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Autobiografia

 

Chateaubriand, dalla copertina dell'edizione Facchi (primo novecento) del primo volume della traduzione italiana delle Memorie d'oltetomba

Giuseppe Gallavresi curava una collana, presso l'editore Facchi di Milano, tutta centrata sulle autobiografie. Si chiamava "Collezione di memorie". Probabilmente (il primo volume delle memorie di Chateaubriand che ho sottomano è senza data) siamo nel primo novecento, al massimo nei primi anni 20. Il progetto prevedeva: di Stendhal Passeggiate romane, Ricordi di egotismo e Vita di Enrico Brulard, di Constant Giornale intimo, di Chateaubriand Memorie d'oltretomba in tre volumi riassuntivi, di Goethe Annali e Nuovi Annali, poi le memorie della principessa di Belgiojoso (La vita intima e la vita nomade in oriente), di Tocqueville (Ricordi), di Maurizio de Guérin (Giornale), di Madame de Rémusat (Memorie), di Vittorio Alfieri (Viaggi), di Carlo Alberto di Savoia (Memoriali), di Confalonieri (Memorie),  e del Foscolo (La caduta del regno italico). 

La passione per la storia narrata in prima persona l'ho assorbita con la Vita del Cellini, del D'Azeglio (BUR), con le memorie di Settembrini (in un' introduzione sulla passione civile, per me sorprendente di M. Spinella, credo, nella prima serie UE Feltrinelli), poi con le memorie di Giannone, Guicciardini, Vico, Alfieri.

Vedere l'analisi del Croce nella Storia della Storiografia

Mi interessa il lavoro di raccolta di scritti, memorie inedite che da più di un decennio viene svolto in un comune toscano.

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