La Storia dello Shaolin Chuan

Lo Shaolin Chuan è l’Arte Marziale che più di tutte è ricca di tradizioni, essendo storicamente anche la più antica.  La storia dello Shaolin Chuan non è scindibile dalla storia cinese.

Il Tempio Buddhista di Shaolin venne fondato nel 400 D.C. (non si conoscono i nomi dei fondatori perché i documenti bruciarono durante la dinastia Ch’ing). Shaolin sorge sul monte Sung Shan nell’attuale Honan.

Verso il 520 D.C., sotto il regno dell’imperatore Wu Ti della dinastia Liang, compare Bodhidharma (chiamato Ta Mo in Cinese), 28° Patriarca della dottrina Buddhista esoterica del Dhyana (meditazione profonda), e primo Patriarca Cinese. La leggenda vuole che Bodhidarma si fermasse al tempio Shaolin e vi introducesse le basi della sua religione, che si diffuse con il nome di Ch'an (poi Zen in giapponese). A questo grande Maestro si attribuisce lo stile Shi Pa Lohan Shou (18 mani di Buddha).

Il maggior sviluppo del Tempio Shaolin si ebbe sotto la dinastia dei Sung (960 D.C.–1279 D.C.). In questo periodo i monaci Shaolin aiutano con le loro arti (sia marziali che religiose) gli imperatori cinesi dell’epoca a combattere i nemici dell’impero.

Nel 1279 D.C. Qubilai Qan (nipote di Gengis Qan) sconfigge l’ultimo imperatore Sung che si uccide a Canton e sale al trono la dinastia mongola degli Yuan (1279 D.C.–1368 D.C.): è l’epoca dei viaggi di Marco Polo. 

Durante la Dinastia Yuan vive uno dei più grandi Maestri di Shaolin, Chang San Feng, monaco taoista al quale molte leggende attribuiscono la nascita del Tai Chi Chuan.

 Dopo la parentesi mongola, nel 1368 D.C. assume il potere Chu Yuan Chang che diviene imperatore col nome di Hung Wu, della dinastia Ming (1368 D.C.–1644 D.C.), durante la quale la Cina poté godere di un periodo di pace e rinascita culturale. I monaci Shaolin approfittarono di questa tranquillità politica per riordinare le tecniche dello Shaolin Chuan.

Chuen Yuan, monaco Shaolin, codifica lo Shaolin Chuan in 72 tecniche fondamentali ma insoddisfatto gira tutta la Cina in cerca di grandi Maestri. Un giorno vede un vecchio che si difende contro cinque persone senza fatica apparente e gli chiede di insegnargli i  segreti dell’arte del combattimento.  Li Ch’en,questo era il suo nome, spiega a Chuen Yuan che esiste un'altra persona più abile di lui ed è il suo Maestro Pai Yu Feng. I tre si riuniscono e decidono di recarsi al Monastero di Shaolin,  dove riordineranno lo stile Shaolin Chuan in 170 Tecniche Fondamentali e 5 Stili principali: lo Stile del Drago, lo stile della Tigre, lo stile della Gru, lo stile del Serpente e lo stile del Leopardo.

Dopo questo fulgido periodo salgono al potere in Cina i Manciù grazie ad una rivolta scoppiata a Pechino nel 1644 D.C. .  Si instaura, così, la dinastia Ch’ing. In questo periodo il Tempio di Shaolin diventa luogo di incontro e di rifugio dei personaggi politici avversi al nuovo regime degli invasori Manciù. Proprio sotto questa dinastia il famoso monastero, dopo una storica battaglia fra i monaci ed i soldati 100 volte più numerosi, viene incendiato. I Maestri di Shaolin superstiti fuggono nel Sud della Cina ( Fukien ) dove ricostruiscono un secondo Monastero Shaolin, ma i Ch’ing bruciano anche questo secondo Tempio nel 1664 D.C..  Da questa data tutto si disperde ma alcuni monaci riescono a sfuggire all’incendio e continuano anonimamente l’opera di diffusione in tutto il territorio cinese dando origine a varie scuole di Shaolin Chuan.

Dopo la rivoluzione culturale, la scuola di Kung Fu del Tempio di Shaolin è stata ristrutturata per poter continuare l’opera di preghiera e di insegnamento degli antichi Monaci. E' diventata punto di incontro per tutti i cinesi che portano ai Monaci Shaolin le loro conoscenze sulle tecniche da combattimento che erano state tramandate nelle loro famiglie.

Nell’antichità c’erano due tipi di abitanti del Monastero Shaolin, i veri monaci che pregavano per la salvezza delle anime e i politicanti che si battevano per la restaurazione dell’impero Ming. Questi ultimi erano quasi dei militari veri e propri che si specializzavano quotidianamente non solo nel Kung Fu, obbligatorio per tutti, ma anche nell’uso e nel maneggio di armi come alabarde, spade, bastoni , ecc… Era di regola che gli studenti del monastero dovessero passare delle prove rigidissime per poter dire di essere degli Shaolin.

1.   un esame orale sulla religione e sulla teoria dei sistemi di combattimento;

2.   combattimenti contro Monaci più esperti;

3.   se le prime due prove venivano superate, l’esame finale consisteva nell’andare nei sotterranei del Tempio dove c’erano 108 manichini meccanici armati. Questi fantocci erano attrezzati con armi ed erano stati costruiti in modo tale da reagire diversamente uno dall’altro, allorché venivano colpiti. L’esaminando doveva passare nei corridoi del sotterraneo e colpire uno per uno tutti i manichini che trovava nel suo cammino abbattendoli.

Se infine riusciva a sopravvivere a questo durissimo test,            doveva rimuovere una lastra incandescente pesante circa 250 Kg. Questa gli lasciava sugli avambracci i simboli di un Drago e una Tigre, come Diploma finale di Monaco Shaolin.

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