comitato per la Rappresentanza Etnica di Lombardia
a cominciare dal Regolamento Municipale del Comune di Milano deliberato il 14 aprile 2016
a rigore della Convenzione UNESCO 17 ottobre 2003 (32nd ) ratificata il 27 settembre 2007 (legge n.167) e dalla regione Lombardia il 23 ottobre 2008 legge n.27
vale a dire rappresentanza delle comunità di lingua autòctona denominate indigenous communities alla Conferenza UNESCO del 13 dicembre 2022
a cura di Mario Venturini
primo Rapporteur per Milano e Lombardia alla Decade internazionale sulla Protezione delle Lingue indigene/autòctone
nella Conferenza del 13 dicembre 2022 presso la sede UNESCO a Parigi associando la missione di the provisional Committee of Lumbard and Mailander Language
qui gli ultimi documenti presentati alla decade
internazionale di protezione delle lingue indigene/autòctone
presso UNESCO
ISTANZA [ pagina.1 ]
in
queste pagine internet la nostra istanza di Rappresentanza
etnica
ovvero una struttura
di protezione giuridica a cominciare dal Regolamento Municipale deliberato
dal Comune di Milano il 14 aprile 2016 e di conseguenza Rappresentanza etnica
prima di tutto milanese e lombarda come in qualsiasi altro Comune la
si può rivendicare ...vale a dire i Comuni che costituivano
gli Stati liberi del Risorgimento quando scacciano lo straniero
e che costituiscono la base legale storica ed intellettuale della
Rappresentanza perchè conservano la Tradizione municipale
più antica...
che
poi culmina nello scontro coi governi alieni durante il "piccolo
Rinascimento del XII secolo" in Altaitalia ivi comprese
le Alpi nostre
difatti
il Regolamento Municipale 14 aprile 2016 usa
le parole "a
tutela della identita' storica e delle tradizioni
dei singoli territori" cioè una tutela che l'attuale norma legislativa
qualifica come una protezione giuridica accordata ai nostri
concittadini dove con le parole "origine nazionale
o etnica" si dimostra un solo valore ...o nazionale
o etnica l'una e l'altra sono sinonimi (lo vediamo nella A/Res.2106
qui sotto)
ovviamente
"nazionale" non significa "statale"
ma si riferisce alle antiche nazioni prima che esistessero
gli Stati: si tratta degli indigeni o meglio come scrive il nostro Carlo Cattaneo nell'anno 1844 i "circostanti aborigeni" cioè
quei che stan sul posto fin dalla origine del posto
e merita
di ricordare che Carlo Cattaneo era il rappresentante militare
alla Splendida piccola Guerra delle Cinque Giornate di Milano
nell'anno 1848 pochi anni orsono.
Ne
indichiamo qui le fonti normative appunto in vigore cominciando
dalle convenzioni ONU (A/Res.2106.XX.1965 ovvero la Convenzione
sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale
del 21.12.1965 con Legge di ratifica n.654 del 13.10.1975)
(A/Res.2200.XXI.1966 ovvero i due Patti sui diritti umani
del 16.12.1966 con Legge di ratifica n.881 del 25.10.1977)
(C.169.ilo.76th/1989 ovvero la Convenzione sui popoli tribali
e indigeni che i governi italiani probabilmente non ratificheranno
mai) (unesco.32nd/2003 ovvero la Convenzione sulla eredità
culturale intangibile con Legge di ratifica n.167 del 27.9.2007)
oltre al Testo Unico degli enti locali (dlg.267/2000)
e alla Legge regionale (del 23 ottobre 2008 n.27 poi aggiornata
con la n.25 del 7 ottobre 2016) in vigore insieme al detto Regolamento Municipale
di Milano
poi
descriviamo questa documentazione burocratica che sembra difficile
da leggere ma è più facile da capire nel farne
buon uso ed allegheremo le prime sei istanze (più una)
protocollate nel 2017 e 2018 poco tempo dopo la delibera comunale
ma
una cosa è certa: se il Regolamento istituisce una tutela
della identita' storica e delle tradizioni
dei singoli territori ...significa tutelare semplicemente la
dimensione nazionale o etnica che è appunto identità storia
tradizione
secondo la Legge italiana e regionale che abbiamo citato perchè
accoglie i vari strumenti del diritto internazionale ratificandone
appunto le Convenzioni sacrosante.
La
identità storia tradizione ovvero dimensione
etnica e intellettuale pregressa (cioè la Tradizione)
che abbiamo ora è comunque soltanto quella degli Stati
nostri ovvero gli
Stati liberi del Risorgimento (cioè le antiche nazioni quando si ribellano allo straniero)
e che precedono quello italiano attuale.
Tutte
le tradizioni più antiche non muoiono ma vanno
semplicemente a catalizzare laggiù.
Altre
Tradizioni non ne abbiamo.
questi materiali sono estratti dal Rapporto sullo stato giuridico e sull'assetto territoriale di Alpi e Altaitalia RASG
presentato alla Conferenza UNPO del 6 agosto 1991 presso la sede della Corte internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite a L'Aja/denHaag
sulla Prevenzione dell'uso della Forza da parte degli Stati contro i Popoli che sono sotto il loro governo
(da The Committee of Alpine free States and Altaitalia Representative Acting Committee)
qui a cura di Mario Venturini primo Rapporteur per Milano e Lombardia alla "UNESCO international decade of indigenous languages" dal 22 aprile 2022
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