Agostino
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La verità abita nell'interiorità
dell'uomo
Per VERCELLESE (1994,75) malgrado tutti i successivi tentativi operati dai vari -ismi (marxismo, freudismo) di sfrattarvela, la verità (per ora) è effettivamente di casa nell' interiorità degli uomini (almeno di quelli che hanno un' interiorità). La massima si adatta bene quindi alle più svariate situazioni. |
354-430 d.C. |
Il più grande dei padri latini
è Agostino. Seguì da giovane posizioni
scettiche e poi l'eresia manichea
(secondo la quale bene e male sono principi materiali in eterna
contrapposizione). Supera lo scetticismo e arriva alla certezza dell’esistenza
di Dio con la seguente dimostrazione: «si
fallor SUM»: si tratta di una verità immutabile - di essa non possiamo quindi essere NOI uomini la fonte bensì Dio. «Nell'interiorità dell'uomo
abita la verità» è sua espressione. L’interiorità è costituita dal senso
interno (che confronta in modo infallibile le sensazioni), poi dalla ragione
(facoltà di giudicare, che è fallibile) e infine dall’intelletto che
INTUISCE la verità (nell'uomo la conoscenza si ha per
ILLUMINAZIONE=reminiscenza divina): tutto questo all’interno dell’anima che
è sostanzialmente MEMORIA. La CREAZIONE del MONDO
(che è MORTALE) è avvenuta fuori dal TEMPO. La dimensione del TEMPO NON è
sempre esistita, ma è stato creato*** Solo l'anima del primo uomo è stata
creata direttamente da Dio -le successive hanno ereditato quindi dal primo
(Adamo) il peccato originale. L'allievo comprende i
significati delle nuove parole del maestro attraverso un’ ILLUMINAZIONE. La GRAZIA (= la benevolenza di
Dio) si ottiene solo con la FEDE in Dio, che è acquisibile dall'uomo per
predestinazione divina . Il MALE - dal punto di vista di
Dio - NON esiste: Dio è sommo BENE. «L'amore di Dio fino al disprezzo di sé» caratterizza per
Agostino la città di Dio (cioè la città dei predestinati per fede), mentre «l'amore
di sé fino al disprezzo di Dio» caratterizza la città terrena (=la città dei
malvagi, gli ebrei, la società pagana). |
Sant'Agostino dipinto da Raffaello nella Disputa del Sacramento |
Secondo una prima versione, furono i vescovi
africani - fuggendo dai Vandali di Genserico - a portare il corpo di S.
Agostino in Sardegna. A questa versione agiografica si contrappone
quella secondo cui fu al tempo dell'invasione araba (711: occupazione
della Spagna) che le ossa di S. Agostino furono portate in Sardegna.
Pochi decenni dopo Liutprando re dei Longobardi le prelevò (forse
per tentare di ingraziarsi il papa nella sua strenua azione per essere
riconosciuto come difensore della Chiesa) e le fece portare a Pavia, tra
il 722 e il 725. Secondo la Chronica de sex aetatibus mundi
del venerabile Beda, l'operazione fu attuata dal re longobardo "a
gran prezzo": dal che si può ipotizzare ragionevolmente che sia
stato pagato un riscatto per poter entrare in possesso delle reliquie,
che sono tuttora nella basilica di S.Pietro in Ciel d'Oro a Pavia. (GIANANI
1983, 46).
Il De Civitate Dei, una delle sue ultime opere, è l'apologia del Cristianesimo in tutti i campi. |
Rubens, Sant'Agostino, 1637-38 [Narodni Galerie v Praha, Praga:1984, I, 136-137] |
Nell'affresco del VI sec.
(di ignoto) è visibile (a dx.) Agostino benedicente, con in
mano La città di Dio. (Roma, S. Giovanni in Laterano)
Ciclo affreschi di Benozzo Gozzoli (1420-97) in San Giminiano, chiesa S. Agostino. Due dipinti del Botticelli: Fi:Ognissanti, FI:Uffizi. statua del Bernini (1598-1680) In Roma: Basilica S. Pietro. Il funerale del conte di Orgaz (El Greco, 1586 in Toledo, Chiesa S. Tommaso) Sull'estesa iconografia v. Augustine in Iconography: History and Legend, NY:Peter Long, 1999 |
Petrarca: con le Confessioni
al Monte Ventoso
La biografia spirituale agostiniana - le Confessioni - è l'unico testo che accompagna Petrarca nell'ascensione e costituisce il tema delle sue riflessioni solitarie (Epistola De ascensu montis Ventosi, 1364)
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Agostino visto da Dante
Dante lo pone con Francesco e Benedetto tra coloro che in Paradiso (in posizione inferiore rispetto a San Giovanni) ebbero casualmente il compito di dividere i credenti in Cristo venuto dai credenti in Cristo venturo: (Par., XXXII, 34-36): E sotto lui così cerner sortiro Nel Paradiso dantesco sta nella corona di spiriti attorno a Bonaventura: Per Dante il punto di riferimento storico-filosofico di Agostino è Paolo Orosio, collocato nel Sole tra i 12 filosofi cristiani che introducono al Paradiso (Par., X, 118-120): Nell'altra piccioletta luce ride |
Nella lotta per eliminare il donatismo approfondì il tema della validità assoluta dei sacramenti e la funzione della Chiesa e della gerarchia.
«Diritto naturale» per Benedetto XVI e per Agostino:: «E nell'ordine della natura che le mogli servano i loro mariti (...) e la giustizia di ciò risiede nel principio che gli inferiori servano i superiori (...) La giustizia naturale vuole che i meno capaci servano i più capaci. Essa diventa evidente nel rapporto tra gli schiavi ed i loro padroni, che eccellono in intelletto ed eccellono in pot re» (AQgostino, «Questioni sull'Eptateuco»1.153). Quindi, per la Chiesa Cattolica era insito nel diritto naturale che la donna fosse inferiore all'uomo e che vi fossero gli schiavi. Dopo qualche centinaio di anni qualche Papa ha chiesto scusa alle donne e agli schiavi, oltre che ad altre categorie di presunti anormali. |
Fonti:
Concetto Marchesi (Catania 1878-1957), autore nel 1927 della imperitura Storia della letteratura latina che lega l'analisi letteraria al contesto sociale, ha scritto anche una monografia su S.Agostino.
GIANANI 1983: La basilica di S. Pietro in Ciel d'oro di Pavia nella storia e nell'arte, a c. di Faustino GIANANI, PV:19833
VERCELLESE 1994 Michele Vercellese, Cogito ergo sum. Breve storia della filosofia, MI:Garzanti, 1994 (un giro guidato nell'universo filosofico in 50 massime commentate)
Multimediale (vhs)
Filmografia:
Agostino d'Ippona (Rossellini 1972, film-tv RAI)
Linkografia:
Tutti 3 i segg. link NON risultano attivi al 25.10.02: