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3.4 Moschettoni e maglie

3.4.1 Moschettoni


Moschettoni
Fig. 94. Moschettoni
I moschettoni servono per attaccare la corda alla piastra, oltre che per l'attrezzatura personale. Il moschettone e` stato inventato nel 1912 da Otto Herzog.
Ce ne sono di svariate forme e caratteristiche. In speleologia si utilizzano generalmente quattro forme di moschettoni:

Moschettoni
Fig. 95. Moschettoni
In genere si tratta di moschettoni in lega, ad eccezione del moschettone di rinvio del discensore, che e` meglio sia in acciaio (e senza ghiera). Se possibile cerca di usare moschettoni con chiusura del clicchetto tipo key lock, in cui il cricchetto ha una scanalatura a forma di buco di serratura e il braccio del moschettone una sporgenza con un leggero rigonfiamento. Questa ha il vantaggio di non avere il "dentino" in cui corde e fettuccie tendono ad impigliarsi.
Le leghe utilizzate per i moschettoni sono a base di alluminio con aggiunta di zinco ("serie 7000" secondo le norme NF A 02-104) in percentuali da 4 a 8.4Magnesio da 1 a 3e traccie di rame che ne aumentano la resistenza meccanica, pero` ne diminuiscono la resistenza alla corrosione. In particolare e` molto usata la lega Zicral (7075).

Moschettoni: simboli CE
Fig. 96. Moschettoni: simboli CE
I moschettoni riportano una marchiatura indicante le caratteristiche di resistenza e conseguentemente l'utilizzo per cui sono appropriati. Questa marchiatura e` variata nel corso degli anni (oltre a dipendere dal produttore), per esempio si trova [282] [283] .
La marcatura CE (Standard CE prEn 136.005.02 - 1995, la sigla "CE" significa "Conformita` Europea", il numero che segue e` il codice del laboratorio che ha testato l'oggetto) puo` avere un simbolo indicante l'utilizzo appropriato del moschettone: La norma CEE 89/686/CEE e` stata recepita dai decreti legge DL 475/92 [284] , per i dispositivi di protezione individuale, e DL 626/94 [285] , per le norme di sicurezza sul lavoro. Per i dispositivi di protezione collettiva c'e` la norma EN 959 che richiede una resistenza di 25 KN a taglio e 15 KN ad estrazione.
Questa tabella elenca le norme EN relative alle attrezzature alpinistiche. Ci sono altre normative relative alle attrezzature specifiche di soccorso, e a quelle per protezione contro caduta dall'alto [59] .
EN 564 cordini
EN 565 fettucce
EN 566 anelli di corda e rinvii
EN 567 bloccanti
EN 569 chiodi da roccia
EN 892 corde dinamiche
EN 959 ancoraggi per roccia (spit, fix, ...)
EN 12275 connettori (moschettoni, ...)
EN 12276 friends, etc.
EN 12277 imbraghi
EN 12278 carrucole
EN 12842 discensori
EN 12492 caschi
Gli analoghi simboli UIAA (Unione Internazionale Associazioni Alpinistiche) sono:
I numeri indicano i carichi di rottura nominali, espressi in kilonewton (KN: per esempio 18) o in kilogrammi (per esempio 2650). Il numero maggiore si riferisce alla trazione longitudinale, lungo l'asse maggiore (quello in cui dovrebbe lavorare il moschettone); i numeri minori a trazione trasversale, e longitudinale a cricchetto aperto. Dunque chiudere sempre le ghiere, e fare attenzione, quando si scende sul discensore o si usa la longe che il moschettone non si metta a lavorare di traverso. Da notare che le norme (sia UIAA che CEE) non prescrivono alcun limite minimo per il carico di rottura della ghiera. E` richiesto solo che la ghiera serva a bloccare il cricchetto. Le ghiere in lega hanno comunque carichi di rottura, per sollecitazioni dirette sulla ghiera a moschettone chiuso, generalmente compresi fra 500 e 700 Kgr (ma puo` essere anche di soli 300 Kgr).
Per il trasporto dei moschettoni e piastre durante l'armo e` consigliabile usare una bandoliera, anziche` appendere i moschettoni in catena ad un anello dell'imbrago. E` piu` facile prendere quello che va bene per l'ancoraggio che si sta` facendo, senza correre il rischio che altri cadano, e si impiastrano meno d'argilla [56] .
I moschettoni sono il punto debole dell'ancoraggio. Un moschettone lavora bene solo con un'unica gassa di corda; infatti e` solo il braccio senza cricchetto che e` responsabile della tenuta. Se si mettono piu' moschettoni in uno, tutti questi tranne uno lo fanno lavorare a flessione. E` incredibile quanto si fletta il moschettone in questo caso! Ed e` molto pericoloso! Percio`, risalendo o scendendo in squadra, quando si giunge ad un frazionamento e si mette la longe nel moschettone, non si staccano gli attrezzi finche' non ci hanno dato il "libera".
I moschettoni d'armo (e anche quelli dell'attrezzatura personale) subiscono l'usura dovuta alle sollecitazioni durante le salite e le discese. I moschettoni in lega possono perdere resistenza a causa dell'usura per lavoro (5% in cinque anni, 20% in tredici anni [138] ) e dell'invecchiamento naturale della lega (fino al 50% ). Inoltre poche sollecitazioni di grande intensita` (cadute) producono una drastica riduzione della resistenza (60% ). In casi estremi i moschettoni in lega possono arrivare ad avere resistenze di poche centinaia di kilogrammi. I moschettoni d'acciaio, seppur intaccati dalla corrosione, hanno un decadimento molto inferiore a quello dei moschettoni in lega. Se arrugginiti, controlla che la ruggine sia solo superficiale prima di usarli. In conclusione, i moschettoni in acciaio risultano praticamente "inalterabili" (almeno sulla scala temporale dell'attivita` di uno speleologo), anche se il rinvio in acciaio del discensore arriva a presentare la "gola" della corda. I materiali in lega (perlopiu` a base di alluminio e magnesio) subiscono una usura inferiore a quella delle corde, ma tuttavia non trascurabile: questo e` rilevante per gli armi permanenti e per l'attrezzatura personale. Sono attaccati dall'argilla che, di natura acida, li annerisce e corrode soprattutto in presenza di umidita`. Percio` dopo ogni uscita in grotta, lavalii subito, falli asciugare, e approfittane per controllarne lo stato si usura (v. sotto "manutenzione").
Quando il moschettone e` sotto sforzo il cricchetto deve restare chiuso. In tal modo si riduce la flessione sull'altro braccio. Quindi quando si arma si usano moschettoni a ghiera e si chiude sempre la ghiera, per bloccare il cricchetto. Il moschettone aperto ha una tenuta ridotta a circa il 30
Disarmando, un problema che puo' insorgere coi moschettoni e` di trovarli inchiodati, cioe` con la ghiera bloccata perche` erano stati chiusi sotto trazione. In questo caso per aprirli si puo' provare ad appendercisi sopra, per rimetterli in trazione.

3.4.2 Maglie rapide


Maglia Rapida
Fig. 97. Maglia Rapida
Al posto dei moschettoni si possono utilizzare le maglie rapide con chisura a ghiera. La chiusura deve essere completamente bloccata [286] . Data la scomodita` d'impiego il loro uso e` limitato ad armi persistenti, risalite e grotte lasciate armate per lungo tempo perche` i moschettoni in lega si corrodono piu` facilmente. Le maglie rapide hanno un raggio di curvatura inferiore ai moschettoni, e sono piu` strette, tanto che il moschettone della longe messo nella maglia rapida va a schiacciare la corda. Per tale motivo le maglie rapide rovinano le corde, e sono preferibili moschettoni in acciaio, anche se pesano di piu`.
In realta` in speleologia si usano due (o tre) tipi di maglie rapide:
Anche le maglie rapide, come i moschettoni riportano un codice di produzione del tipo

Maglie rapide: simboli CE
Fig. 98. Maglie rapide: simboli CE

Questo dice che l'anno di produzione e` il 1998, il numero di identificazione CE e` 0082, il carico di rottura lungo l'asse maggiore e` 25 KN (circa 2500 Kg) e lungo l'asse minore 10 KN (1000 Kg). Questi carichi si riferiscono alla maglia rapida con la ghiera completamente avvitata e` alla giusta coppia di serraggio: non deve essere visibile alcun filetto. Controlla sempre il carico di rottura delle maglie; poiche` puo` succedere che siano state acquistate in ferramenta, senza sufficiente attenzione. Evita di usare maglie (e moschettoni) con carico troppo basso. La seguente tabella riporta le coppie di serraggio per le maglie rapide (per riferimento, quando serriamo il bullone della piastra sullo spit esercitiamo una coppia di 10 N m: 10 Kg con una chiave lunga 10 cm):
Diametro (mm) coppia (N m)
7 2.5
8 3.0
9 4.5
10 7.0
Il senso di trazione raccomandato dipende dalla forma della maglia rapida. In genere e` lungo l'asse maggiore.

3.4.3 Manutenzione di moschettoni e maglie rapide

Dopo una forte caduta, i moschettoni (e anche le maglie rapide) non devono essere piu` usati, poiche` potrebbero aver subito delle rotture interne o deformazioni non visibili, che possono diminuirne la resistenza.
La manutenzione di moschettoni e maglie rapide e` molto semplice. Per pulirli si lavano in acqua tiepida (massimo 40 gradi), eventualmente con un detergente delicato. Si asciugano all'aria lontano da fonti di calore. Si lubrificano le parti mobili (cricchetto, ghiera) con olio a base di silicone. Pulire dell'olio in eccesso. Per disinfettarli si lascaino immersi per un'ora in acqua (massimo 20 gradi) con un disinfettante a base di sali di ammonio, poi si risciacquano in acqua pura.
L'immagazzinamento deve essere fatto in luogo fresco, asciutto, scuro e chimicamente neutro (evitare ambienti salini). In particolare se in acciaio (percio` tutte le maglie rapide) non devono essere conservati in ambiente umido: viene da chiedersi perche` lasciamo le maglie rapide sugli armi permaneneti ? In effetti mi e` capitato di trovare eccentriche di ossido di ferro (ruggine) cresciute su maglie rapide rimaste a lungo in grotta!
Devono essere controllati regolarmente, almeno una volta all'anno, per verificarne l'aspetto (corrosione, usura, deformazione) e il funzionamento (avvitamento ghiera, mobilita` cricchetto). Al minimo segno di usura devono essere eliminati: non usarli neppure per portare il sacco, o la bindella.

3.4.4 Effetto fettuccia

E` possibile attaccare un anello di cordino direttamente nella piastrina. In tal caso la resistenza e` 1.8 volte il carico di rottura della corda con cui e` fatto, come per la longe ad anello. L'uso di un anello di fettuccia e` sconsigliato perche` puo` rompersi anche per sollecitazioni minime (200 Kgr), probabilmente a causa degli accavallamenti sulla superficie di appoggio. Se si dispone solo di fettuccia e` meglio bloccarla con un nodo in modo che non passi dal foro e fare una gassa (nodo fettuccia) dall'altra parte per attaccare la corda.

marco corvi - Mon Aug 25 12:36:07 2008
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