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Sigmund Freud Psicoanalisi e vita quotidiana
(contributo di Barbara Martini, Liceo Scienze Sociali Cento 3 S 2001/02) fintroduzione | filosofia | Id | EGO | SUPEREGO | sogni | sociologia | biografia | opere | fonti |
Cipper, Vecchia con fiasco XVI sec. |
In
"Psicoanalisi e vita quotidiana Freud raccoglie considerazioni
su casi non patologici, che possono accadere a qualunque persona considerata
psicologicamente "normale" in un qualsiasi momento di vita quotidiana.
Questi casi sono ad esempio le dimenticanze di nomi, parole o lapsus.
Freud
sostiene che l'ID, l'inconscio dove sono contenuti
pensieri che neanche noi riusciamo ad immaginare, manda dei segnali alla parte
razionale dell'uomo.
Questi
segnali emergono (nelle persone psicologicamente "normali") nei sogni
e nei casi di vita quotidiana sopra indicati.
L'interpretazione
di questi messaggi è molto importante per capire quella parte di se che ognuno
ha ma che non conosce.
Nella
seconda parte del libro viene analizzato il Witz, concepito come"...ogni
sollecitazione abile e cosciente della comicità, sia di quella che si può
immaginare sia di quella insita nella situazione." (p.338)
Per
spiegare questo aspetto astratto Freud ha fatto alcuni esempi sempre legati a
parole e giochi di parole, come la scomposizione e ricomposizione in sillabe,
sempre però spiegando la logica che c'era dietro il suo ragionamento.
Nella
terza parte, la più breve, Freud dedica uno spazio alle sue considerazioni
personali sulla I guerra mondiale che stava lui stesso vivendo e di conseguenza
l'atteggiamento dell'uomo di fronte alla morte e afferma che ogni uomo
nel proprio inconscio crede nella sua immortalità visto che per ogni uomo è
impossibile immaginare la propria morte senza esserne solo uno spettatore e di
conseguenza non viverla realmente.
Nella
quarta parte descrive il perturbante che è costituito dai ritorni nella
mente di una persona di pensieri che aveva rimosso e lasciato sedimentare nel
suo inconscio ma che inaspettatamente tornano fuori suscitando angoscia alla
persona.
In
generale il pensiero di Freud mi ha affascinato nonostante non abbia capito
molto bene la parte in cui si parla del Witz.
Di
conseguenza le parti che sono riuscita ad apprezzare meglio sono state la prima
perché offre ragionamenti che il lettore può fare anche per analizzare casi
personali e la terza, che svolge considerazioni sulla morte.