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5.5 Alimentazione

5.5.1 Dietetica ipogea

Abbiamo visto che l'attivita` speleologica comporta un notevole consumo di risorse energetiche, oltre ad una considerevole perdita di acqua e sali con la sudorazione. L'alimentazione in grotta serve a reintegrare, almeno parzialmente, le riserve energetiche, idriche e di sali spese nell'attivita`. La speleologia e` considerabile un attivita` sportiva ricreativa e la dieta ipogea non differisce essenzialmente dalla dieta di un soggetto non sportivo (quindi una dieta equilibrata) a parte le limitazioni dovute al trasporto del cibo in grotta e una cura a non sovraccaricare l'apparato digerente [473] [474] [475] [476] [477] [197] .
Le necessita` metaboliche dipendono da molte variabili (sesso, eta`, struttura corporea, preparazione fisica, livello di attivita`, condizioni ambientali). La dieta riguarda quello che si mangia prima di entrare in grotta, quello che si mangia in grotta, e quello che si mangia durante la preparazione. Prima di entrare in grotta preferire alimenti a basso indice glicemico ed assorbimento intestinale lento (fruttosio, latte, frutta, legumi). Quelli che seguono sono solo principi generali.
Il fabbisogno dietetico umano richiede il 55-60% di glucidi; l'apporto minimo e` di 180 gr/die. Gli zuccheri semplici (contenuti in latte, frutta, verdura) devono costituire meno del 10-12% del contributo calorico, favorendo il consumo di frutta e verdura e limitando il saccarosio. E` importante mangiare carboidrati per reintegrare le riserve di glucidi (glucosio, glicogeno, amido). Non serve ingerire carboidrati in eccesso in quanto non aumentano le riserve di glicogeno epatico e muscolare, ma si accumulano come grassi. D'altra parte una carenza di carboidrati produce un eccesso di nitrogenati e cetosi metabolica.
Le fibre vegetali hanno effetti di tipo funzionale e metabolico. Dilatano l'assimilazione dei glucidi e degli altri alimenti, smorzando le oscillazioni glicemiche e insulinemiche conseguenti. La raccomandazione e` di 30 gr/die. Sono contenute in cereali, legumi, frutta, verdura. Il fabbisogno di grassi va dal 25% (individuo sedentario) al 30% (sportivo); circa 65 gr/die. Di questi il 7-8% devono essere saturi, il 4-5% poliinsaturi, e il restante monoinsaturi. Il colesterolo alimentare deve essere inferiore a 300 mgr/die. Dei grassi solo gli acidi linoleico e linolenico sono essenziali, cioe` l'organismo deve assimilarli poiche` non e` in grado di produrli.
Ingerire protidi comporta un lavoro di digestione, per cui una parte dall'apporto cardiaco viene convogliata verso l'apparato digerente, quindi ossigeno e` tolto al muscolo che lavora. Inoltre c'e` un contributo termico addizionale dovuto alla digestione.
Da non sottovalutare l'importanza dell'acqua (circa 1 ml per Kcal). In condizioni sedentarie l'organismo disperde circa 2.5 litri al giorno (1500 ml nelle urine, 600 con la traspirazione cutanea, 300 tramite la respirazione e 100 nelle feci). Bisogna quindi ingerire una pari quantita` di acqua. Normalmente circa 1200 ml sono contenuti negli alimenti, e 300 derivano dai processi ossidativi interni. In grotta si consumano cibi con ridotta percentuale di acqua, per cui bisogna bere piu' del solito.
La seguente tabella riassume la resa calorica e il fabbisogno dietetico umano. Si ha una dieta equilibrata quando il peso dell'individuo si mantiene costante. L'indice di massa corporea viene usato per determinare se una persona e` sottopeso o sovrappeso. Esso e` definito come il rapporto fra il peso (in Kgr) e l'altezza (in m). Un peso normale ha indice fra 18.5 e 25. fra 25 e 30 si ha un leggero sovrappeso. Tra 30 e 40 c'e` obesita`, e oltre 40 `obesita`.
La resa calorica relativa di grassi, carboidrati e proteine, approssimativamente nel rapporto 9:4:4, e` detta legge isodinamica. L'assimilazione delle proteine e` essenziale su tempi lunghi in quanto esse non possono essere rimpiazzate da altre sostanze nella loro funzione plastica costituente (per gli aminoacidi essenziali).
  Resa calorica (Kcal/gr) Percentuale nel corpo umano Percentuale del fabbisogno Fabbisogno (gr)  
Acqua 0 59% - 2500 (3500 sotto sforzo) 1000 (2000) in bevande, 1200 negli alimenti, 300 dalle ossidazioni
Glucidi 3.75 monosaccaridi, 4.13 amido, 7 alcol etilico 1% 60% 200-300 (minimo) 300-400 (normale) al piu` 5% di glucidi raffinati
Lipidi 9 17% 28% 65 7% saturi, 4% poliinsaturi, resto monoinsaturi
Protidi 4 19% 12% 0.40 per Kgr (minimo), 0.80-1.00 (normale), 1.5-... (sportivo) equilibrate fra animali e vegetali
Vitamine 0 ... %   1.2-1.8 mgr (normale), 6-8 mgr (sportivo) importante B1
Minerali 0 4%   ... ...
Fibra alimentare 0   ... 30 ...
Data l'intensa sudorazione e` necessario reintegrare i sali minerali, soprattutto NaCl e K (potassio). Gli elementi di cui e` piu` facile avere carenza sono potassio, magnesio, ferro, e zinco. Per il potassio i sintomi sono stanchezza muscolare, apatia, insonnia. Per il magnesio crampi, spasmi muscolari, tremori alle mani, rigidita` corporea. Per il ferro fatica e minor rendimento.
Le vitamine piu` importanti per lo sport sono quelle antiossidanti, B, B5, B6, C ed E. Un eccesso di vitamine A e D (non facilmente eliminabili) puo` essere nocivo.
Quindi e` bene limitare l'assunzione di protidi e lipidi durante le uscite in grotta (non ci mancheranno le occasioni per rifarci). Una dieta iperproteica comporta un lavoro extra per reni e fegato e aumenta la disidratazione. Il metabolismo energertico delle proteine produce urea che viene eliminata dai reni; tuttavia l'urea in eccesso si deposita nelle articolazioni e nei tendini. Una dieta iperlipidica rappresenta un sovraccarico metabolico: i grassi restano piu` a lungo nello stomaco. In generale gli alimenti di origine animale restano nello stomaco piu` di quelli di origine vegetale. Inoltre bisogna ricordare che la digestione comincia in bocca: una buona masticazione favorisce la digestione del cibo. I tempi di digestione sono importanti poiche` un processo digestivo prolungato, specie se durante uno sforzo fisico, riduce l'efficienza, e puo` indurre nausea e dolori [462] .
Tempi di digestione [ore]
1-2 the, pesce lesso, riso bollito, acqua minerale
2-3 caffe`, pane bianco, carne lessa, verdure bollite, pere, banane
3-4 pollo, patate, mele, pane nero, insalata, cavolfiori, formaggio
4-5 arrosto, fagioli
5-6 cetrioli, tonno sott'olio, salmone, speck, prosciutto, bresaola
6-7 carni grasse, salumi
Percio`: panini con marmellata, formaggio e affettati; dolci e cioccolato o frutta secca (a piccole dosi); bevande calde (a temperatura corporea): the (zuccherato e salato) o brodo. E` possibile sostituire lo zucchero con miele. In genere risulta inconveniente portare la frutta in grotta: si puo` ovviare con succhi di frutta, disponibili in minicartoni. Alternativamente e` possibile portare bevande ricche di sali e vitamine.
Meglio fare piu` soste mangiando poco ogni volta (un panino e un pezzetto di dolce) bevendo qualcosa di caldo, piuttosto che una sola lunga sosta in cui si mangia tutto in una volta. Lo stomaco resta meno appesantito e l'assimilazione del cibo non contrasta la progressione. Un pasto leggero ci da` 600 - 800 Kcal. Non e` tanto, e nemmeno lontanamente sufficiente a rimpiazzare le riserve energetiche che stiamo bruciando (per questo avremo tempo una volta usciti di grotta), ma serve ad allontanare il rischio di esaurire le nostre forze. Abbiamo visto che abbiamo 5000 Kcal di riserva, e che sono sufficienti per 7.5 ore di attivita` moderata. In speleologia l'attivita` e` intercalata a frequenti periodi di recupero (brevi pause, soste sotto o sopra i pozzi, attese dei compagni, ...) percui possiamo assumere che abbiamo abbastanza energie per 15 ore. Oltre tale limite dobbiamo pensare a reintegrare le nostre energie se non vogliamo uscire sfiniti.
Portarsi sempre qualcosa da bere da lasciar all'ingresso della grotta per quando si esce. Possibilmente anche frutta fresca (o succhi di frutta) per reintegrare le vitamine. Nei grandi abissi porta diverse bottigliette d'acqua di plastica e lasciale, da bere, in cima ai pozzi durante la discesa. In risalita, quando sono vuote, l'ultimo le schiaccia e le porta fuori.
In generale non e` buona norma lasciare cibo in grotta, se non durante un periodo di intensa e frequente esplorazione. Se il cibo resta troppo a lungo rischia di avariarsi, e comunque e` bene diffidare da cibo di cui non si e` certi dell'integrita`. Se non l'hai visto, non puoi immaginare l'aspetto di un pacchetto di biscotti dopo dieci anni ...
Per maggiori informazioni dietetiche e nutrizionali, App. 6.B

5.5.2 Il fornelletto

Il fornelletto per il the dovrebbe far sempre parte del materiale al seguito (ne basta uno per squadra). Serve per fare qualcosa di caldo (caffe', the, o brodo) durante le soste per mangiare [457] . L'assimilazione di liquidi troppo freddi puo` provocare disturbi digestivi (gastriti). Meglio quindi bere, quando possibile qualche sorso di the caldo e zuccherato. Questo serve a reintegrare sia l'acqua che gli zuccheri. Il caffe` mi sembra sconsigliabile. Non so perche` ma risulta pesante nella progressione: forse difficile da digerire. Ottime sono invece le zuppe e minestroni in scatola. Ricompensano abbondantemente del peso di trasporto.
Si puo` utilizzare un fornelletto a gas, oppure uno, molto piu` compatto, a combustibile solido (in tal caso evitare il contatto del cibo col combustibile). Non dimenticare un paio di accendini, indispensabili per accendere il fornello. Il rendimento del fornello a gas dipende dalla condizioni operative: tempertura ambiente, correnti d'aria, dimensione del pentolino e quantita` d'acqua da scaldare. Il butano comincia ad avere problemi a 5°C ed e` inutilizzabile a temperature inferiori a 0°C. Per la basse temperature si usano bombole con miscela butano-propano (in proporzioni 70-30); la temperatura di ebollizione del butano e` -0.5°C, quella del propano -42°C. Il pentolino, leggero in acciaio (o alluminio), deve avere un coperchio per facilitare l'ebollizione dell'acqua, diminuendo la dispersione di calore dovuta alla evaporazione.
I dati della seguente tabella sono ricavati dal sito http://webbook.nist.gov/ . Per confronto, a casa, ci vogliono circa 320 Kcal per fare una pasta (5 min. di cottura e 1.5 litri d'acqua) e circa 50 Kcal per un caffe` (tre tazze). Percio` una bombola da 190 gr (tipo "Camping Gas") permette di ottenere circa 2000 Kcal, che bastano per tre/quattro paste, supponendo una "efficienza" del 50% (dovuta a dispersione di calore, pentole di second'ordine, etc.). Una bombola da 500 gr dovrebbe essere sufficiente per otto/dieci paste. La bomboletta da 100 gr permette di fare circa 10 the (da tre dl) in grotta.
Gas Formula Peso molecolare Potere calorico Peso specifico
Kcal/100 gr Kcal/l gr/l
Propano C3H8 44.10 1203 24.29 2.02
Butano C4H10 58.12 1183 31.59 2.67
Acetilene C2H2 26.04 1176 13.76 1.16
Un altro fornelletto poco voluminoso e` quello a combustibile solido. Si tratta di una scatoletta con due supporti su cui si poggia il pentolino. All'interno della scatola si brucia il combustibile solido ("meta"): due cubetti per un quarto di litro d'acqua.

5.5.3 Le ricette dello chef

Anche in grotta ci si puo` sbizzarrire con sofosticate invenzioni culinarie, [478] [475] , o semplicemente con cibi precotti (paste, risotti, minestre) da riscaldare sul fornelletto.

5.5.3.1 Panino del "Puntero"

Ingredienti: pane (un mezzo francesino o un panino di pasta dura, cioe` pieno di mollica), formaggio gruyere e caciotta di misto pecora/mucca.
Preparazione: tagliare il pane a meta` in senso orizzontale. Disporre il formaggio tagliato in spesse fette (almeno mezzo centimetro) su una delle due meta`, il gruyere da una parte, la caciotta dall'altra. Coprire con l'altra meta` del pane, e buon appetito!

Panino
Fig. 206. Panino

5.5.3.2 Theazzo al miele

Ingredienti: due bustine di the, cinquanta grammi di miele (liquido). Il miele puo` essere trasportato in una piccola bottiglietta con tappo a vite e largo; [457] .
Preparazione: metter mezzo litro d'acqua sul fornello e portarla a ebollizione. Spegnere il fuoco e mettere le bustine di the nell'acqua. Mentre il the si diffonde versare il miele dalla bottiglietta e mescolare. Rimuovere le bustine dopo due o tre minuti. Bere caldo.

The
Fig. 207. The

5.5.3.3 Il Gran Pampel

Finiamo con una ricetta passata dalla tradizione vichinga a quella speleologica. Per l`esecuzione sono necessarie tre persone: un druido e due bubez (aiutanti). Dalla pagina http://www.spin.it/speleo/granpampel.html
Ingredienti: un falo`, un pentolone, un mestolo con fori da 2 millimetri, 4 litri di vino bianco, 1 litro di rhum, 350 gr zucchero, 350 gr di frutta fresca di stagione, 25 gr burro, 15 chiodi di garofano, un pezzetto di cannella in canna.
Preparazione: Versare il vino nel pentolone. Aprire un poco il tappo della bottiglia di rhum e metterla in piedi nel vino. Mettere il pentolone sul falo`. Rompere la frutta in pezzetti (oppure tagliare con un coltello). Quando il vino sta` per bollire versare la frutta, i chiodi di garofano e la cannella sbriciolata. Immergere anche il colino a scaldare. Quando sta` per bollire nuovamente, togliere la bottiglia di rhum e il colino, e mettere il burro.
I due bubez versano ora zucchero uno e rhum bollente l'altro ripetutamente nel colino. Questo viene acceso e maneggiato dal druido in modo che la melassa infuocata ruoti senza sosta nel colino e gociie di zucchero infuocato cadano nel pentolone.
Quando zucchero e rhum sono finiti il druido immerge e solleva piu` volte in colino nel pentolone infuocato, facendolo fiammeggiare, mentre i partecipanti innalzano l'inno ad odino (" Odino Odino / non stane mandar acqua, / manda vino! "). Alla fine dei cantici distribuisce la bevanda a tutti.

marco corvi - Thu Aug 28 23:03:08 2008
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