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1.4 Altri Materiali
I materiali speciali comprendono:
- materiali da disostruzione speciale;
- materiali da risalita;
- materiali da acqua;
- materiali di emergenza.
1.4.1 Materiali da disostruzione
I materiali da disostruzione comprendono la
mazzetta, la punta e lo scalpello, il leverino, la paletta.
La mazzetta deve essere da 800 - 1200 grammi
(1000 grammi e` un buon compromesso tra peso ed efficenza);
in casi particolari una mazzetta da 1500 grammi puo'
risultare decisiva. La punta e lo scalpello devono essere di buona qualita'
e affilati, per trasferire il colpo dato con la mazzetta sulla roccia e non
dissipare troppa energia. Attenzione quindi a infilarli nel sacco con la punta
verso l'alto affinche' non ne perforino il fondo. Meglio ancora se vengono
legati alla mazzetta con un elastico. La paletta e' una comune paletta da
giardinaggio di buona qualita`.
A volte anche un raschietto viene utile.
Materiali da disostruzione speciale sono il piccone, il secchio (o meglio la
tanica), il piede di porco, e
la mazza da 2.5 o 5 kilogrammi. Questi non vengono portati in grotta di solito,
ma solo in casi particolari, per grossi lavori di movimento materiale.
Altri materiali da disostruzione sono le cariche
esplosive: anche queste non vengono
solitamente portate in grotta, ma solo quando e' necessario.
In tal caso occorre portare anche il
trapano con batterie, la punta lunga
per il foro, la sbarretta per spingere la carica in fondo al foro e il filo
elettrico per fare detonare la carica.
1.4.2 Palo da risalita
Il palo da risalita [
90] serve per superare (in risalita) strapiombi
peraltro difficilmente affrontabili con altre tecniche.
Ormai pero` l'impiego del trapano a batteria ha fatto passare in
secondo piano il palo da risalita.
Il palo comporta un notevole ingombro di trasporto, essendo costituito da
spezzoni lunghi circa un metro e mezzo, ed e` di limitata
utilita`, dato che al piu` arriva ad una decina di metri.
Al contrario, il trapano permette di affrontare risalite in pura
artificiale molto impegnative ed e` limitato solo dalla autonomia
delle batterie (comunque con 30 fix, messi anche a solo ad ottanta
centimetri uno dall'altro si arriva a 24 metri!), ed e` ad ogni modo
di piu' semplice trasporto.
Il palo da risalita resta la sola soluzione se la roccia e` troppo
marcia (fratturata e rotta).
1.4.3 Staffe e scalette da risalita
Fig. 24. Staffe per risalita
Le staffe da risalita servono per innalzarsi, appoggiandocisi i piedi,
nelle risalite in artificiale, nei punti in cui mancano gli appoggi.
Consistono di un piolo in lega leggera (mai in plastica !)
e una staffa di cordino, terminante con un anello di corda.
Si usano in coppia, per appoggiare entrambi i
piedi in modo da equilibrare la posizione, e si attaccano al moschettone
d'armo con un moschettone passante negli anelli delle due staffe.
La lunghezza della staffa a singolo piolo (compreso l'anello di cordino)
e` circa 45-50 centimetri. Col moschettone arriva a 50-55 centimetri.
E` possibile usare staffe con piu` pioli (scalette da risalita,
ogni gradino e` di circa 30 cm)
in modo da poter regolare
la posizione del piede e da facilitare l'innalzamento sulle staffe.
Tuttavia quelle corte, ad un solo piolo, sono le piu` efficaci visto che
occorre comunque posizionare i piedi in alto in modo da innalzarsi
il piu` possibile nel mettere l'ancoraggio successivo.
Le staffe possono essere provvisite di un uncino (detto "fiffi")
per agganciarle al moschettone d'armo
anziche` usare un moschettone. Questo uncino deve avere anche un
foro superiore per
un piccolo cordino che permette di recuperare le staffe dall'alto.
1.4.4 Proiettore da illuminazione
Il proiettore da illuminazione (detto anche "pilone" o faro) e` invece
molto utile per meglio illuminare una alta risalita e verificare la presenza
di prosecuzioni prima di intraprendere la scalata.
E` disponibile in vari modelli, tutti dotati di lampadina alogena, e con
batterie incorporate ricaricabili.
Quello da 500 candele ha una portata di 1 Km, e una autonomia di 35 minuti.
Pesa 1300 grammi.
Quello da grotta e` da 200 candele, con una portata di 700 m e autonomia di
20 minuti.
1.4.5 Materiali acquatici
I materiali per il superamento di ostacoli acquatici comprendono
l'idrocostume [
4] ,
per passaggi eccezionalmente bagnati ma non sifonanti, il canotto,
per laghetti ipogei, e i materiali da speleosub (bombola,
boccaglio, maschera, muta, pinne, lampada), per il superamento dei sifoni
non desifonabili.
Il canotto deve essere robusto (con rinforzi) e a camere stagne
indipendenti. Ci vuole anche una sagola galleggiante, lunga
almeno tanto quanto due volte la larghezza del lago.
Si legano i due capi della sagola alle due estremita` del canotto e la
si passa in un moschettone ancorato su ognuna delle due sponde. In tal
modo si forma un anello con cui e` possibile recuperare il canotto
anche se si trova sull'altra sponda.
Prima di portare il canotto in grotta, controllare a casa che non ci
siano buchi. Nell'eventuale caso aggiustarlo [
16] .
1.4.6 Materiali d'emergenza
Materiali di emergenza come il set di soccorso, la barella,
materiali per il recupero di uno speleologo infortunato sono utilizzati
dal soccorso speleologico. Non li portiamo mai in grotta e ci auguriamo
di non doverlo fare.
marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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