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#33 LARRY BIRD      
  3  TIMES REGULAR SEASON MVP WITH THE  BOSTON CELTICS

THE STORY (by Fabio Anderle)

Larry Bird

2� Capitolo

Indiana State

Bill Hodges, pur di avere Bird in maglia biancazzurra, aveva praticamente sopportato di tutto: i "no" dell’atleta, la porta sbattuta in faccia da Georgia, le dure lezioni che Larry, suo fratello Mark e Beezer Carnes avevano dato ad alcuni giocatori di ISU sul campetto pur giocando in jeans. Alla fine Hodges, assistente del coach Bob King, aveva avuto la meglio, e nonostante le regole NCAA costringessero il biondo di French Lick a stare fermo per una stagione prima di poter giocare in campionato, tutti a ISU si resero conto che la pietra grezza che avevano tra le mani era potenzialmente uno splendido diamante. Indiana State era poi un college molto pi� piccolo rispetto a quello dal quale Larry era "fuggito", Terre Haute era a "misura d’uomo" e gli allenatori dei "Sycamores" (Sicomori, il soprannome degli studenti era stato mutuato dal nome dell’albero) si era mosso in modo da rendere pi� felice possibile la permanenza del ragazzo appena arrivato. "Legend" aveva infatti cinque o sei famiglie di tifosi della squadra presso le quali avrebbe potuto recarsi a pranzo o a cena e poteva contare sulla compagnia di Tony Clark, suo grande amico che era stato inserito nello staff della sezione basket universitaria. Coach King aveva addirittura procurato un’impiego a Janet Condra, la fidanzata del suo numero 33, presso la filiale locale della First National Bank, e la cosa consent� ai due ragazzi, seppur giovanissimi, di sposarsi. A dire il vero la decisione sembr� un po’ affrettata, anche in considerazione del fatto che tra loro le liti erano frequenti e che l’orgoglio e le difficolt� nel comunicare erano un grosso ostacolo nella vita di coppia. Comunque i due convolarono a nozze l’8 novembre 1975, e per un po’ la cosa sembr� funzionare. Gli allenamenti permisero all’ala dai sottili baffetti di riassaporare il gusto della competizione, e nonostante avesse solo 19 anni, spesso si permetteva di surclassare la maggior parte dei veterani. Non tutti la presero nel migliore dei modi, ma quando Bird per difendere un suo compagno atterr� il pivot DeCarsta Webber con un paio di pugni, apparve chiaro che la matricola non avrebbe accettato scorrettezze da nessuno. In una occasione Larry fu sul punto di abbandonare Indiana State: quando coach King lo mand� a sedere a bordo campo durante uno "scrimmage", una partitella tra titolari e riserve, lui si arrabbi� e si diresse verso gli spogliatoi, intenzionato a lasciare la squadra. King si affrett� a seguirlo e gli spieg� che aveva dovuto farlo: come poteva trasmettere calma e fiducia in s� stessi ai titolari per la partita di campionato quando un ragazzino di 19 anni si prendeva il lusso di fare ci� che voleva contro di loro in allenamento? Il neo-acquisto biancazzurro cap� la situazione e si rese conto che un allenatore deve salvaguardare gli interessi della squadra anche se questo a volte significa ferire un singolo, e la lezione gli sarebbe sicuramente servita in futuro. La squadra, con Larry confinato in tribuna a guardare, in quella stagione vinse 13 partite perdendone 12: un buon risultato visti i rovesci del passato, ma era chiaro che con l’innesto della loro arma segreta i Sycamores avrebbero potuto puntare pi� in alto. Il ragazzo da French Lick per� era molto sicuro di s�: "Indiana State forse non � una grande squadra al momento – dichiar� – ma lo sar� quando ci giocher� io". Nel corso dell’estate Bird aveva in programma la solita dose di duro allenamento, ma un imprevisto mand� a carte quarantotto i suoi piani. Un problema polmonare lo blocc� per un po’ di tempo, ed una volta ripresosi dovette lavorare con il doppio dell’impegno e della dedizione per recuperare la migliore condizione. Indiana State nel frattempo si era ulteriormente rinforzata acquisendo da un junior college la forte ala Harry Morgan che con Larry, Webber e le guardie Danny King e Jimmy Smith avrebbe completato il quintetto di partenza. L’inizio di stagione fu il migliore nella storia dell’ateneo, con quattro vittorie consecutive nelle quali il 33 tenne una media di 27,5 punti e di quasi 17 rimbalzi tirando con un probante 52%. La prima sconfitta fu un onorevole 68 a 82 sul parquet dei Purdue Boilermakers, ed i 27 punti e 18 rimbalzi del biondo sorpresero pi� di un addetto ai lavori. Un’altra serie di vittorie con Bird in gran spolvero (42 punti contro Butler, 47 contro Missouri-St.Louis) portarono il record ad 11 vittorie ed una sconfitta, e nonostante un K.O. nella partita disputata sul terreno di Illinois State (prontamente vendicata all’Hulman Center pochi giorni dopo con un successo con 16 lunghezze di scarto), i Sycamores continuarono la loro stagione esaltante. Larry segn� 40 punti in entrambe le gare contro Illinois State e 92 complessivi nelle due partite contro Loyola of Chicago, riscrivendo in po’ di primati del suo ateneo. Nell’ultimo incontro interno mostr� il lato morbido del suo carattere: nonostante fosse a quota 45 e ad un passo dal record di segnature, tent� in tutti i modi di far segnare Johnny Nelson, una riserva che raramente metteva piede in campo e che stava disputando l’ultima partita davanti al pubblico di cui era uno dei beniamini. "Birdie" gli pass� la palla per un tiro smarcato, ma Nelson sbagli�. Il numero 33 era in agguato, cattur� il rimbalzo e ripass� al compagno che purtroppo fall� anche la seconda conclusione: l’asso di French Lick per� non si diede per vinto, e pur di far applaudire l’amico conquist� la palla per l’ennesima volta. Questa volta per� non riusc� smarcare Nelson, visto che quest’ultimo ormai si stava sbellicando dalle risa e non era in grado di tirare. Ancora una volta il campione biancazzurro aveva dimostrato di tenere pi� alla squadra ed ai compagni che alle proprie statistiche, e questa era una delle ragioni per le quali tutti lo amavano e lo rispettavano. I critici continuavano a manifestare scetticismo sul reale valore della squadra e molti affermarono che il calendario era stato troppo "morbido" e che l’impressionante bilancio dei Sycamores sarebbe stato sicuramente ridimensionato se agli atleti di King si fossero opposti avversari di maggior caratura. Tale affermazione appariva fondata, ma non esisteva una controprova che potesse dire con certezza che i Sycamores non meritavano l’interesse dei media. Questo risultato garant� al piccolo college il suo primo invito per il NIT, il torneo ad inviti che raccoglieva le squadre eliminate dal torneo NCAA o quelle che non vi erano state ammesse. A dire il vero Bird non fu molto contento di doversi recare fino a Houston per l’incontro di qualificazione contro la locale universit�, e lo fu ancora meno quando ISU venne battuta per 83 a 82 nonostante i suoi 44 punti e 14 rimbalzi. Larry aveva comunque messo in ombra la stella di Houston, Otis Birdsong (che poi avrebbe giocato per 12 stagioni nell’NBA con Kansas City, New Jersey e Boston guadagnandosi per quattro il diritto di giocare l’All Star Game), ma aveva fallito il tiro della vittoria anche perch� fermato da un vistoso fallo che per� non era stato sanzionato dalle "zebre". Un nutrito manipolo di tifosi attese i cestisti all’aeroporto di Terre Haute per festeggiare l’ottima stagione, e se c’era uno che aveva pi� motivi degli altri per far festa era certamente "Legend": i 32.8 punti a partita ed i 14.4 rimbalzi di media non dicevano tutto sull’impatto che il "contadino" del sud dell’Indiana aveva avuto sul mondo dell’NCAA, ma erano cifre impressionanti. L’atleta poi dichiar� di volersi allenare duramente nel corso dell’estate per rinforzare soprattutto gli arti inferiori, e la prospettiva di dover marcare nella stagione seguente un avversario ancora pi� forte e determinato preoccup� pi� di un difensore. A giugno, mentre il matrimonio con Janet andava sempre pi� a rotoli, Denny Crum convoc� l’asso di ISU nella selezione a stelle e strisce che avrebbe dovuto disputare tre tornei in Italia ed Jugoslavia e quindi le Universiadi a Sofia, in Bulgaria. Larry cerc� di evitare la "chiamata alle armi" in ogni modo, preferendo restare ad allenarsi a Terre Haute: Coach King per� lo costrinse a partire, ben sapendo che al ritorno avrebbe potuto contare su un giocatore ancora pi� forte. I giovani yankees vinsero 13 delle 17 gare in Italia e Jugoslavia per poi aggiudicarsi anche le Universiadi con 8 successi in fila, e Bird venne eletto miglior giocatore del team statunitense nonostante avesse dovuto fare i conti con una fastidiosa dissenteria che gli aveva fatto perdere sette chili, ma torn� da quell’esperienza pi� maturo e consapevole dei propri mezzi. Ormai il timido ragazzo di campagna si era trasformato in un atleta di caratura internazionale pronto ad incantare i pubblici di tutto il mondo con la sua classe, la sua tecnica e la sua freddezza.

 

The Secret Weapon: l’arma segreta.

Il 31 ottobre 1976 Janet aveva presentato la richiesta di divorzio, dato che le cose non funzionavano ed i due sposi non riuscivano ad evitare liti e scenate. In realt� la signora Bird era ancora innamorata del marito, e nel corso di un (fallito) tentativo di riappacificazione rimase incinta della piccola Corrie, la figlia che Larry non ha mai voluto frequentare e che sarebbe nata il 14 agosto 1977. Nonostante il campione abbia dichiarato di amare la piccola e di essere a sua disposizione ogni qualvolta lei avesse avuto bisogno, pare che le cose non stiano proprio in questi termini. Corrie aveva chiesto al padre di poter presenziare alla cerimonia per il ritiro del numero 33 nel 1992, ma lui non la invit� e questa resta una delle poche macchie nella vita di questo formidabile atleta. All’epoca del divorzio, comunque, "Legend" si stava preparando per il suo secondo campionato con ISU, e l’attenzione della stampa era aumentata in maniera incredibile. L’allenatore King lo "costrinse" a recarsi in giro per gli "States" per servizi fotografici che erano pubblicitariamente utili all’ateneo, e particolarmente importante fu la copertina che "Sports Illustrated" gli dedic�. La fotografia in prima pagina fu per il numero 33 il trampolino verso la notoriet�, un po’ come il tiro vincente nella finale NCAA dell’84 per Michael Jordan: in essa Larry era stato immortalato con le mani sui fianchi, mentre due "cheerleader" di Indiana State si puntavano l’indice sulle labbra e la didascalia definiva l’atleta come "la miglior arma segreta del basket universitario". I giornalisti cominciarono a seguirlo ed in alcuni casi addirittura a perseguitarlo, cercando di sorprenderlo in momenti particolari o di carpire frasi dette fra amici, e la cosa lo fece arrabbiare talmente che decise di comunicare con loro solo tramite l’addetto stampa del college. In una sorta di "escalation", le critiche che gli piovvero sul capo dopo questa decisione lo portarono a chiudersi ancor di pi� e solo una volta giunto nell’NBA sarebbe riuscito a vincere la diffidenza nei confronti dei reporters. I tifosi erano comunque dalla sua parte, ed ormai si presentavano all’Hulman Center con le magliette con sopra stampato "I’m a Birdwatcher" (giocando sul doppio senso di chi ama osservare gli uccelli col binocolo e di chi invece amava veder giocare Bird). Il campionato inizi� col piede giusto, ed alla seconda partita i Sycamores si presero il lusso di umiliare Purdue per 91 a 73. Nonostante i Boilermakers potessero schierare le due stelle Jerry Sichting (in seguito compagno di Larry a Boston) e Joe Barry Carroll, Indiana State domin� l’incontro anche grazie ai 26 punti, 16 rimbalzi ed 8 assist del numero 33. Sull’onda di quel risultato ISU si lanci� in una formidabile serie che continu� anche quando Larry entr� in una "shooting slump", una crisi di tiro. I biancazzurri doppiarono la boa delle 13 vittorie e zero sconfitte, ma la fine della crisi di "Legend" segn� l’inizio della crisi della squadra: tre partite perse in campo esterno consecutive furono seguite dall’unica battuta d’arresto all’Hulman Center nell’era-Bird, patita per mano della coriacea Creighton University. Una vittoria sul parquet della West Texas State diede un po’ di respiro, ma la crisi non era ancora finita, come dimostr� New Mexico State che si impose per 83 a 82 con un tiro realizzato a 2" dalla fine. Cinque vittorie nelle ultime sette gare non resero la pillola meno amara, ma ai Sycamores restava l’obiettivo di imporsi nel torneo della Metro Valley Conference. ISU vinse le tre partite di qualificazione (compresa la semifinale-rivincita contro New Mexico State per 80 a 78), per poi venire superati ancora una volta dalla bestia nera Creighton in finale col punteggio di 54 a 52. Larry era stato favoloso anche in questa occasione, realizzando ben 29 dei 52 punti di Indiana State e condendo il tutto con 10 carambole e 6 assist, eppure il suo apporto non era stato sufficiente. L’ultima speranza di raddrizzare una stagione non all’altezza delle aspettative fu quella proposta dal NIT. Contro Illinois State i Sycamores ottennero il primo successo in post-season della loro storia (73 a 71 il risultato), ma vennero battuti per 57 a 56 da Rutgers nel secondo turno. Dopo la bella striscia di 13 successi iniziali, erano riusciti a vincere solo 10 delle ultime 19 partite anche perch� gli avversari si erano adattati al loro gioco raddoppiando molto sul numero 33 e lasciando che gli altri Sycamores se la sbrigassero da soli. Il risultato era davanti agli occhi di tutti, ed alle spalle dei 30 punti a partita di Bird solo Harry Morgan aveva dimostrato di saper trovare il canestro con una certa continuit� (18,6 di media). Nessun altro Sycamore segnava in doppia cifra, ed apparve chiaro che se in futuro ISU avesse voluto puntare pi� in alto avrebbe dovuto rinforzarsi. Come al solito l’uomo da French Lick con l’arrivo dell’estate si gett� a capofitto in palestra ed approfitt� dell’arrivo dell’estate per mettersi in pari con gli studi. Giunse intanto il momento delle scelte annuali dell’NBA, la maggiore lega professionistica che aveva da poco vinto la sua lunga lotta contro l’ABA ma che per farlo aveva dovuto dissanguarsi ed era vicina al collasso finanziario. La lotta tra le due realt� statunitensi aveva portato ad un logico incremento degli stipendi dei giocatori che per� lo scarso interesse delle televisioni e la bassa affluenza del pubblico alle partite non riuscivano a ripagare. I Boston Celtics, poi, la franchigia con il blasone pi� ricco della lega, erano reduci da una stagione da incubo nella quale avevano vinto solo 29 partite ed il grande santone Red Auerbach era disperatamente alla ricerca di nuova linfa. Larry era disponibile per il draft del 1978 in virt� delle regole allora vigenti: essendosi iscritto ad Indiana seppur per poco tempo, l’atleta era considerato al suo quarto anno e quindi "sceglibile". I Celtics avevano a disposizione la sesta e l’ottava scelta, quell’anno, ed erano intenzionati a "draftare" Bird con la seconda delle due. Portland col numero 1 assoluto scelse Mychal Thompson, centro da Minnesota, e Kansas City si orient� su Phil Ford, la funambolica guardia da North Carolina. I Pacers con la terza scelta volevano Bird, ma quando Atlanta "soffi�" loro il free-agent Dan Roundfield, si trovarono nella necessit� di dover aggiungere carne sotto canestro e subito. Presero i 208 centimetri di Rick Robey da Kentucky ed in seguito rimpiansero la loro scelta. I Knicks acquisirono Micheal Ray Richardson col numero 4, e quando Golden State chiam� Purvis Short, Red Auerbach mostr� il suo classico ghigno: Larry Bird era un Boston Celtic. Larry stava giocando a golf sui campi di Santa Claus, un paesino dell’Indiana dal nome estremamente bizzarro, quando qualcuno gli disse che i Celtics lo avevano scelto. Ma a lui le parole Boston Celtics non dicevano nulla: non conosceva la tradizione, il "Pride" o Red Auerbach, e l’unico giocatore che gli risultava familiare era Bill Russell. A casa di suo cugino, infatti, c’era un canestro posto ad altezza minima e da piccoli i due avevano giocato uno contro uno alternandosi nel ruolo di Chamberlain ed in quello di Russell ed esibendosi in prepotenti schiacciate. Ma "Legend" non aveva alcuna intenzione di passare "pro" prima della fine della sua esperienza universitaria, e se entro un anno i Celtics non avessero trovato l’accordo economico con lui, le regole prevedevano che sarebbe stato disponibile per il "draft" seguente, quello del 1979. Pochi per� sanno che Bird rischi� di diventare un San Diego Clipper prima ancora di vestire la maglia biancoverde: in uno degli "affari" pi� bizzarri mai avvenuti, infatti, John Y. Brown ed Irv Levin, proprietari delle due squadre, si scambiarono le franchigie portandosi dietro tre atleti a testa. Brown divent� il proprietario dei Celtics portandosi dietro Tiny Archibald, Billy Knight e Marvin Barnes, mentre Levin pass� ai Buffalo Braves, li rinomin� Clippers, spostandoli a San Diego e rinforzandoli con gli ex-Celtics Kermit Washington, Kevin Kunnert e Freeman Williams. Era la prima volta che una "trade" aveva luogo senza l’approvazione di Auerbach, ma l’unico giocatore che i Clippers volevano e non ottennero fu Larry Bird. Quell’estate il biondo di French Lick fu pure convocato nella selezione universitaria che doveva sostenere un torneo a Lexington, Kentucky, contro Unione Sovietica, Jugoslavia e Cuba, ma rifiut� l’invito di coach Hall, e forse fece bene. Un’altra giovane stella, tale Earvin Johnson proveniente da Lansing, nel Michigan, venne impiegato per pochi minuti a partita.

 

33-1, una stagione da sogno

Nonostante tutto, nessuno pensava che ISU sarebbe stata in grado di risultare tra le migliori squadre della nazione. Nemmeno l’arrivo dell’ala Bob Heaton da Denver University, il rientro di Carl Nicks da un junior college ed il reclutamento del lungo Alex Gilbert (mano frigorifera ma garretti da gazzella) fecero aumentare la fiducia nei Sycamores che avevano perso Harry Morgan, laureatosi poco tempo prima. Anzi, Larry in seguito ha sempre dichiarato che la squadra migliore in termini di talento puro era stata quella della sua penultima stagione a "State". Quando poi coach King venne colpito da un infarto e gli fu diagnosticato un aneurisma al cervello, apparve evidente che la panchina avrebbe dovuto essere gestita da qualcun altro, e le quotazioni dei biancazzurri crollarono definitivamente. Come nuovo allenatore venne scelto l’assistente Bill Hodges, che saggiamente decise di continuare a giocare nel vecchio modo: palla al numero 33 e tutti fuori dai piedi. Hodges non era un grande coach, come testimoni� nel "dopo-Bird" compilando un record di 34 vittorie e 47 sconfitte prima di venire esonerato, ma in quella stagione che si sarebbe rivelata magica riusc� a togliersi la soddisfazione di diventare l’unico allenatore nella storia del basket NCAA ad arrivare imbattuto alla finalissima nonostante fosse al primo anno su una panchina. Indiana State part� forte, vincendo anche alla Mackey Arena contro i padroni di casa di Purdue per 63 a 53. Due vittorie stentate furono poi seguite da una serie di successi con scarti ampi: 27 punti il vantaggio medio alla sirena. In uno di questi incontri Larry super� il record di punti dell’universit� che era stato stabilito da Jimmy Newsome undici anni prima. A Bird furono sufficienti poco pi� di due stagioni per raggranellare i 2.147 punti necessari, e mentre il pubblico gli tributava un lunghissimo applauso, il capitano in segno di rispetto consegn� a Newsome il pallone col quale aveva ottenuto il canestro del record. Non tutte le partite erano facili, ma il denominatore comune era la squadra che usciva dal campo vincitrice: ISU si trov� 18-0 e con la prospettiva di una visita a Las Cruces, sede dell’universit� di New Mexico State, compagine gi� superata a fatica in precedenza. Dopo un ottimo primo tempo chiuso in vantaggio per 51 a 39, le cose si misero male per gli ospiti. Gli "Aggies" padroni di casa recuperarono, si portarono in vantaggio e "Legend" commise il quinto fallo mandando in lunetta un avversario. Il destino aveva per� gi� tracciato il corso degli eventi, ed aveva deciso che ISU doveva vincere: a tre secondi dalla sirena Greg Webb sul punteggio di 83 a 81 sbagli� il "personale" che avrebbe chiuso la gara a favore di New Mexico State e sul rimbalzo Miley serv� Heaton. In soli tre secondi la gioia dei 14.000 tifosi si trasform� in disperazione quando il tiro da venti metri di Heaton si infil� incredibilmente, e nel supplementare gli "Aggies", visibilmente scioccati non riuscirono ad approfittare dell’assenza di Bird. Rick Nemcheck, abbonato alla panchina, risult� determinante con un paio di felici conclusioni che diedero ai Sycamores il prezioso successo per 91 a 89. I giovani leoni dell’Indiana festeggiarono con una puntata a Juarez, in Messico, e nonostante il "chili" piccante gli avesse messo lo stomaco a soqquadro Larry risult� ancora una volta determinante nella vittoria contro Tulsa per 66 a 56. 22 punti e 20 rimbalzi testimoniarono il suo dominio sulla partita che tra l’altro rappresent� anche la prima apparizione alla TV nazionale della squadra allenata da Hodges. Come un fulmine a ciel sereno, per�, giunse un articolo di Bruce Newman su Sports Illustrated che dipingeva lo spogliatoio dei Sycamores come un covo di serpi e si soffermava sui particolari del suicidio del pap� di Larry (ma che c’entrava con la splendida stagione di ISU?). Hodges indisse una conferenza stampa nella quale afferm� che il reporter di Sports Illustrated andava a caccia di polemiche, e se non ne trovava era bravissimo ad inventarle; Bird invece si sfog� a suo modo, distruggendo Drake University quasi da solo con 33 punti, 10 rimbalzi e 10 assists. La gara seguente fu atipica, visto che Dick Versace, coach di Bradley University, prov� a limitare Larry con una difesa mista triangolo e due. La cosa inusuale fu per� che i due difensori ad uomo si piazzarono entrambi sul baffo dell’Indiana, permettendo cos� agli altri Sycamores di agire quasi indisturbati. Bird segn� solo 4 punti e perse la leadership nella classifica marcatori nazionale, ma Indiana State trionf� comunque per 91 a 72. Altri quattro successi (uno a fatica contro Southern Illinois) portarono il conto a 25-0, preparando la scena all’ultima gara di "regular season" del capitano sul parquet dell’Hulman Arena. In quella fine di febbraio il clima era estremamente rigido, e quando la neve cominci� a fioccare copiosamente tutti si aspettarono di vedere le gradinate semivuote. L’aeroporto era stato chiuso cos� come molte strade a causa del ghiaccio, ma ISU assold� degli operai per provvedere a ripulire il tetto dell’Hulman Arena e la zona circostante, e gi� due ore prima dell’inizio della partita il pubblico aveva gremito incredibilmente gli spalti. Ed il campione di French Lick non deluse n� i tifosi assiepati nel palazzo dello sport di Terre Haute, n� quelli che seguirono la diretta TV nazionale della NBC da casa: con 49 punti (record di ISU), 19 rimbalzi e 5 assist guid� i Sycamores al successo su Wichita State per 109 a 84. Subito dopo si tenne la cerimonia di commiato ai tre "senior" di Indiana State: la riserva Tom Crowder, Leroy Staley e per ultimo "the Bird", al quale fu riservata un’ovazione incredibile. Mentre tutti si scaldavano le mani battendole come dei forsennati, Larry corse ad abbracciare il convalescente Bob King, ed il numero dei decibel all’interno dell’Arena raggiunse livelli di guardia. Il numero 33 era ormai entrato nel cuore dei fans di Indiana State per sempre, e la serata si chiuse quando tutti intonarono la canzone della vittoria, l’Amen. I playoffs per il titolo della Metro Valley Conference iniziarono con la partita contro West Texas State che risult� un osso pi� duro del previsto. I Sycamores prevalsero con qualche patema per 94 a 84, e Bird gioc� come al solito alla grande collezionando 29 punti e 14 carambole, ed anche in semifinale fecero fatica superando Southern Illinois per 75 a 70. Ora solo una partita si frapponeva tra i giocatori di ISU ed il loro obiettivo pre-stagionale, la vittoria della corona della MVC e con essa la conquista di un posto al torneo NCAA. Gli avversari, quel 3 marzo del 1979, erano ancora una volta gli Aggies di New Mexico State, la squadra che era andata pi� vicina di tutti a superare i biancobl� nella regular season, e quando ad inizio ripresa Larry si frattur� il pollice destro in due punti mentre cercava di recuperare un rimbalzo, sembr� che le sfortune di post-season per ISU dovessero trovare l’ennesimo capitolo. Per sei minuti i Sycamores tennero duro, finch� il loro capitano rifece capolino dagli spogliatoi con una vistosa protezione al dito e li guid� al successo per 69 a 59 che diede il primo trofeo cestistico della sua storia all’ateneo di Terre Haute. Negli spogliatoi la festa fu incredibile e tutti vennero inondati dallo champagne, tanto che persino al senatore Birch Bayh fu procurata una tuta per poter tornare a casa asciutto. Ma la gravit� dell’infortunio riport� tutti con i piedi per terra: il pollice era fratturato in due punti, e Larry da quel momento alla fine della stagione avrebbe dovuto imparare a giocare sopportando un terribile dolore. Il massaggiatore di ISU Bob Behnke ricevette consigli da ogni angolo degli Stati Uniti su come trattare la frattura, ma alla fine decise di applicare una protezione in plastica al dito in modo che i colpi venissero ammortizzati il pi� possibile dalla parte sana della mano. Larry si rec� ad Atlanta dove gli fu consegnato il Naismith Trophy come miglior giocatore di college della stagione. Durante la conferenza stampa mostr� il lato migliore di s� stesso, risultando simpatico ed alla mano anche alla parte d’America che lo aveva sempre immaginato scorbutico ed ignorante: "Non avreste potuto scegliere un tipo migliore per questo trofeo" dichiar� scatenando l’ilarit� dei reporters presenti. Nella prima gara del torneo NCAA Indiana State si trov� di fronte Virginia Tech. Nei primi 10’ minuti della gara disputata a Lawrence, Kansas, i Sycamores si trovarono in difficolt�, con Bird incapace di catturare persino un rimbalzo a causa del dolore al pollice. Poi il numero 33 cominci� a prendere gradualmente in mano la gara, e per Virginia Tech cal� il sipario: ISU vinse 86 a 69 con 22 punti, 13 rimbalzi e 7 assists del capitano, che nei minuti finali rimase in panchina mentre i suoi compagni amministravano il vantaggio. Alla TV nazionale tutti poterono vedere Larry soffrire le pene dell’inferno mentre Behnke gli toglieva il nastro che fissava la protezione, e capirono che tipo di atleta fosse. Behnke dichiar�: "Molti atleti con un infortunio del genere non si metterebbero neppure la tuta, ma Larry non ci pensa due volte e scende in campo. E’ l’atleta pi� duro che ho visto nei 18 anni della mia carriera". Anche la partita seguente fu in discussione solo per met� del primo tempo, poi ISU prese il largo e chiuse dominando gli Oklahoma Sooners per 93 a 72. Larry, nonostante il dolore e la stanchezza che cominciavano a farsi sentire, realizz� 29 punti e li cond� con 15 rimbalzi. Neanche questa volta i biancazzurri ebbero il tempo di riprendere fiato, visto che solo 48 ore dopo era in programma la finale del Midwest Regional contro Arkansas. I Razorbacks venivano da 15 vittorie consecutive ed erano guidati dalla stella Scott Hastings. Il coach di Arkansas, Eddie Sutton, tent� di tagliare i rifornimenti a Bird anticipando molto i passaggi all’ala, che per� rispose da par suo cercando conclusioni in avvicinamento al canestro. A 6’ dal termine Sutton pass� all’aiuto sistematico, ed Arkansas riusc� ad approfittare della stanchezza del numero 33 fino a portarsi avanti per 71 a 69 con 90" da giocare. Larry pareggi� con due tiri liberi, ed Arkansas non fu in grado di riportarsi avanti. L’ultimo pallone era in mano ad ISU, e tutti sapevano chi avrebbe tirato. Ma Bird si dimostr� ancora una volta un grande giocatore quando cap� che la marcatura asfissiante lo avrebbe costretto ad un tiro forzato e decise di attirare la difesa per poi scaricare la palla a Steve Reed. Reed penetr� ma si vide chiuso da Hastings e serv� il solito Heaton, che a 2" dalla sirena effettu� uno strano tiro di sinistro. La palla fin� nel canestro ed Indiana State fin� alle Final Four di Salt Lake City. Quando i giovani atleti salirono sul bus che doveva portarli all’aeroporto di Terre Haute, furono informati che un numero incredibile di tifosi sarebbe stato sulle strade a salutarli e ad augurare loro buona fortuna, e Larry non dimentic� mai l’affetto che tutti gli dimostrarono quel giorno. A Salt Lake City, subito dopo che i Michigan State Spartans avevano distrutto Pennsylvania per 101 a 67, Indiana State scese in campo contro DePaul, squadra tosta e ben allenata dal sessantacinquenne Ray Meyer. La gara fu splendida, con le due squadre ad alternarsi al comando per tutti i quaranta minuti e Larry ad esprimersi a livelli altissimi nonostante il dolore. Nel primo tempo mand� a bersaglio 11 tiri su 12, ma DePaul era davvero un osso durissimo. Anche Mark Aguirre e Gary Garland stavano giocando molto bene nelle file dei Blue Demons, per�, ed a 5’ dalla fine De Paul rimise il naso avanti. ISU rispose, ed un canestro di Heaton ridiede il vantaggio ai Sycamores sul 75 a 74. I ragazzi di Hodges difesero strenuamente sull’ultimo attacco degli avversari, costringendo Aguirre ad un tiro forzato. Sull’errore Staley prese il rimbalzo e sub� un fallo che gli permise di realizzare uno dei due liberi per il 76 a 74 finale. Bird era stato strepitoso realizzando 16 conclusioni su 19 tentativi, totalizzando 35 punti, 16 rimbalzi e 9 assists. Aveva perso ben 11 palloni, ma la difesa di De Paul su di lui, la stanchezza e soprattutto il dito rotto avevano costretto il "biondo" ad un pesante tributo. Chi aveva visto le due gare di semifinale aveva gi� potuto notare come Michigan State fosse una squadra pi� equilibrata di Indiana State, con la star Magic Johnson ben spalleggiata dall’altro asso Greg Kelser e da Jay Vincent (questi ultimi due in seguito ebbero discreta fortuna nell’NBA). ISU era, nonostante la freddezza di Heaton e le doti atletiche di Nicks, Bird-dipendente e con lui sarebbe sopravissuta (come contro DePaul) o sarebbe andata a fondo. Magic era poi un giocatore eccezionale: dai tempi di Oscar Robertson nessun atleta aveva dominato a rimbalzo come aveva fatto lui, e pur non possedendo le doti "balistiche" di Larry, sembrava essere tagliato per il gioco NBA grazie alla sua abilit� nel palleggio ed all’altezza inusuale per una guardia. I due numeri 33 (Johnson tra i "pro" avrebbe utilizzato il 32 visto che il suo numero era gi� impegnato da un certo Kareem), come dichiar� Daniel Levine, "non erano solo considerati i migliori giocatori dell’NCAA, ma erano circondati da un’aura di grandezza" che rendeva il loro incontro in una finale nazionale qualcosa di unico e forse irripetibile. E cos� la pensarono un numero incredibile di statunitensi che quel 29 marzo 1979 si sintonizzarono sulla partita. In realt� la gara non fu praticamente mai in discussione. L’allenatore degli Spartans, Judd Heathcote, invent� una difesa a zona che si adattava sul lato in cui giostrava Larry, ed i Sycamores dovettero lottare solo per non essere spazzati via. Come se non bastasse la grandezza di "Magic", Vincent e Kelser, lo sconosciuto Terry Donnelly (6 punti di media nel corso della stagione, 15 quella sera) piazz� quattro inattesi tiri dalla distanza che tagliarono le gambe ad Indiana State. Hodges non fu in grado di architettare qualcosa per liberare Bird dalla gabbia dei levrieri di MSU, e Larry segn� solo 7 dei 21 tiri effettuati, aggiungendo solo 2 assist al magro bottino. "Magic" fu invece straordinario, segnando 24 punti, 7 rimbalzi e 4 assists che gli valsero il premio come miglior giocatore delle finali. Il ragazzo dell’Indiana rimase cos� male per la sconfitta che non si present� alla conferenza stampa, e ci� gli procur� qualche critica dai cronisti. All’aeroporto ben 5.000 tifosi salutarono festanti i "runner-up", i secondi classificati: Bird non dimentic� mai quegli applausi, e nel 1984 dedic� a Terre Haute il suo secondo titolo NBA. 33 vittorie ed una sconfitta rimanevano comunque testimoni di una stagione da sogno che neppure i neocampioni di Michigan State avevano potuto assaporare, visto che avevano chiuso la stagione con 27 successi e 6 ko.
(2- continua)

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