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5.6 Allenamento
Abbiamo visto che l'attivita` speleologica si basa essenzialmente sul
metabolismo aerobico con sporadici interventi del metabolismo
anaerobico per brevi sforzi.
L'allenamento [
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465] [
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serve ad aumentare sia la resistenza aerobica,
cioe` la capacita` di sostenere una certa attivita`, come intesita` e
come durata,
che quella anaerobica, in cui si esegue un lavoro contraendo un debito di
ossigeno.
5.6.1 Ergonomia della risalita su corda
Una persona riesce a produrre una limitata potenza meccanica
durante la risalita di un pozzo.
Per esempio, impiegare otto minuti per salire un pozzo da 30 m
richiede una potenza di circa 50 J (supponendo un peso di 80 Kg).
Impiegando un solo minuto ci vuole una potenza di 400 J.
Risalire su corda non dovrebbe essere piu` faticoso che salire le
scale [
467] . Otto minuti per salire 30 m di scale sono tanti;
un minuto invece vuol dire salire di corsa.
Inoltre bisogna tener presente che si puo` sostenere una potenza
alta solo per breve tempo. Sui tempi lunghi la potenza sostenibile
cala fino a 1/4 - 1/5 di quella massimale.
Quando i movimenti di risalita non sono eseguiti correttamente
si dissipa una parte della potenza prodotta. Le oscillazioni verticali
della corda sono indice di lavoro dissipato attraverso la corda (attriti
interni) e non utilizzato per risalire.
Per tale motivo e` importante nelle risalite dei pozzi
- dare la spinta della pedalata verso il basso;
- evitare di iniziare la pedalata troppo forte;
- evitare il rimbalzo (con caduta sulla corda) alla fine della
pedalata;
- tenere il croll ben teso in modo da diminuire il suo gioco
tra la fase in cui viene sollevato e quella in cui ci si pesa
sopra.
5.6.2 Fisiologia dell'allenamento
L'allenamento aumenta la capacita` di immagazzinamento del glicogeno,
da 300-400 gr a oltre 600 gr.
Aumenta anche la quantita` di potassio a seguito dell'accrescimento
della massa muscolare e della fissazione del glicogeno.
L' allenamento di resistenza determina un incremento del numero di
mitocondri, quindi la capacita` di utilizzare
gli acidi grassi: la glicolisi aerobica tende infatti a svilupparsi
a velocita` piu` elavata nell'individuo allenato, riducendo la fatica
e la necessita` di glicolisi anaerobica.
L'allenamento e` utile anche per aumentare il numero dei capillari
sanguinei nel muscolo favorendone l'ossigenazione.
In questo modo restano maggiori riserve di glucidi utilizzabili
per sforzi immediati (capacita` di sprint su lunghe distanze).
L'allenamento alza la soglia della
latticidemia, aumentando la potenza massima sostenibile in
sforzi prolungati.
Esso infatti influisce sia nell'abbassare la velocita` di produzione
del lattato, sia nello sviluppare le capacita`
dell'organismo a rimuoverlo.
La quantita` di energia consumata durante l'allenamento dipende
principalmente dalla durata ed intensita` dello sforzo, e
secondariamete dalla dimensione della massa muscolare coinvolta nell'azione
e dallo stadio di allenamento.
L'allenamento percio` impone richieste energetiche, plastico-costitutive
(proteine) e di regolazione (vitamine e sali)
sull'organismo che devono essere soddisfatte con una dieta
opportuna (ed equilibrata).
All'aumentare dell'allenamento l'organismo secerne maggior quantita` di
aldosterone che aumenta la ritenzione del sodio. Pero` non ritiene
potassio e magnesio che devono essere reintegrati con la dieta.
Con la sudorazione si espelle anche molta vitamina C.
Inoltre con l'allenamento necessita una maggior quantita` di ferro
per l'emoglobina nel sangue e la mioglobina nei muscoli.
5.6.3 Allenamento
Il potenziamento della resistenza serve ad allontanare l'insorgere delle
condizioni di fatica e spossatezza, che si presentano quando si
esegue un lavoro in carenza di ossigeno, per cui interviene il meccanismo
anaerobico lattacido.
Fig. 208. Consumo di ossigeno
Il consumo di ossigeno durante una attivita` sale all'inizio quando si
compie lavoro anaerobico (alattacido) contraendo un debito di ossigeno
(v. figura), e resta poi costante durante l'attivita`, con una coda
alla fine quando il debito di O2 viene bilanciato.
La miglior attivita` di potenziamento e` la corsa.
Corsa continua a velocita` costante per potenziare la resistenza aerobica
(la frequenza cardiaca non deve superare 160-170 pulsazioni/minuto)
e su distanze via via crescenti.
La velocita` potra` aumentare con l'allenamento.
Gli effetti sono:
- aumento del volume cardiaco e potenziamento della gittata.
A riposo questa vale 5-6 l/min, si puo` arrivare fino ad un
massimo di 30 l/min.
- aumento della capillarizzazione muscolare.
- assottigliamento della muscolatura.
- aumento delle riserve di emoglobina, con maggior capacita` di
trasporto di ossigeno ai muscoli.
Anche lunghe camminate in montagna e le uscite in grotta aumentano
la capacita` di lavoro anerobico.
La corsa a scatti serve sia per migliorare la resistenza che la capacita` di
sforzare (potenza anaerobica). Si alterna uno scatto ad una corsa leggera
di recupero.
Le variabilita` di questo allenamento sono
- intensita` (velocita`) e durata dello scatto;
- livello di attivita` a tempo di recupero;
- numero di ripetizioni.
Nel potenziamento della resistenza aerobica,
l'intensita` dello scatto deve essere tale da instaurare una condizione
stazionaria di consumo dell'ossigeno (la frequenza cardiaca deve
arrivare oltre 130 puls./min restando comunque sotto 160-170: questo
equivale ad un utilizzo del 70-80% della capacita` aerobica).
La durata dello scatto deve essere comunque inferiore ai 90 s.
Gli intervalli di recupero devono essere abbastanza lunghi da permettere
il ripristino di ossigeno (la frequenza cardiaca scende a 120-130 puls./min),
all'incirca un paio di minuti (massimo 3-4 min).
L'attivita` di recupero deve essere moderata (corsa leggera).
Nel potenziamento della resistenza anaerobica, gli scatti sono piu` brevi.
Gli effetti di questo allenamento sono:
- aumento del tono miocardio;
- aumento della capillarizzazione.
Per la progressione in grotta, all'allenamento delle gambe va aggiunto
quello di dorsali, pettorali e bicipiti (per sollevarsi con le braccia:
risalita su corda e passaggi dove occorre strisciare), e deltoidi e
tricipite (progressione in opposizione) [
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Per la mobilizzazione delle articolazioni (anca, spalla, colonna) si eseguono
esercizi ginnici compiendo movimenti che obbligano l'arcolazione
alla massima escursione, eseguiti con moderata intensita`, cercando di
decontrarre i muscoli che si oppongono al movimento.
Verso la fine dell'esercizio si cerca di forzare l'azione di mobilizzazione.
Per l'irrobustimento di resistenza, si eseguono esercizi che mantengono
a lungo uno stato di sforzo localizzato. Questo serve soprattutto per gli
arti inferiori.
Per quelli superiori e il tronco serve soprattutto un irrobustimento di
forza e potenza.
L'allenamento deve aumentare in modo sistematico sia come intensita` che come
quantita` al fine di aumentare il rendimento.
L'alimentazione deve essere adeguata per reintegrare le riserve di
energia (soprattutto idrati di carbonio).
E` altresi` importante
il recupero dell'omeostasi (equilibrio interno dell'organismo) con il riposo
e il massaggio. Il riposo favorisce anche
il riequilibrio nervoso e ormonale.
Per ottenere un buon rendimento bisogna alternare lo sforzo al riposo e
recupero.
marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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