Home page | filosofia e immagine | estetica | Disputa di Raffaello | Scuola d'Atene | filosofi antichi e medievali  | 82 filosofi trattati da Diogene Laerzio

Metrodoro di Chio

Fiorisce attorno al 400 a C. Allievo di Democrito di cui segue le tesi atomistiche. Restano due frammenti del suo "Sulla natura". Intesa tradizionalmente come elemento scettico ("Affermo che non sappiamo se sappiamo o ignoriamo qualche cosa; e che non sappiamo neppure se sappiamo o non sappiamo questa stessa cosa, né assolutamente se esista qualche cosa o no") l'introduzione alla sua opera viene oggi interpretata come appello alla ragione rispetto alla semplice testimonianza dei sensi. Anche l'altro frammento [Esiste tutto ciò che si può pensare" (in Eusebio, Preparazione evangelica, XIV,19,8)] è interpretato nel senso dell'adeguazione dell'intelletto alla cosa. Ne parla  all'interno dell'Epicureismo Diogene Laerzio

 

 

Metrodoro, bronzetto dalla villa dei Pisonidi Ercolano

Home page | filosofia e immagine | estetica | Disputa di Raffaello | Scuola d'Atene | filosofi antichi e medievali  | 82 filosofi trattati da Diogene Laerzio

 

Hosted by www.Geocities.ws

1