Prev Up Top Next Contents
3.6 Giunzioni e frazionamenti
Dopo aver attaccato la corda si scende portandosi la corda filata nel sacco,
che e' appeso sotto l'imbrago per evitare di danneggiarla metre si
"pulisce" il pozzo, cioe` si fanno cadere sassi pericolosi.
La corda deve avere un nodo terminale, anzi potrebbe essere attacata al sacco
con questo nodo [
122] .
Alternativamente ce la si puo' far filare
dall'alto da un altro speleologo, oppure si puo' gettarla nel pozzo (se questo
non e' troppo profondo e non c`e' pericolo che la corda si impigli ne'
che si debba far cadere dei sassi). La corda lanciata puo` incastrarsi o far
cadere sassi.
Se si lancia la corda prima di scendere, durante la discesa si controlla che
la corda non si sia impigliata, ed eventualmente la si libera.
In ogni caso la corda deve avere un nodo a otto sul capo libero.
Quando si disarma (prima o poi capita) bisogna ricordarsi di disfare questo
nodo, per evitare che questo si incastri durante il recurero della corda.
3.6.1 Giunzioni
Fig. 112. Giunzione all'armo
Quando possibile si fa la giunzione in corrispondenza di un
frazionamento, che e' la migliore dopottutto (figura).
In tal caso le due gasse a
otto devono essere agganciati fra di loro e all'interno del moschettone;
la gassa della corda a valle deve appoggiare sul moschettone, quella
della corda a monte stare sopra.
Questo rende piu' veloce la discesa e la risalita dato che il passaggio
di una giuzione richiede sempre abbastanza tempo.
In esplorazione puo` capitare che la corda non basta e non c'e` modo di fare un
frazionamento; allora bisogna legare due corde con un nodo di giunzione
[
214] .
Il migliore e' una gassa ad otto inseguita.
Un altro e' il nodo inglese (meglio doppio che semplice);
questo pero' e` piu' difficile da sciogliere dopo che e` stato teso.
Un terzo modo e` il nodo a otto inseguito.
Per questi ultimi due ci vuole una gassa a otto sulla corda
dall'alto (sotto la giunzione), per assicurarcisi nel passaggio del nodo.
Riguardo alla riduzione del carico di rottura dovuta al nodo,
il nodo inglese doppio e` migliore del nodo ad otto inseguito.
Infatti quest'ultimo comporta una riduzione del carico di rottura del
20-30% in piu`.
Non e` un grave danno fare il nodo inglese doppio non combaciante:
si riduce leggermente (3il carico di rottura.
Infine il nodo inglese doppio e` decisamente migliore per corde di
diverso diametro.
Nelle giunzioni il nodo guida (nodo fettuccia) inseguito
risulta, per quello che riguarda il carico di rottura,
buono quasi come il nodo ad otto inseguito, se non addirittura meglio quando
le corde hanno differente diametro.
3.6.2 Nodi di giunzione
3.6.2.1 La giunzione col nodo a otto [1411]
Fig. 113. Giunzione con nodo a otto
Il nodo a otto puo` essere efficacemente utilizzato per giuntare due
corde. Si forma sulla corda che scende una gassa a otto, come se ci
fosse un armo cui attaccarla. Quindi si insegue il nodo con la nuova
corda entrando dall'asola e seguendo le spire. L'asola che resta serve
per attaccare la longe come sicura nel passare il nodo.
3.6.2.2 La giunzione col nodo inglese doppio [498-1415]
Fig. 114. Giunzione con inglese doppio
Il nodo inglese tiene bene, ma risulta un poco difficile da sciogliere
dopo che e` stato messo sotto tensione. Per ovviare a questo inconveniente
si puo` fare il nodo inglese doppio [294], che consiste nel fare un secondo giro
del capo corrente attorno alla corda prima di entrare nel nodo.
E` un ottimo nodo di giunzione.
3.6.2.3 La giunzione col nodo inglese [496-1414]
Fig. 115. Giunzione con inglese semplice
Il nodo inglese (semplice) [293], detto anche nodo del pescatore,
viene utilizzato per fare un nodo di giunzione.
Serve per collegare due corde fra di loro, per esempio, quando la
corda su cui si scende non basta per arrivare al fondo del pozzo.
Da notare che i due nodi sui due capi di corda devono essere fatti
nello stesso verso.
E` comunque sconsigliabile:
carico di rottura piu` basso, difficolta` a scioglierlo dopo che e` stato
sottoposto a tensione.
3.6.2.4 Ancora il nodo inglese [293]
Gassa inglese
La gassa inglese e` fatta partendo con un nodo
inglese doppio, e rivoltando
una spira. La gassa si stringe sotto trazione, e percio` non va bene per
gli armi. Invece e` ottima per fare le longe in modo che la corda
blocchi sul moschettone.
Alternativamente per le longe si possono usare i soliti nodi a otto.
3.6.3 Frazionamenti e deviatori
Scendendo, quando si prevede che la corda cominciera' a sfregare contro la
roccia e' il momento di mettere un frazionamento o un deviatore cioe'
occorre fare un armo (uno spit, un chiodo, uno spuntone di roccia) cui
attaccare la corda per un altro tiro (
frazionamento)
o per tenere la corda discosta dalle
pareti di roccia (
deviatore)
[
211] [
212] [
300] .
Il frazionamento e` un armo vero e proprio.
Si mette un ancoraggio nella parete, con piastra e moschettone, e si
attacca la corda su cui si scende, tramite un nodo a questo moschettone
in modo che a valle dell'armo il carico sia sopportato da questo.
Con le maglie rapide se ne mettono due, in catena: la corda viene
collegata a quella inferiore col nodo; quella superiore viene usata
per allongiarsi durante il passaggio, per evitare di schiacciare
la corda. Con piastre a grande foro, si puo` usare una sola maglia
ed allongiarsi nel foro della piastra.
Il frazionamento deve avere una gassa corta per facilitare la progressione.
A monte deve restare una asola suffieciente per montare il discensore
e fare la chiave completa. Attaccati con la longe corta all'ancoraggio e
fai scorrere la corda a monte nel discensore finche` non e` piu` in
carico; fai la chiave sul discensore. A questo punto confeziona
il nodo.
Un ancoraggio e` generalmente sufficiente in quanto la corda a
valle e` collegata (essendo la
stessa corda o tramite un nodo di giunzione al frazionamento)
alla corda che scende da sopra, e dunque questa fa da sicura all'armo.
Se pero` in caso di cedimento dell'ancoraggio ci sarebbe una situazione
di pericolo (corda che sfrega, che smuove sassi, possibile
caduta in acqua o sotto cascata, etc.) bisogna fare un ancoraggio
doppio al frazionamento.
Il deviatore serve a deviare la corda dalla sua posizione naturale verticale.
E` usato per impedire che la corda sfreghi contro la roccia.
Il deviatore non sostiene il carico posto sulla corda a valle; questo viene
trasmesso (in pratica completamente) alla corda a monte.
Lo sforzo sul deviatore e` solitamente ridotto ad una frazione del carico
lavorando esso trasversalmente (o quasi) alla corda.
Di solito si
usa uno spuntone di roccia o un ancoraggio, con un pezzo di fetuccia
(regolato alla lunghezza opportuna) e un moschettone (senza ghiera per
evitare di trovarlo "bloccato") entro cui si fa passare la corda.
La corda (o fettuccia) deve essere bloccata sul moschettone
in modo che questo resti sempre in posizione corretta: per un anello
di cordino usa un nodo bocca di lupo, per uno spezzone usa il nodo
inglese doppio.
Uno spit per deviatore non occorre che sia piantato
completamente: in genere e` sufficiente piantarlo per meta` o poco piu`.
Pero`, gia` che ci siamo, piantiamolo bene, se possibile (potrebbe venir
utile per un armo in futuro). In genere si fanno rinvii con deviatori su pozzi
disgraziati, con roccia terribilmente marcia, oppure per migliorare un armo
naturale.
Il deviatore non deve essere troppo corto, altrimenti risulta difficile
da passare, ma nemmeno troppo lungo, perche` in tal caso e` difficile
la raggiungere. Per far passare la corda in un determinato punto si
puo` fare un deviatore doppio: due punti di ancoraggio, cui si attaccano i
due capi della corda che tiene il moschettone del deviatore
Il frazionamento ha le seguenti caratteristiche (piu' o meno vantaggiose):
- e' facile trovare il posto ove metterlo,
- riduce la lunghezza dei tiri (la squadra scende e sale piu' in fretta),
- richiede ancoraggi resistenti e l'ancoraggio ben posizionato,
- ci vuole un metro almeno di corda (per il nodo),
- la corda puo' restare vicina alla roccia (almeno sotto l'armo);
Il deviatore ha i seguenti vantaggi e svantaggi:
- richiede ancoraggi anche deboli ed e' veloce da mettere,
- si puo' salire e scendere solo uno alla volta,
- non usa corda per i nodi,
- e' molto facile (e sicuro) da passare,
- si puo' posizionare la corda lontano dalle pareti.
In conclusione frazionamenti e deviatori sono due metodi complementari e va
usato uno o l'altro a seconda della situazione.
Quando si arma un frazionamento evita di metterti di peso sull'armo
con la longe e bloccare il discensore sotto con la chiave, mentre
prepari il nodo per il frazionamento.
In caso di caduta sul discensore bloccato, questo si puo` danneggiare.
E` meglio fare un nodo (semplice) sotto il discensore, che fermi una
eventuale caduta, oppure preparare il nodo ed attaccarlo all'armo
restando sulla corda con discensore. Quest'ultimo modo richiede
di valutare quanta corda lasciare, ma con un
po` di esperienza acquisirai la pratica necessaria.
Se il tiro sopra e` lungo (almeno una decina di metri) puoi fare una
asola lunga; in caso di cedimento dell'armo la caduta viene
ammortizzata da una adeguata lunghezza di corda [
301] . Percio` ti puoi
permettere una asola adeguata anche a metterci il ginocchio per
facilitare il passaggio del frazionamento in discesa.
Quindi circa 80 cm (40 + 40, compreso il nodo).
Quando il tiro e` corto, come spesso avviene alle partenze dei
pozzi, con tiri che son quasi dei corrimani l'asola dovrebbe essere
corta. Per ottenere sicurezza e facilita` di passaggio si possono mettere
due corde sul tiro corto: la prima senza asola, per evitare una caduta
con fattore molto superiore a uno, la seconda con una asola
comoda per la progressione.
Quando il frazionamento e` nel vuoto, o contro una parete senza appoggi che ne
facilitano il superamento durante la progressione, si puo`
predisporre anche una staffa di corda (un anello di fettuccia o cordino), per
facilitare il passaggio.
Simili staffe possono essere utili anche nel passaggio di ancoraggi su
traversi, e altre situazioni in cui manchi un appoggio facile.
marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
Prev Up Top Next Contents
This work is licensed under a Creative Commons
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy License.