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paese del "Cristo" ]
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Poesia
Segnalata come "meritevole di pubblicazione"
Sono quel che sono da che esisto negazione in carne di un talento mancato nelle ossa ortografia di un verbo “essere” coniugato all’incompiuto. Sono il ritorno di luna soggiogato da assoli di stelle la sfumatura di un candore in coda o l’illusoria certezza del suo quarto sono luce a tempo che non osa e si fa angoscia di sparire in mezzo a tanti. Sono un giardino di fragilità violentato dalla falce dei normali sono l’inferiorità ferita l’infezione nel sottopelle di un morso sono il vuoto scavato e perfettibile il ricalco a norma della delusione. Sono l’angolo-immondizia nello spicchio di un cortile sono l’inquilino dell’ombra il piano di sole sfrattato per bassa geometria di raggi. Sono il “chissà” stanco di sentirsi avverbio di occasioni perdute sono un “sì” senza prepotenza un “no” senza ribellione sono soltanto (e nemmeno) un mistero.
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