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Francis Bacon

1561-1626

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Francis BACON sostiene nel NOVUM ORGANUM che lo scopo del sapere è il fare: è necessario superare la LOGICA (organum) aristotelica attraverso un nuovo metodo (novum organum) di determinazione della verità: l’osservazione ripetuta dei fatti attraverso i sensi, secondo precise tabelle di rilevazione del fenomeno. Il nuovo metodo scientifico baconiano consiste nell'induzione graduale dal particolare al generale. Per lui SI PUO' COSTRUIRE una nuova conoscenza solamente dopo avere DISTRUTTO la conoscenza vecchia (aristotelica): prima di arrivare alla “pars construens” dell’attività razionale, l’uomo deve attuare la “pars destruens”, che consiste nel vincere gli “idòla”(fantasmi), cioè gli ostacoli presenti nell'attività mentale. La mente umana deve guardarsi in particolare dai pregiudizi della vita in società, da quelli dell'individualismo, dai pericoli derivanti dal mezzo di comunicazione usato, e infine dai pericoli degli argomenti filosofici, belli ma inconsistenti (come nella metafisica).

Nella 'pars construens” del metodo induttivo graduale pone l'analisi dei  fenomeni attraverso le “tabulae”. Un fenomeno va studiato attraverso l'osservazione usando sia la “tabula praesentiae” che la “tabula absentiae”.

Per questo filosofo inglese il numero delle CAUSE (forme) presenti in natura è FINITO, e la scienza moderna – una volta conosciute attraverso l’esperimento le cuase di un fenomeno - PUO' intervenire per modificare il decorso della natura. Tutti i fenomeni naturali si riducono a movimenti di corpi nello spazio, e la scienza basilare per il dominio dell’universo è la fisica MECCANICA. Nell'utopia della 'Nuova Atlantide'(postuma 1627) Bacone sostiene che la città deve essere governata da scienziati e da tecnici, i quali devono essere pagati dalla comunità.  

Di educazione puritana, si considerò in qualche modo portatore di un messaggio salvifico ottimistico: quello dell' avvenire migliorativo dell'umanità. Dalla sua alta posizione sociale operò in modo che lo studio della natura fosse considerato importante.

Operò in modo che fosse mandato a morte il conte di Essex, accusato di disobbedienza alla regina. Sotto Giacomo I (dal 1603) ottenne varie prebende (che per sua natura era sempre disposto ad accettare). Sposato senza figli, ci fu anche chi lo definì pederasta (AUBREY 1949,190). Nel 1617 ottenne  la carica cui aspirava: Lord Cancelliere (equivalente più o meno alla carica di Primo presidente della Corte di Cassazione), l'anno dopo divenne Barone di Verulamio. Nel '21, accusato di fronte ai Comuni di venalità e concussione, subì una severa condanna che lo costrinse all'esilio da Londra. Si dedicò allora interamente allo studio. Ammise poi "Ho studiato più libri  che uomini"

Francis Bacon, dipinto dell'epoca
La ragione si applica al solo mondo naturale, ed è incapace di investigare Dio. L'uomo affronta con la ragione  una pars destruens (Critica ai sistemi errati - Idola ) ed una pars construens (Classificazione delle scienzeNovum Organum).

Il solo riconoscimento ufficiale per i suoi studi gli venne  - postumo - dalla Royal Society attraverso gli encomi di Robert Boyle. "Invasato da sete di potere, ricchezza, onori e influenza,  bramava d'avere il mondo in pugno, e questa sua mira per il potere fece di  lui l'avvocato naturale del metodo induttivo e d'una politica coloniale e scientifica oppressiva. Il suo metodo induttivo fu la risposta dell'Inghilterra alla Spagna." (HEER 1968, II, 152).  

Limite teorico: aver trascurato l'aspetto matematico della meccanica e della cosmologia. Limite pratico: non ha condotto personali indagini scientifiche (ma questo sarebbe stato anche contro il suo asserto della ricerca collaborativa). 

Il suo pensiero (LAMANNA 1951,II, 64-65)  

L'entusiasmo quasi religioso per le nuove .grandi scoperte e per l'avvenire di potenza che il sapere rinnovato prepara all'uomo (sapere è potere; alla natura non si comanda se non obbedendole), si traduce nel Gran Cancelliere d’Inghilterra nel proposito di stabilire sistematicamente le regole dell’«arte  dell'invenzione », risalendo dalla considerazione dell'oggetto che la scienza indaga a quella del soggetto che crea la scienza stessa.  Il compito più urgente della filosofia è per lui quello di stabilire una nuova logica - la logica dell'invenzione. In antitesi alla sillogistica aristotelica occorre creare un « nuovo organo » (Novum Organon) del pensiero (in opposizione all'Organon di Aristotele).  Questo compito comprende due momenti:  uno negativo di purificazione della mente da tutte le fonti di errore o «false immagini» di realtà, che ostacolano il progresso e ch'egli chiama idoli (distinti in quattro classi, denominati, con termini immaginosi, idoli «della tribù », «della spelonca», «del mercato», «del teatro») ; e uno positivo, che è la teoria dell'induzione, ossia  del procedimento che deve seguire lo scienziato. Raccolti i vari casi particolari che interessano per la conoscenza d'un dato fenomeno, occorre distinguere quelli nei quali il fenomeno si verifica, quelli nei quali non si verifica e quelli nei quali il fenomeno stesso si presenta con certe variazioni: bisogna tener d'occhio quel che è sempre presente nel primo gruppo, sempre assente nel secondo, soggetto a gradi con variazioni corrispondenti a quelle del fenomeno, nel terzo: questa è la causa del fenomeno. 

Fu il precursore dell'idea di progresso (BURY 1932), che in Inghilterra assunse la forma di raccolta dati ("Cyclopedia"), e passò quindi all'enciclopedismo illuministico francese e poi al positivismo. Bacone intende il progresso sia come accumulo di conoscenze sia come finalità di miglioramento della condizione umana (parallelamente al concetto capitalistico di ricchezza: all'idea di una provvista fissa, esauribile, si viene sostituendo quella d'un flusso interminabile di ingegnose invenzioni umane, v. Adam Smith).  

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Nel rimanere all'interno del sistema fattuale dell'esperienza, anche Newton segue le indicazioni baconiane quando sostiene di non architettare ipotesi metafisiche ("hypotheses non fingo"). B. prelude - con l'analisi dei fatti -  alla scienza positiva di Comte, ai filosofi scozzesi del senso comune, mentre viene trascurato dagli analitici (Russell, Carnap, Wittgenstein) che - a differenza di B. - inserivano nell'induzione il concetto di probabilità (l'induzione è una "probabile illazione"). Popper vide nella speculazione immaginosa (condannata da B.) il fulcro del progresso scientifico, ma per smontare l'idea baconiana che lo sviluppo delle teorie scientifiche fosse meccanicizzabile - non attribuibile quindi a nessun "genio" - usa proprio la caratteristica logica delle asserzioni generali su cui B. s'appoggiava per dimostrare la debolezza della semplice induzione enumerativa, il fatto cioè che la frase negativa ha la forza maggiore. Popper però ha ragione nell'evidenziare le affinità tra l'induzione eliminativa baconiana e quel tipo di induzione "intuitiva" o intuizione intellettuale che Aristotele poneva alla base degli assiomi (v. LEWES). Da notare che l'avversione di B. per la matematica (cita Galilei solo in relazione al telescopio) come strumento principe della scienza veniva dalla stretta associazione prodottasi nel '500 tra matematica e occultismo attraverso la numerologia, l'astrologia e il millenarismo tipici della cultura naturalistica rinascimentale italiana (così come si era diffusa in Inghilterra anche attraverso Bruno).

The Advancement of Learning 1605 fu la prima delle sue opere pubblicate.

New Atlantis 1621 ca

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