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Anna Freud

 1895 - 1982

 

Anna Freud fotografata a Berlino nel 1928 da Jenia Brinitzer 

"Ci sentivamo come se fossimo i primi a dare la chiave interpretativa del comportamento umano e delle sue aberrazioni non  determinati da fattori esterni, bensì dalla pressione delle forze istintive provenienti dall'inconscio". 

 

She spent her life with children

Questa è la mia breve autobiografia

 

Sesta e ultima figlia di Sigmund Freud, di cui quindicenne cominciò a leggere gli scritti. A 17 anni diplomata maestra, inizia ad insegnare. A 23 anni viene dal padre psicanalizzata e con lui dal 1920 frequenta i Congressi di Psicoanalisi e condivide le molte  amicizie, tra le quali quella di Lou Andreas-Salomè e Rilke. Nel 22 presenta alla Società Psicanalitica di Vienna (di cui diviene membro) il suo primo lavoro:  "Beating Phantasies and Daydreams" (Fantasie ricorrenti e sogni diurni). L'anno dopo inizia il lavoro psicanalitico sui bambini. Da questa esperienza nascono una serie di relazioni convogliate nel suo primo libro: "IIntroduction to the Technique of Child Analysis", 1927). Da tale anno al 37 è segretaria dell' Associazione Psicanalitica Internazionale. Il suo studio su come l'Ego controlla il dispiacere e l'ansietà "The Ego and the Mechanisms of Defence" viene pubblicato nel 1935. Negli anni '30 si dedica, insieme alla compagna di tutta la sua vita Dorothy Burlingham, ad iniziative assistenziali e alla direzione di un asilo-nido per i poveri. Questa esperienza finisce con la chiusura del centro ad opera dei nazisti nel 1938. Suoi punti di riferimento nella psicologia infantile erano stati Siegfried Bernfeld e August Aichhorn, ma soprattutto l'inglese Melanie Klein. Con l'arrivo a Londra, si crearono all'interno della Società Psicanalitica Inglese due orientamenti: quello di Anna e quello di Melanie, quest'ultima decisamente rivolta a sspostare in avanti lo stadi edipico e a considerare presenti nel bambino le pulsioni di morte insieme alle pulsioni libidiche. 

Dopo essersi impegnata per il passaggio in Inghilterra del padre malato, si stabilisce a Londra, dove dirige un asilo per orfani di guerra. Da tali esperienze, condotte insieme all'amica, nascono i  loro studi sui bambini sotto stress e con deprivazione genitoriale:  "Youg Children in War-Time" e "Infants without Families". Dopo la guerra poté studiarne anche un gruppo di orfani provenienti dal campo di concentramento di Theresienstadt, da tali osservazioni ricavò il libro che osservava le capacità dei bambini  di cercare degli affetti sostitutivi tra i compagni, in "An experiment in Gruop Upbringing".

Dal 1947 organizza ad Hampsteads corsi per la formazione di terapisti infantili, datali esperienze deriva il suo "Normalità e patologia nell'Infanzia" (1965). In sostanza Anna assume che la via regia verso l'inconscio nell'infanzia è costituita dai sintomi di transferenza

Studia poi (allargando anche agli USA la sua attività di relatrice) i bambini emotivamente deprivati, socialmente svantaggiati, con ritardo nello sviluppo e con devianze. Con insegnati della Yale Law Scholl scritte "Beyond the Best Interests in the Child" (1973) su crimine e famiglia.  Negli anni '70 contribuì alla fondazione del "Museo Freud" laddove il padre aveva per tanti anni condotto il lavoro psicanalitico, nello studio viennese di  Berggasse 19 (accanto all'appartamento in cui Anna e i genitori aveva abitato in gioventù).  

NB Inutile cercare in Berggasse  - come ho fatto io - il primo lettino da psicanalista: quello di Freud si trova a Londra: infatti l'arredo professionale F. lo portò con sé quando fuggì da Vienna nazificata.

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