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 ultima revisione: 01 gennaio 2009

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Zona euro: 16 Paesi (+3*)

Nell'Unione Economico-Monetaria, cioè per 325 milioni di europei, la moneta legale è l'euro, nato nel 1999, la cui emissione è controllata dalla Banca Centrale Europea che ha sede a Francoforte sul Meno, Germania. Dal 1° gennaio 2002 hanno cominciato ad essere utilizzabili le banconote e le monete. Presto si farà una revisione del sistema: si parla di eliminare le facce nazionali dalle monetine da 1 e 2 centesimi.
I Paesi di Eurolandia sono: Austria, Belgio, Cipro (dal 2008), Finlandia, Francia, Germania, Grecia (dal 2001), Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta (dal 2008), Slovacchia (dal 2009), Slovenia (dal 2007), Spagna, Paesi Bassi, Portogallo.

Accordi specifici sull'utilizzo dell'euro come moneta ufficiale sostituiscono quelli che Monaco aveva con la Francia, San Marino e Città del Vaticano con l'Italia. Questi tre piccoli Stati hanno ottenuto il diritto a loro facce nazionali.
In Andorra invece circolava il franco francese e la peseta spagnola e ora quindi l'euro.
In Danimarca un referendum nel 2000 ha detto NO all'euro. In Svezia dopo il NO del 2003 non si terranno altre consultazioni prima del 2010.

Paesi Euro e SME II


www.ecb.eu

Sono nello SME II, cioè nel Sistema Monetario Europeo, anticamera per poter adottare l'euro, Estonia, Lettonia e  Lituania, oltre alla Danimarca. Per Ungheria, Rep. ceca, Bulgaria e Romania l'adozione è prevista nel 2012-2014. Per altri dati
L'euro inoltre è usato in Kossovo, sotto amministrazione internazionale, e in Montenegro.

La UE: 27 Paesi membri + 3 Candidati

Austria 1995, Belgio 1957, Bulgaria 2007, Repubblica ceca 2004, Cipro 2004 Danimarca 1973, Estonia 2004, Finlandia 1995, Francia 1957, Germania 1957, Grecia 1981, Irlanda 1973, Italia 1957, Lettonia 2004, Lituania 2004, Lussemburgo 1957, Malta 2004, Polonia 2004, Romania 2007, Slovacchia 2004, Slovenia 2004, Spagna 1986, Svezia 1995, Paesi Bassi 1957, Portogallo 1986, Regno Unito 1973, Ungheria 2004

12 monete (euro; corona ceca, danese, estone e svedese; fiorino ungherese; lat lettone; lev bulgaro, leu rumeno, litas lituano; sterlina inglese; zloty polacco)
23 lingue ufficiali (bulgaro, ceco, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese*, italiano, lettone, lituano, maltese, olandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, svedese, spagnolo, tedesco, ungherese). *dal 13.06.2005
495 milioni di abitanti
4 milioni di km² di superficie
785 deputati al Parlamento europeo (751 dal giugno 2009)

Mappa della UE a 27

www.europa.eu

La UE confine a Ovest e a Nord con l'oceano Atlantico e la Norvegia; ad Est con la Russia, la Bielorussia, l'Ucraina, la Moldavia e la Turchia; a sud con il Mediterraneo, la Bosnia, la Serbia, la Macedonia e l'Albania.

Bilancio nel 2006 dell'Unione Europea: € 112 miliardi  (l'1,01% del PIL europeo), pari a € 228 a testa.
Altre notizie (www.europa.eu, in inglese)

Zona Schengen: 25 Paesi

Fra di essi non sono effettuati controlli alle frontiere, tranne che in caso di gravi motivi di ordine pubblico. I controlli sono invece molto accurati alle frontiere "esterne" della zona Schengen. In ogni Paese è però necessario poter provare la propria identità e il proprio indirizzo di residenza, portando con sé i documenti necessari. La sicurezza e l'ordine pubblico sono assicurati da una rete informativa comunitaria basata anche su scambi di dati per via telematica e un database continentale chiamato SIS (Sistema Informativo di Schengen).
(Schengen è la cittadina lussemburghese dove furono firmati gli accordi nel 1985.)


Austria 1995, Belgio 1985, Danimarca 1996, Estonia 2007, Finlandia 1996, Francia 1985,Germania 1985, Grecia 1992, Islanda 2001, Italia 1990, Lettonia 2007, Lituania 2007, Lussemburgo 1985, Malta 2007, Norvegia 2001, Paesi Bassi 1985, Polonia 2007, Portogallo 1991, Rep. ceca 2007, Slovacchia 2007, Slovenia 2007, Spagna 1991, Svezia 1996, Svizzera 2008, Ungheria 2007.

NATO e UE a confronto: 3 casi possibili
21 Stati membri UE e NATO:
Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Rep. ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria

6 Stati solo membri UE:
Austria, Cipro, Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia

5 Stati solo membri NATO:
Canada, Islanda, Norvegia, Turchia, USA

Confronto UE e NATO

www.nato.int

 

Il Consiglio d'Europa: 48 Paesi


Fu istituito ufficialmente a Londra il 15 maggio 1949 su iniziativa degli inglesi, che intendevano così favorire l’unione degli Stati sul continente mantenendone però fuori il Regno Unito. 
Si tratta di un organismo intergovernativo che si regge sulla buona volontà dei Paesi aderenti di perseguire una politica comune senza tuttavia cedere alcunché della rispettiva sovranità in favore di istituzioni sovranazionali.

Albania 1995, Andorra 1994, Armenia 2001, Azerbaijan 2001, Austria 1956, Belgio 1949, Bosnia 2002, Bulgaria 1992, Repubblica Ceca 1993, Cipro 1961, Città del Vaticano 2006, Croazia 1996, Danimarca 1949, Estonia 1993, Finlandia 1989, Francia 1949, Georgia 1999, Germania 1950, Grecia 1949, Irlanda 1949, Islanda 1950, Italia 1949, Lettonia 1995, Liechtenstein 1978, Lituania 1993, Lussemburgo 1949, Macedonia 1995, Malta 1965, Moldova 1995, Monaco 2004, Montenegro 2006, Norvegia 1949, Paesi Bassi 1949, Polonia 1991, Portogallo 1976, Regno Unito 1949, Romania 1993, Russia 1996, San Marino 1988, Serbia 2006, Slovacchia 1993, Slovenia 1993, Spagna 1977, Svezia 1949, Svizzera 1963, Turchia 1950, Ucraina 1995, Ungheria 1990

Dunque all'appello manca soltanto la Bielorussia.

www.coe.int

EFTA: 4 Paesi

Nell'Associazione Europea di Libero Scambio, istituita nel 1960, sono rimasti:

Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, per un totale di quasi 12 milioni di europei.

I primi tre con i Quindici della UE costituiscono lo Spazio Economico Europeo (EEA)


www.efta.int
OCSE: 30 Paesi

www.oecd.org/

Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Raccoglie Paesi con economia di mercato, rispetto dei diritti umani e democrazia pluralistica. 
E' l'evoluzione dell’OECE (Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica, che nacque nel 1948 per amministrare gli aiuti del piano Marshall).

Australia 1971, Austria 1961, Belgio 1961, Canada 1961, Repubblica Ceca 1995, Corea 1996, Danimarca 1961, Finlandia 1969, Francia 1961, Germania 1961, Giappone 1964, Grecia 1961, Islanda 1961, Irlanda 1961, Italia 1961, Lussemburgo 1961, Messico 1994, Norvegia 1961, Nuova Zelanda 1973, Paesi Bassi 1961, Polonia 1996, Portogallo 1961, Regno Unito 1961, Repubblica Slovacca 2000, Spagna 1961, Svezia 1961, Svizzera 1961, Turchia 1961, Ungheria 1996, USA 1961.

OSCE: 55 Paesi

Si chiama Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ma in realtà include larga parte dell'emisfero settentrionale del pianeta: tutta l'Europa, tutti gli Stati che un tempo costituivano l'URSS, più USA e Canada.
Nacque nel 1973. In seguito si aggiunsero gli Stati usciti dalla disintegrazione dell'URSS e della Jugoslavia:

Albania 1991, Andorra 1996, Armenia 1992, Austria 1973, Azerbagian 1992, Belgio 1973, Bielorussia 1992, Bosnia&Erzegovina 1992, Bulgaria 1973, Canada 1973, Repubblica Ceca 1993, Cipro 1993, Croazia 1992, Danimarca 1973, Estonia 1991, Finlandia 1973, Francia 1973, Georgia 1992, Germania 1973, Grecia 1973, Irlanda 1973, Islanda 1973, Italia 1973, Lettonia 1991, Kazakistan 1992, Kirghizistan 1992, Liechtenstein 1973, Lituania 1991, Lussemburgo 1973, Macedonia 1995, Malta 1973, Moldova 1992, Monaco 1973, Norvegia 1973, Paesi Bassi 1973, Polonia 1973, Portogallo 1973, Regno Unito 1973, Romania 1973, Russia 1973, San Marino 1973, Serbia-Montenegro 2000, Slovacchia 1993, Slovenia 1993, Spagna 1973, Stati Uniti 1973, Svezia 1973, Svizzera 1973, Tagikistan 1992, Turchia 1973, Turkmenistan 1992, Ucraina 1992, Ungheria 1973, Usbekistan 1992, Vaticano 1973.

www.osce.org.

Storia della UE di Presidenza in Presidenza
vedi:
http://europa.eu/abc/history/index_it.htm
Anno

Presidenza

Eventi di rilievo

 
1958 Belgio 1° gennaio: entrano in vigore i Trattati di Roma.  
  Germania    
1959 Francia    
  Italia 13 ottobre: Pierre Wigny, ministro belga degli affari esteri, lancia l'idea di unificare in un'unica istituzione l'Alta autorità della CECA e le due Commissioni (CEE ed Euratom) istituite dai trattati di Roma  
1960 Lussemburgo    
  Paesi Bassi    
1961 Belgio    
  Germania 18 luglio: si tiene a Bonn, Germania un vertice europeo, nel quale i sei Stati membri esprimono il loro desiderio di instaurare un'unione politica.  
1962 Francia    
  Italia 30 luglio: entrano in vigore i regolamenti istitutivi della politica agricola comune (PAC)  
1963 Lussemburgo    
  Paesi Bassi    
1964 Belgio    
  Germania 15 luglio: sentenza Costa/ENEL: la Corte europea di giustizia dichiara che la legislazione comunitaria prevale su quella nazionale.  
1965 Francia Bruxelles, 8 aprile: firma del Trattato di fusione degli esecutivi delle tre Comunità europee (CECA, CEE, Euratom) che entrerà in vigore il 1° luglio 1967.  
  Italia 1° luglio: la Francia interrompe i negoziati sul finanziamento della Politica agricola comune (PAC). Il governo francese ritira il proprio rappresentante permanente. Per sette mesi la delegazione francese non parteciperà alle riunioni del Consiglio né a quelle del comitato dei rappresentanti permanenti.  
1966 Lussemburgo 28-29 gennaio: compromesso di Lussemburgo. Dopo aver attuato per sette mesi la politica della "sedia vuota", la Francia torna ad occupare il proprio posto in seno al Consiglio in cambio del mantenimento del voto all'unanimità ogni qual volta uno Stato membro ritenga minacciato un proprio interesse vitale.  
  Paesi Bassi    
1967 Belgio Il MFE dà inizio in Italia a un'azione per rivendicare il diritto elettorale europeo dei cittadini  
  Germania    
1968 Francia    
  Italia 1° luglio: completata l'Unione doganale fra i Paesi membri con la soppressione di tutti i dazi con 18 mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dal Trattato di Roma.  
1969 Lussemburgo    
  Paesi Bassi L'Aja, 1-2 dicembre: migliaia di giovani federalisti chiedono il diritto di voto europeo. Il Consiglio decide di studiare la possibilità di costruire per tappe, a partire dal 1970, un'Unione economico-monetaria. Due mesi dopo nasceva un comitato di esperti presieduto dal lussemburghese Pierre Werner che presentò il Piano omonimo. Ma i Sei non ne fecero nulla.  
1970 Belgio    
  Germania    
1971 Francia    
  Italia    
1972 Lussemburgo 24 aprile: istituzione del "serpente" monetario: i Sei si impegnano a limitare al 2,25% lo scarto massimo di fluttuazione fra le loro valute.  
  Paesi Bassi    
1973 Belgio 1° gennaio: entrano nelle Comunità Danimarca, Irlanda e Regno Unito portando a 9 i Paesi membri.  
  Danimarca    
1974 Germania    
  Francia Parigi, 9-10 dicembre: il Consiglio accetta il principio dell'elezione diretta del Parlamento Europeo  
1975 Irlanda 5 giugno: secondo i risultati del referendum nel Regno Unito, il 67,2% dei votanti è favorevole alla permanenza del Regno Unito nella Comunità.  
  Italia Helsinki, 1° agosto: firma dell'atto finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa da parte di 35 Stati.
Roma, 1° dicembre: grande manifestazione a favore dell'elezione diretta del Parlamento europeo
 
1976 Lussemburgo    
  Paesi Bassi ottobre: il MFE inizia una campagna per la moneta unica europea  
1977 Regno Unito 29-30 giugno, Londra: niente di rilevante.  
  Belgio 28 luglio: la Spagna presenta domanda ufficiale di adesione alle Comunità europee.
5-6 dicembre, Bruxelles: niente di rilevante.
 
1978 Danimarca    
  Germania Bruxelles, 4-5 dicembre: il Consiglio decide di istituire il Sistema Monetario Europeo (SME) per legare fra loro le monete della Comunità basato sull'unità monetaria europea (ECU)  
1979 Francia 13 marzo: entrata in vigore del Sistema monetario europeo.
7-10 giugno: prime elezioni europee a suffragio universale.
 
  Irlanda Dublino, 29-30 novembre: niente di rilevante.  
1980 Italia Venezia, 12-13 giugno: vengono pubblicate quattro dichiarazioni: la prima sul Medio Oriente, la seconda sul dialogo euro-arabo, la terza sul Libano e la quarta sull'Afghanistan.  
  Lussemburgo    
1981 Paesi Bassi 1° gennaio: entra nelle Comunità la Grecia portando a 10 i Paesi membri.  
  Regno Unito Londra, 26-27 novembre: niente di rilevante.  
1982 Belgio 23 febbraio: in un referendum consultivo la Groenlandia, che aveva aderito alla Comunità europea in quanto parte della Danimarca, opta per il ritiro dalla Comunità.
Bruxelles, 28-29 giugno: niente di rilevante.
 
  Danimarca Copenaghen, 3-4 dicembre: niente di rilevante.  
1983 Germania Stoccarda, 17-19 giugno: il Consiglio sottoscrive la dichiarazione solenne sull'Unione europea.  
  Grecia Atene, 4-6 dicembre: niente di rilevante.  
1984 Francia 14 febbraio: approvato a grande maggioranza dal Parlamento europeo il Progetto di Trattato istitutivo dell'Unione Europea.
Fontaineblue, 25-25 giugno: il Consiglio perviene ad un accordo sull'importo del rimborso da concedere al Regno Unito per ridurre il suo contributo al bilancio comunitario e sottolinea la necessità di promuovere l'immagine europea presso i suoi cittadini e nel mondo.
 
  Irlanda Dublino, 3-4 dicembre: si decide di rafforzare il ruolo dell'ECU.  
1985 Italia Schengen, 14 giugno: firmato da Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi l'omonimo accordo sull'eliminazione dei controlli alle frontiere.
Milano, 28-29 giugno: prima manifestazione di massa (100mila persone) a favore dell'Unione Europea. Si approva la proposta del comitato Adonnino di dare alla CEE una bandiera. Il Progetto di Trattato sull'Unione Europea di Spinelli (approvato dal Parlamento europeo) viene invece accantonato per il rifiuto di Regno Unito, Danimarca e Grecia.
 
  Lussemburgo 2-4 dicembre: si approva come ripiego l'Atto Unico che porterà al Mercato Unico nel 1993 (4 libertà di movimento)  
1986 Paesi Bassi 1° gennaio: entrano nelle Comunità Spagna e Portogallo portando a 12 il numero dei Paesi membri. La bandiera con le 12 stelle diventa la bandiera della Comunità
L'Aja, 26-27 giugno: niente di rilevante.
 
  Regno Unito Londra, 5-6 dicembre: niente di rilevante.  
1987 Belgio 14 aprile: il governo turco presenta domanda di adesione alle Comunità europee.  
  Danimarca Copenaghen, 4-5 dicembre: niente di rilevante.  
1988 Germania Hannover, 27-28 giugno: niente di rilevante.  
  Grecia Rodi, 2-3 dicembre: si afferma che il mercato unico rappresenta un elemento fondamentale della costruzione comunitaria ma non è un fine in sé stesso.  
1989 Spagna Madrid, 26-27 giugno: su proposta di Jacques Delors si decide di avviare la prima fase dell'UEM nel luglio 1990. Prima fase lug '90-dic '93: si smantellano le barriere alla circolazione dei capitali entro l'UE; seconda fase fino al dic '98: creazione Istituto monetario europeo e rigore nei bilanci nazionali; terza fase dal gennaio 1999: adozione della moneta unica.  
  Francia    
1990 Irlanda Dublino, 25-26 giugno: il Consiglio conferma la necessità di aprire due conferenze intergovernative, una sull'Unione economica e monetaria e l'altra sull'Unione politica, da tenersi in parallelo.  
  Italia 27 novembre: l'Italia firma l'accordo di Schengen.
Roma, 14-15 dicembre: il Consiglio dà avvio alle due conferenze intergovernative sull'Unione economica e monetaria e sull'Unione politica.
 
1991 Lussemburgo Lussemburgo, 29-29 giugno: niente di rilevante.  
  Olanda Maastricht, 9-10 dicembre: si approva il Trattato omonimo che sarà firmato nel febbraio 1992 e si decide di dare all'Europa una moneta comune prima del 2000  
1992 Portogallo Lisbona, 26-27 giugno: niente di rilevante.  
  Regno Unito Edinburgo, 11-12 dicembre: si dà il via libera ai negoziati per l'allargamento della UE  
1993 Danimarca 1° gennaio: entra in vigore il Mercato Unico, che sostituisce il cosiddetto "Mercato Comune". Copenaghen, giugno: si afferma che i Paesi associati dell'Europa centrale ed orientale che lo desiderino possono diventare membri dell'Unione europea non appena saranno in grado di soddisfare gli obblighi che ne derivano.  
  Belgio 1° novembre: nasce la UE.
Bruxelles,10-11 dicembre: adozione del Libro Bianco della Commissione su una strategia a medio termine per la crescita, la competitività e l'occupazione
 
1994 Grecia Corfù, 24-25 giugno: si prende atto che Ungheria il 31 marzo e Polonia il 5 aprile hanno chiesto di entrare nella UE. Documento finale
  Germania Essen, 9-10 dicembre: il Consiglio esprime un caloroso ringraziamento e vivo apprezzamento a Jacques Delors che lascia la Commissione.  
1995 Francia 1° gennaio: entrano nella UE Austria, Finlandia e Svezia portando a 15 i Paesi membri.
Cannes, 26 giugno: viene confermata la transizione verso la moneta unica per il 1° Gennaio 1999.
 
  Spagna Madrid, 15-16 dicembre: si decide che la moneta unica si chiamerà "euro" e si fissa il calendario dell'ultima fase dell'UEM: 1998: decisione fra ins e outs, 1999-2001: euro scritturale, 2002 gen-giu: doppia circolazione (che poi sarà ridotto a gen-feb)  
1996 Italia 1° gennaio: unione doganale fra UE e Turchia.
Firenze, 21 giugno: niente di rilevante.
 
  Irlanda Il MFE inizia la campagna per la Costituzione Europea.
Dublino, 13-14 dicembre: viene scritto e approvato il "Patto di stabilità e di crescita".
 
1997 Paesi Bassi Amsterdam, 16 giugno: la conferenza  avviata nel 1996 dedicata al riesame del Trattato sull'Unione e al futuro allargamento partorisce il deludente Trattato di Amsterdam.  
  Lussemburgo Lussemburgo, 12-13 dicembre: niente di rilevante.  
1998 Regno Unito 1° giugno: è istituita la Banca centrale europea.
Cardiff, 15-16 giugno: niente di rilevante.
 
  Austria 1° ottobre: entra in vigore la convenzione Europol sulla lotta contro la droga.
Vienna, 11-12 dicembre: niente di rilevante.
 
1999 Germania 1° gennaio: l'euro diventa la moneta di 11 Paesi, le valute preesistenti ne diventano un sottomultiplo non decimale.
1° maggio: entra in vigore il trattato di Amsterdam.
Colonia, 3-4 giugno: il Consiglio decide l'elaborazione di una carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
 
  Finlandia Tampere, 15-16 ottobre: in un vertice speciale nel quale vengono concordati orientamenti e priorità politiche riguardanti in particolare il diritto di asilo, l'immigrazione, l'accesso alla giustizia e la lotta alla criminalità.
Helsinki, 10-11 dicembre: il Consiglio decide di considerare la Turchia come Paese candidato.
 
2000 Portogallo Feira, 19-20 giugno: il Consiglio approva l'adesione della Grecia all'euro.  
  Francia Nizza, 7-11 dicembre si approva il Trattato omonimo dopo una lunghissima trattativa.
2001 Svezia 1° gennaio: anche la Grecia adotta l'euro come sua valuta.
Il MFE avvia la campagna per la costituzione federale europea.
Göteborg, 15-16 giugno: si decide che entro il 2002 si chiuderanno i negoziati per l'allargamento.

  Belgio Bruxelles, 14-15 dicembre: si adotta la Dichiarazione di Laeken. Presidenza belga
2002 Spagna 1° gennaio: entra in circolazione l'euro in contanti.
28 febbraio: insediamento della Convenzione per l'Avvenire dell'Europa
Presidenza spagnola
  Danimarca 19 ottobre: gli irlandesi dicono il SI che mancava all'entrata in vigore del Trattato di Nizza.
Copenhagen, 14 dicembre: si approva l'allargamento a 10 Paesi dal 1° maggio 2004.
Presidenza danese
2003 Grecia Atene, 16 aprile: si firmano i Trattati di adesione con 10 nuovi Paesi.
Salonicco, 20 giugno: la Convenzione presenta i suoi risultati.
Presidenza greca
  Italia Stoccolma, 14 settembre: gli svedesi dicono NO all'euro. Roma, 4 ottobre: si apre la CIG sul Trattato-Costituzione Presidenza italiana
2004 Irlanda 1° maggio: entrano 10 nuovi Paesi.
10-13 giugno: elezioni europee.
 
  Paesi Bassi  Roma, 29 ottobre: si firma il Trattato costituzionale uscito dalla Convenzione.  
2005 Lussemburgo 29 maggio e 1° giugno: in Francia e nei Paesi Bassi i rispettivi referendum bocciano il "Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa". Il MFE avvia una campagna per un'Assemblea Costituente Europea  Presidenza lussemburghese
  Regno Unito  Continua il periodo di riflessione a seguito della bocciatura franco-olandese.  
2006 Austria  Si decide che dal 2007 la Slovenia adotterà l'euro. Nulla da fare per la Lituania che non rispetta i parametri di Maastricht riguardo l'inflazione.  
  Finlandia  Si decide che dal 2007 entrano nella UE la Bulgaria e la Romania.  
2007 Germania  1° gennaio: entrano Bulgaria e Romania, portando a 27 il numero dei Paesi membri. Si cerca un percorso di uscita dalla crisi innescata dal NO franco-olandese di due anni prima.  
   Portogallo    
2008 Slovenia
Francia
2009 Rep. ceca
Svezia
2010 Spagna
Belgio
2011 Ungheria
Polonia
2012 Danimarca
Cipro
2013 Irlanda
Lituania
2014 Grecia
Italia
2015 Lettonia

Sondaggi...

Atteggiamento dei cittadini riguardo la UE


Danimarca

Il 58% è favorevole all'euro (novembre 2002, in aumento dal 57% dell' gennaio 2002).
Il 28 settembre 2000 in un referendum vinsero i NO.
euobserver.com

Norvegia
Il 47% dice NO alla UE (aprile 2002, in diminuzione dal 57% del giugno 2001) euobserver.com (La Norvegia comunque non fa parte della UE, attualmente non è candidata, e sia nel 1972 che nel 1994 in un referendum popolare disse NO all'adesione)


Russia

Il 58% vorrebbe entrare nella UE. (Prodi su La Stampa del 14.10.2001 a pag. 9, riferendo un'affermazione di un collaboratore di Putin.)

Svezia
Svezia

Il 48% dice NO alla UE (maggio 2006, in leggerissima diminuzione dal 49% del novembre 2005, solo il 38% direbbe SI)


Turchia

Il 61% è a favore dell'ingresso nella UE (settembre 2001) euobserver.com

 

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