
che si penetra nella realtà e si comprende il perché quella tale cosa, quel
tale fatto è così. E infine,quando si possiede la conoscenza del principio
della cosa, del fatto, ci si
meraviglia di essercisi inizialmente meravigliati. |
Vidi il maestro di color che sanno, [amicus Plato sed magis amica
veritas]
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Aristotele ne La scuola d'Atene di Raffaello |
[14/07/97 A parte la fisica,
secondo Berti Arist. non ha fatto errori ma aperto strade. Questo spiega
l'interesse dei contemporanei (salvo in Italia). P.es. Putnam ("Words and
life", 1995) nel rapporto mente-corpo abbandona la posizione funzionalista
(cervello come computer, "forma logica" come sw) e passa a quella
aristotelica di un centro unitario (anima o forma arist.) spiegabile come
forma-organizzazione dinamica . Arist.
è stato precursore di Darwin, nell'etica è attuale in quanto non è né
formalista come Kant, né aporetico (come gli utilitaristi) ma si basa sul
concetto di bene umano, cioè di piena realizzazione delle possibilità di
ciascuno (il fine non è la sopravvivenza, ma la felicità: un quinto dell'Ethica
Nicomachea dedicato all'amicizia); in politica presenta il concetto di bene
comune che va oltre l'azione dello
Stato. La Polis è l'insieme di tutti coloro che collaborano ad un fine comune.
Ora che lo stato moderno ha perduto la sua autosufficienza sia materiale (emerge
il problema della dimensione mondiale della politica) sia spirituale, ed è
quindi destinato a scomparire, ecco avanzare il concetto arist. di società
politica, che non potrà mai scomparire.] |
Aristotele (da TASSINARI, St. della fil. occ.,I,FI:Bulgarini, 1994, 186) v. incisioni di Reginaldo da Monopoli sull'Etica nicomachea, Vienna:Bibl. Nazionale Aristotele che contempla il busto di Omero, Rembrandt 1653 a NY:Metropolitan Museum. |
Dante Alighieri
e Aristotele
si riferisce ad A. quando privilegia il ragionamento induttivo (il quia, l' a posteriori) rispetto al deduttivo posseduto in tutta ampiezza solo da Dio (il propter quod, l' a priori). Se fosse data all'uomo la conoscenza completa della logica, laddove essa coincide con l'ontologia e con la scienza (mistero trinitario), non avrebbero penato Aristotele e Platone nel desiderio continuo della ricerca del vero, desiderio che ora - dice Virgilio a Dante - li perseguita come pena eterna nel limbo. (Purgatorio, III, 34-45): Matto è chi spera che nostra ragione |
Per stabilire una
verità generale devo raccogliere molte verità “individuali”: p.e. dal
veder morire cavalli, buoi, uomini INDUCO che moriranno anche quelli viventi.
L'intelletto (nous) arriva all'universale dopo molte esperienze (percezioni
sensibili) particolari: è da una serie di ESPERIENZE sulla morte di vari individui, che posso stabilire che tutti gli
animali sono mortali. Quando, attraverso un’intuizione pura razionale sono
arrivato a cogliere questa verità, la pongo come ASSIOMA, cioè principio
necessario. I principi di partenza per una
scienza sono gli ASSIOMI: si tratta di proposizioni ammesse senza dimostrazione
perché la loro verità è evidente. Gli ASSIOMI d'ogni scienza sono i principi
di identità, di non contraddizione e del terzo escluso. L'autentica SCIENZA (episteme)
è basata sulla dimostrazione sillogistica cioè deduttiva. Solo se parto da
tali principi necessari, posso costruire SILLOGISMI con conclusioni
NECESSARIAMENTE VERE. L’attività di analisi logica operata nel sillogismo NON
HA invece rapporti con l’esperienza, essendo una pura necessaria conseguenza
delle premesse. Si dice allora che nel sillogismo si attiva un procedimento
DEDUTTIVO (dal generale al particolare), mentre nel procedimento INDUTTIVO
partivo dal particolare per cercare una verità
universale. «Socrate e Callia sono morti/Socrate e Callia sono
uomini/gli uomini sono mortali» è un ragionamento INDUTTIVO. Viceversa «L'uomo
è mortale/Socrate è un uomo/Socrate è mortale» è un ragionamento DEDUTTIVO
in quanto riporta-deduce da una premessa universale la necessaria
conclusione. Il ragionamento
SILLOGISTICO va dall'universale al particolare, quello INDUTTIVO va dal
particolare all'universale. Se le IDEE
PLATONICHE hanno carattere di
universalità NON possono essere sostanze prime=individui, e quindi di esse non
si può fare scienza. Il termine
INDIVIDUO è di massima comprensione, e minima estensione: difatti non si può estendere ad altri che a se stesso. (“Socrate-Socrate”). I giudizi
PARTICOLARI (qualche uomo è bianco / non è bianco) e
quelli UNIVERSALI (ogni uomo è bianco / non è bianco) possono essere
CONTRARI (entrambi falsi), mentre quelli INDIVIDUALI (Socrate è bianco / non è
bianco) NON possono essere CONTRARI (entrambi falsi): uno dei due deve essere
Vero, l’altro Falso. «Socrate cammina» è un GIUDIZIO. «Socrate» è un
CONCETTO. «Cammina» è concetto (camminante). Etica
L'etica è la
filosofia del comportamento. Arist.
divise la filosofia in
teoretica [dialettica ,
retorica (arte dei discorsi persuasivi, utile per la politica), logica)] e pratica.
La pratica si divide a sua volta in etica e in politica
(stato ed economia). Felicità è la compiuta fusione dei 3 beni:
dell'anima, del corpo, esterni (ricchezza, fama, nobiltà di nascita).
Il sapiente non è immune da
passioni (apatico), ma indulge ad esse moderatamente. Il bene dell'uomo
(felicità nella filosofia PRATICA) è la politica, mentre
nella filosofia TEORETICA è costituito dal seguire e contemplare la
RAGIONE. La sua
etica è attuale in quanto si basa sul concetto di bene umano, cioè di piena
realizzazione delle possibilità di ciascuno (il fine non è la sopravvivenza,
ma la felicità). In
politica presenta il concetto di bene comune che va
oltre l'azione dello Stato. La Polis è l'insieme di tutti coloro che
collaborano ad un fine comune. La
DEMOCRAZIA è un tipo di degenerazione della politìa.(governo di molti). Ogni
popolo ha la forma di governo che più gli si addice. Lo stesso vale per la
scuola: l'EDUCAZIONE (paidèia) è rivolta a tutti i cittadini (che
non comprendono gli schiavi) e si conclude quindi con l’adesione
dell’indivuo alle regole-leggi dello stato in cui i l cittadino vive. Se lo
Stato viene cambiato con la violenza, vale a dire attraverso una RIVOLUZIONE, ciò
significa che la costituzione (legge fondamentale) di quello stato era ingiusta,
nel senso che non funzionava bene. Arist. sostiene che la schiavitù è
necessaria all'economia della famiglia. L'ECONOMIA (òikos) è il governo della
casa, mentre la TECHNE è la virtù
dell'arte produttiva. SISTEMA
ARISTOTELICO: prevalgono le VIRTU’ DIANOETICHE sulle VIRTU’ ETICHE
Fisica ARTE è tutto ciò
che dipende dall'uomo, mentre NATURA (physis) è tutto ciò che NON dipende
dall'uomo. Gli enti della natura hanno in se stessi il principio del
loro mutamento, mentre gli enti artificiali subiscono il mutamento
dall’esterno (dall’uomo). La
natura terrestre è
costituita da terra acqua aria fuoco, tutti corruttibili. Oltre il cielo
terrestre, dove il movimento è rettilineo (aria-fuoco verso l’alto,
acqua-terra verso il basso) vi è
un quinto elemento (etere) che riempie [(perché tutta la materia è finalizzata
a coprire il vuoto (horror vacui)] i cieli delle cosiddette stelle fisse. Questo
quinto elemento è incorruttibile ed eterno, e si muove di movimento più
perfetto di quello rettilineo, vale a dire si muove circolarmente. Oltre i cieli
delle stelle fisse vi è il motore immobile, a cui tutto tende amorevolmente. Il motore immobile NON fa parte della natura, è sopra la
natura fisica, quella sottostante il
cielo della luna e delle altre stelle. IL MUTAMENTO (o movimento) è l'atto di
ciò che «è in potenza». Arist. studia la natura, che è
caratterizzata dal Mutamento. Il MUTAMENTO
(dal punto di vista della QUANTITA') consiste
nella crescita di un organismo, dal punto di vista della QUALITA' consiste
nella sua alterazione. I PRINCIPI
di tutte le cose (fisica) sono la materia essere n potenza) , la privazione, la
forma, infine la
potenza e l’ atto. La
MATERIA diviene sostanza non da
sola, ma insieme alla forma (sinolo). Arist. supera il pensiero parmenideo che
negava il non-essere: infatti il
non-essere non esiste come tale, ma solo come essere-in-potenza, ed il movimento
è appunto il passaggio dalla potenza all’essere-in-atto. La MATERIA
(sostrato) può essere cose opposte: questo capita certamente, ma solo
in potenza, mentre in atto la materia – attraverso il movimento –
realizza uno solo dei due opposti. L'ATTO (enérgheia) è la FORMA che realizza
uno degli opposti, è cioè la realizzazione della forma nella materia. LA FORMA
precedente l'atto è presente come tale in potenza. Viene prima l'atto, poi la
potenza. La CAUSA FINALE è
la statua di Socrate / allora la causa MATERIALE è il marmo; la CAUSA EFFICIENTE è lo scalpello, allora la
CAUSA FORMALE è la figura. L'ANIMA è la FORMA degli esseri viventi, dei
quali il CORPO è la materia. CALDO/FREDDO e SECCO/UMIDO sono le FORME dei 4
elementi terrestri.
La FORMA INTELLIGIBILE degli oggetti viene colta dall'uomo attraverso
l'induzione. Nell'uomo esiste
l'anima vegetativa, quella sensitiva
e infine quella intellettiva (in un'unica anima).
Ciascuna specie animale è eterna, si sviluppa nel tempo con l'aggiunta
di nuovi organi (epigenesi). Arist. sostiene
una concezione TELEOLOGICA della natura, vale a dire che la
natura ha in sé un fine:
tutte le cose della natura sono orientate verso un fine (tèlos). |
Il filosofo è presente nel libro V delle "Vite dei filosofi" di Diogene Laerzio.
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