La
Germania è un grande paese, ma è anche e soprattutto un
grande stato mentale. Dalle esperienze traumatiche dei nostri
padri e nonni emigrati o in guerra, ai ben più rilassanti ma
sempre tosti contatti vacanzieri, tutti noi italiani, in un modo o
nell'altro, ci abbiamo avuto a che fare. Anche Totò, che
alla domanda rivoltagli da due bionde turiste: "vi piacciono le tedesche?",
rispose con un "Eccome no! Io tutti
i giorni mangio solo pane, e tedesche!?" . Anche
oggi che il fatidico '93 è arrivato, il marco è decollato
ed il muro è caduto. Forse il modo migliore di descrivere lo
stato mentale tedesco è proprio un labirinto di muri. Ogni tanto
qualcuno cade, qualcun'altro sorge o, peggio, viene ricostruito. Ma la
Germania è anche uno stato di grandi spazi liberi, quando si
riesce a volare al di sopra dei muri. Capace di dare al povero italiano
che vi giunge appesantito dalle fregature della nostra repubblica, un
pò di respiro, dei servizi veri, una vita comoda e soprattutto facile.
Non c'è da stupirsi quindi se
il rapporto tra italiani e tedeschi vaga nelle maree di fatali
attrazioni e repulsioni. Impressionante è il numero di unioni
italo-tedesche . Chi non annovera tra i suoi amici almeno un tedesco,
conosciuto mentre si arrostiva sulle spiagge mediterranee? E
c'è un solo motivo per spiegare la nostra generale riluttanza a
imparare il tedesco : panico. Terrore che parlare così
significhi anche essere un pò così. Perchè noi dai
tedeschi le abbiamo sempre prese un pò in tutti i campi, tranne
che su quello di calcio .
Le due germanie sono oggi riunificate
sotto l'unica bandiera dell'Ov-Est. Con il marco alle stelle e la
lira nelle stalle, l'antico sogno di conquista si
tramuterà in una solida realtà immobiliare?
Che accadrà con le alpi senza più frontiere?
Probabilmente avrete presto un tedesco in condominio. Avete idea di
cosa significha fare una riunione condominiale con un tedesco? Noi si.
Quante parole conoscete oltre a Achtung!
Schnell! Ich Liebe Dich? Cosa sapete delle loro abitudini
ecoalimentari? Non sarete rimasti a crauti
& kartoffeln! Con i tedeschi letteralmente alle porte
bisognerà imparare a convivere. Anzi, a vivere bene, visto
che, al contrario loro, noi non abbiamo un'Italia dove
trasferirci.
Se avete difficoltà di
adattamento ad un futuro possibile, se già vivete di pane e
tedeschi, se siete in procinto di partire in direzione nord-nordest,
questo manualetto fa per voi. E' di rapida consultazione e vi
permetterà di fare fronte agli eventi salvando, se non la
casa, almeno l'onore.
prefazione
indice
introduzione
morale
ringraziamenti