Prev Up Top Next Contents

1.A Altri materiali personali

Questa sezione riguarda altri materiali personali di cui non si fa solitamente uso. Sono perlopiu` attrezzi particolari, usati in situazioni speciali (tipo soccorso), o poco idonei alle grotte basso alpine.

1.A.1 Shunt


Shunt
Fig. 25. Shunt
Lo shunt [91] [92] e` un attrezzo di sicura per discesa, anche su corda doppia. Dei diversi dispositivi di lavoro di protezione su corda [46] e` l'unico che abbia trovato menzione in campo speleologico. Viene montato sulla corda, sopra o sotto il discensore, aprendolo e passandone la corda all'interno. Viene collegato all'imbrago con una longe il cui moschettone blocca il perno dello shunt. Pressato leggermente scorre sulla corda. In caso di caduta, lasciato libero, frena la caduta, scorrendo un poco senza rovinare la calza, fino a fermarla. Blocca anche su corde infangate e/o ghiacciate. Si puo` sbloccare anche sotto carico. Puo` sostituire la maniglia per brevi risalite.
Deve essere posizionato sotto il discensore [93] abbastanza distante, in modo da lavorare indipendente dal discensore, (pero` e` scomodo). Lo shunt ha un carico di rottura ridotto (250 Kgp ???) e, seppur parte dell'energia della caduta viene dissipata scorrendo sulla corda, e` meglio affidarsi prima al discensore per frenare l'eventuale caduta, e aspettarsi che lo shunt entri in azione solo se questo si rompe.
La sicura in discesa puo` essere fatta anche con un nodo Machard bidirezionale, con moschettone [94] . Il moschettone deve essere attaccato al cosciale e fissato con un pezzo di fettuccia in modo che non venga sul davanti e il nodo resti distaccato dal discensore.
Puo` essere utilizzato, con un pezzo di corda, per fare una longe regolabile con facilita`. Sopra lo shunt si mette il moschettone della longe. La corda sotto lo shunt deve essere attaccata con un nodo al delta, per sicurezza.
Lo shunt e` estremamente efficace su corde molto fangose. In tale situazione risulta migliore dei normali attrezzi da risalita (maniglia e croll). Pero` "appiattisce" la corda poiche` la zona di contatto e` minore, quindi la corda viene schiacciata maggiormente.
Lo shunt sopra il discensore permette di passare i frazionamenti senza usare la longe. Lo shunt sopra il discensore deve essere accompagnato con una mano, altrimenti blocca. Arrivato al frazionamento lo si lascia cosicche` ci si porta di peso su di esso. Si stacca il discensore e lo si passa sulla corda a valle, e lo si blocca. Poi tirando lo shunt ci si lascia cadere sul discensore. Si passa lo shunt sulla corda a valle, si disfa la chiave e si riparte.

1.A.2 Grigri


Grigri
Fig. 26. Grigri
Il grigri (figura a sinistra; mai usato, percio' non so ...), serve, in alpinismo, per far da sicura al primo o al secondo di cordata. Puo` essere usato anche come discensore, con corde da 10 o 11 mm. Si inserisce la corda aprendo la flangia, poi si richiude questa e la si blocca passando un moschettone (a ghiera) nei due fori. Tirata leggermente (e guidata dall'altra parte) la corda scorre nello strumento. Se pero' viene tirata con forza, la corda agisce sulla camma che ruota e la blocca. Per sbloccarla bisogna forzare sulla camma, eventualmente utilizzando l'apposita leva. Quando si sblocca, bisogna tenere la corda a valle con l'altra mano. Prima di usarlo verificare il corretto funzionamento del grigri. Il grigri viene fissato all'imbrago dell'assicuratore, o assicurando verso il basso, direttamente all'armo. Quando si assicura da sotto uno che sale, non si attacca il grigri all'armo per evitare una sollecitazione troppo elevata in caso di caduta. Bisogna tener sempre in mano il capo libero della corda.
Il funzionamento del grigri dipende dalla forza trasmessa dalla corda: se ci sono molti rinvii o se la persona e` leggera la forza trasmessa puo` non essere sufficiente a ruotare la camma e a bloccare.
Il grigri puo` essere usato come discensore su tratte non troppo lunghe (meno di 50 m, altrimenti rischia di surriscaldarsi). Si inserisce la corda come quando si fa sicura, e si passa il capo a valle nel moschettone (come un rinvio). Si regola l'azione frenante con la leva della camma e tenendo la corda a valle. Il capo libero deve scorrere al centro della flangia, altrimenti la corda si attorciglia.

1.A.3 Rack


Rack
Fig. 27. Rack
Il discensore rack (figura a sinistra) [95] [96] [97] [98] [99] e` buono per i grandi, veramente grandi, pozzi; diventa quasi necessario quando i tiri verticali superano i 200 metri. E` formato da una struttura ad 'U' in acciaio con barre di duralluminio. Il modello "aperto" ha la 'U' rivolta verso il basso, un gambo terminante con un anello usato per attaccare il rack (figura). Il modello "chiuso" ha la 'U' rivolta in alto, con dadi su entrambi i gambi (per tenere le barre) e si attacca passando un moschettone nella curva della 'U'.
Il numero delle barre e` in genere cinque, ma ci sono modelli corti (micro-rack) con quattro, e lunghi con sei. Le barre possono essere tutte apribili (alternativamente da una parte e dall'altra) oppure apribili alternativamente una si` una no.
Occorre fare attenzione a come viene inserita la corda nel Rack: questa deve tener chiuse le barre e non lavorare ad aprirle (altrimenti finisci giu` ed e` forse l'ultima volta che usi il Rack). La corda deve scorrere sulle barre e non deve toccare il supporto ad 'U'. Le prima barre possono avere una gola per facilitare questa disposizione, oppure si possono usare dei distanziatori tra una barra e l'altra.
La velocita` di discesa e` regolata in due modi: trattenendo piu` o meno fortemente la corda a valle, come si fa con il rinvio del discensore simple. Questo e` la regolazione per piccole verticali. Su tiri di corda molto lunghi, per cui la corda sotto e` molto pesante, si inseriscono solo tre barre. La corda pesa sulla terza barra e la velocita` e` regolata facendo scorrere questa in su` (rallentare) o in giu` (aumentare la velocita`). Scendendo si inseriscono altre barre, quando necessario, per regolare la velocita`.
Per fare la chiave si passa la corda sopre la prima barra, bloccata fra la corda e il corpo del rack (mezza chiave: figura al centro). Per la chiave completa si passa la corda nel moschettone cui e` attaccato il rack (o in un altro moschettone se il rack e` appeso direttamente al delta) e poi nuovamente sopra (v. figura a destra).
Rispetto al discensore simple, il rack pesa di piu`, ha maggior ingombro, e richiede piu` tempo per inserire la corda. Pero` ha un maggior carico di rottura (2000 Kg), si scalda meno poiche` ha una maggior superficie per disperdere calore, e funziona con corde di qualsiasi diametro (anche con corda doppia). Col rack e` piu` facile scendere con regolarita`, scendere su corde infangate, arrestare la discesa, e diventa indispensabile su grandi verticali.

1.A.4 Tiblok


Tiblok
Fig. 28. Tiblok
E` un bloccante per emergenze, del peso di 40 grammi circa. Si passa la corda all'interno dell'attrezzo e si blocca con un moschettone passato nei due fori. Caricando di peso il moschettone questo scende verso la parte bassa dei fori, che e` opportunamente sagomata in modo che il moschettone stringa la corda contro i dentini.
Tende a rovinare la calza della corda. Probabilmente perche` la superficie di appoggio del moschettone contro cui viene stretta la corda e` troppo limitata (anche tenuto conto della curvatura del moschettone).
In caso di caduta il tiblock scalza completamente la corda [93] e puo` arrivare a rompere i trefoli [100] .

1.A.5 Maniglia col carrucolino

La maniglia con carrucolino, detta MAO (Minima Azione Operativa) oppure "pompe" (dal nome di un modello Petzl attualmente fuori catalogo) [101] [102] [103] [104] [105] e` composta da una maniglia e da un pedale regolabile, con due carrucole di rinvio. E` un sistema di risalita molto facile da utilizzare e da regolare. Viene apprezzata nelle risalite con carichi pesanti, in quanto il sistema di carrucole consente di risalire con minor sforzo. Le tecniche di passaggio dei frazionamenti e di autoassicurazione sono le stesse del metodo con pedale fisso.
Il cordino del carrucolino e` statico, non in grado di assorbire energia, quindi non deve essere usato come longe.
Il carrucolino puo` avere una o due puleggie. Nel primo caso (a sinistra in figura) la carrucola e` fissata alla maniglia e il pedale passa sulla carrucola ed e` collegato al croll. Nel secondo caso sul croll c'e` una seconda carrucola ed il pedale risale alla maniglia cui viene fissato, oppure la seconda carrucola e` sul pedale. Nel primo caso la forza sul pedale e` 1/2 del peso, nel secondo 1/3, o 2/3. Naturalmente l'efficacia della pedalata e` parimenti ridotta di 1/2 e 1/3 o 2/3, rispettivamente.


Maniglia con carrucolino
Fig. 29. Maniglia con carrucolino

I vantaggi sono
Gli svantaggi sono:
E` possibile [106] costruire un pedale utilizzabile sia come pedale fisso che con in carrucolino. Si aggancia il pedale al croll con un moschettone, e si lascia sull'anaello per i piedi un piccolo spezzone terminante con una gassa (a destra in figura). Per rendere il pedale fisso si stacca il moschettone dal croll e lo si attacca a questa gassa. Questo e` possibile per tutti i tre tipi di carrucolino.

1.A.6 Bloccante al piede


Pantin
Fig. 30. Pantin
Il bloccante da piede (Gibbs) [107] [108] [109] [110] [111] si posiziona sul piede destro all'interno, allacciato allo stivale o scarpone con una cinghietta. Deve stare alcuni centimetri sopra il tallone. Non e` un dispositivo di protezione individuale. Non rimpiazza quindi croll e maniglia ma li integra, permettendo una salita piu` regolare spingendosi alternativamente con una gamba (col bloccante al piede) e con l'altra (col piede nella staffa della maniglia).
E` particolarmente comodo nelle grandi verticali, in cui si ottiene una andatura piu` uniforme e si stancano meno le braccia che nel metodo con solo croll e maniglia, perche` l'uso del bloccante al piede porta a mantenere il corpo piu` facilmente in posizione verticale. Quando si spinge col bloccante al piede la corda viene tesa a livello del piede col peso del corpo e i tre bloccanti tendono a disporsi verticalmente.
Per i pozzi piccoli (10 m o meno) non val la pena di metterlo, a meno di averlo gia` montato sul piede.
Nel passaggio dei frazionamenti si passano prima croll e maniglia, poi il bloccante al piede. Puo` risultare utile in frazionamenti con la gassa molto lunga, per sollevarsi di piu` di quel che permetterebbe la staffa, ad agganciare la longe. Puo' facilitare l'uscita dai pozzi stretti permettendo di sollevare il corpo piu` in alto. Quando il bloccante al piede e` inserito sulla corda bisogna sempre avere il croll attaccato, soprattutto nei passaggi stretti. Altrimenti c'e` il rischio di scivolare, restare attaccati al bloccante al piede e non riuscire a sbloccarlo. Nei passaggi stretti potrebbe risultare difficile da raggiungere e sbloccare dalla corda.
Un altro vantaggio del bloccante al piede e` che non occorre tenere la corda tra il piede e la staffa. Facilita lo scorrimento della corda nel croll, quindi elimina il fastidio di trovarsi a far scorrere la corda con la mano all'inizio dei pozzetti. All'inizio del pozzo, quando il peso della corda sotto e` ancora insufficiente, questa puo` non scorrere nel bloccante. Puo` essere utile aiutarsi con la punta dell'altro piede, tenendo la corda in linea col bloccante per facilitarne lo scorrimento. Oppure salire i primi quattro o cinque metri del pozzo usando solo croll e maniglia, e poi inserire la corda nel bloccante al piede.
E` comodo nei pozzi lievemente inclinati in cui si procede coi piedi contro parete; con il bloccante, e la staffa nel piede sinistro, e` come salire una scalinata. Inoltre facilita la manovra dell'inversione di marcia, fato che fornisce un punto di appoggio su cui sollevarsi per togliere i bloccanti. E` pero` un poco scomodo nel passaggio dei deviatori, dovendo passare il moschettone sotto il pantin. Tuttavia, basta staccarlo, passare il deviatore usando la staffa, e rimetterlo.
Il gibbs non va bene per corde di diametro piccolo (8 o 9 mm) [4] . Petzl produce un modello chiamato "pantin" [112] . Pesa 125 g. E` semplice da togliere, basta piegare il ginocchio e dare un colpo all'indietro col piede, per far fuoriuscire la corda.
Un problema del pantin e` il fango. Poiche` la molla del cricchetto non e` molto forte, quando il bloccante e` infangato, il cricchetto ha difficolta` a chiudersi, e ne risulta che il piede non fa presa sulla corda. In questo caso occorre pulire il bloccante dal fango appena possibile.

marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
Prev Up Top Next Contents

This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy License.
Hosted by www.Geocities.ws

1