Area dedicata alla Vespa Vespa 50 Special Vespa Rally 200 Electronic
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Sommario:
Tra tutte le "Vespa 125" prodotte, la "Primavera ET3" è stata sicuramente una delle più apprezzate. Dotata di una carrozzeria compatta ed essenziale, abbinava l'agilità di un "50" alle prestazioni di un "125", regalando una maneggevolezza sconosciuta ai classici "vesponi" di analoga cilindrata. L'esemplare qui riprodotto è una "prima serie"colore "blu-marine" del 1977, il cui restauro totale è stato appena portato a termine. La serie VMB1T di cui fa parte è considerata ufficialmente "di interesse storico", e compare nelle apposite liste della F.M.I. La tinta è originale, la meccanica e la ciclistica sono in perfetta efficienza e il mezzo è stato completato con l'adozione di serrature per sella e sportellino motore (dato che circola regolarmente...) e con il montaggio della ruota di scorta.
La "125 Primavera ET3" è l'evoluzione in chiave sportiva del modello base "125 Primavera", a sua volta imparentato con le serie 50 e 90. Le differenze a livello estetico con la "Primavera" base, sono la presenza della serratura d'accensione sul manubrio, la sella più comoda e di nuovo disegno, le bandine adesive laterali recanti la dicitura "electronic" ( simili a quelle del contemporaneo modello "200 Rally" , pure esso dotato di accensione elettronica ), lo scarico di forma allungata e la verniciatura in nero opaco del copri volano e del coprimozzo anteriore. Ma le differenze più importanti risiedono nella meccanica. Questa Vespa è munita infatti di accensione elettronica Ducati "a scarica di condensatore" (E..) e di un nuovo cilindro a 3 luci di travaso (..T3), che uniti ad un rapporto di compressione più spinto, alla maggiorazione del getto del massimo del carburatore, alla modifica dell'anticipo dell'accensione e ad uno scarico più sportivo ( di tipo allungato, simile a quello della vespa "90 SS" ) consentono al mezzo di accelerare prontamente e di raggiungere - grazie anche al peso estremamente contenuto e alla carrozzeria compatta - una velocità massima prossima ai 100 Km/h.
Come noto, l'adozione dell'accensione elettronica permette la concentrazione della scarica elettrica d'accensione entro un intervallo di tempo inferiore rispetto a quanto accade mediante puntine e condensatore (lo standard degli scooters dell'epoca), favorendo peraltro il raggiungimento di una punta di tensione nettamente superiore. Questo si traduce in una serie di vantaggi pratici non trascurabili, sia di natura elettrica che meccanica, tra cui: regolatità di funzionamento (in particolare agli elevati regimi di rotazione, o con candela sporca o con regolazione imprecisa della distanza tra gli elettrodi ), facilità di avviamento (anche dopo lunga inattività o in presenza di eventi atmosferici sfavorevoli), inalterabilità dell'anticipo nel tempo e assenza di usura meccanica ( manutenzione dell'accensione ridotta alla sola candela).
Per concludere, queste importanti novità venivano per la prima volta introdotte su un veicolo di fascia economica medio-bassa, cosa impensabile fino a qualche anno prima. In pratica vennero introdotte sulla "125 Primavera" soluzioni analoghe a quelle adottate solo qualche anno prima sul modello "200 Rally Electronic", che all'epoca rappresentava il vertice della gamma "Vespa".
Caratteristiche tecniche della "Vespa 125 Primavera ET3 (VMB1T)"
Telaio:
carrozzeria portante, a guscio, in lamiera di acciaio stampato a forma
aperta e carenata.
Manubrio fuso in
lega leggera, a comandi interni.
Dimensioni:
Interasse 1180 mm; larghezza max.680 mm; lunghezza max.1655 mm; altezza
max.1005 mm; altezza pedana da terra:225 mm
Sospensioni:
forcella
anteriore a braccetto oscillante con ammortizzatore idraulico (monobraccio)
; motore con funzione portante (forcellone oscillante monobraccio) e ammortizzatore
idraulico.
Ruote: cerchi
in lamiera di acciaio divisibili (2.10 - 10"), con pneumatici da 3.00 x
10".
Pressione di gonfiaggio
(atm) : 1,25 l'anteriore; 1,6 il posteriore (2,5 con passeggero).
Freni: anteriore
(comandato dalla leva destra al manubrio) e posteriore (comando a pedale
sulla pedana di destra) a tamburo.
Impianto elettrico:
alimentato
da volano magnete in alternata (6V / 50 W).
faro anteriore:
1 lampada da 5W (posizione) e una lampada da 25W + 25 W (anabbagliante
+ abbagliante); illuminazione tachimetro: 1 lampada da 0,6 W;
fanalino posteriore:
1 lampada da 10 W (stop) e 1 lampada da 5 W (posizione).
Motore: tipo
VMB1M a due tempi alimentato da miscela al 2% (con alimentazione a benzina
senza piombo è consigliabile il 3%; specialmente se ad andature
veloci);
raffreddamento ad
aria forzata (realizzato mediante alettatura del volano).
Cilindro in ghisa
inclinato a tre luci di travaso,alesaggio x corsa (mm): 55 x 51 (121,16
cc).
Rapporto di compressione
9,5:1.
Distribuzione "rotante"
regolata dall'albero motore.
Carburatore: Dell'orto
SHB 19/19 (diffusore 19 mm - getto min 42, getto max 76) inserito
nel carter.
Accensione: elettronica
Ducati con centralina esterna alloggiata nel cofano di sinistra; candela
Champion L 82 o equivalente; anticipo : 20° (+/- 2°) prima del
P.M.S..
Cambio a 4 rapporti
( Rapporti trasmissione motore/ruota: 1°) 1:14,74
2°) 1:9,80 3°) 1:7,06
4°) 1:5,31 ). Quantità olio cambio: circa 250 g (riempire fino
a sfiorare il foro di carico)
Prestazioni dichiarate
dalla Casa Costruttrice:
Peso a vuoto: Kg
78.
Potenza massima:
5,5 Kw a 5500 Giri/min.
Consumi:2,1 litri
di miscela al 2% x 100 Km; autonomia oltre 265 Km;
Capacità
serbatoio: circa 5,6 litri ( di cui circa 1 litro di riserva)
Velocità
max : superiore a 90 Km/h (*)
(*) l'esemplare qui riprodotto raggiunge i 100 Km/h indicati)
Manutenzione periodica (Ogni 4000 Km)
Motore: disincrostazione
gruppo termico (pistone, fasce elastiche, testa e luci cilindro).
Candela d'accensione:
pulitura e regolazione distanza elettrodi a 0,6 mm.
Scarico: smontaggio
e pulitura dell' anima del silenziatore; disincrostazione collettore di
scarico.
Olio del cambio:
verifica ed eventuale ripristino del livello fino a sfiorare - a moto orizzontale
- il foro di carico (sostituire completamente ogni 8000 Km).
Filtro aria: smontaggio
e pulitura (lavaggio in benzina; se possibile asciugatura mediante getto
di aria compressa).
Manubrio: ingrassaggio
leve freno ant. e frizione (lubrificazione asse comando cambio e asse comando
acceleratore se necessario).
Asse ruota anteriore:
lubrificazione cuscinetto asse ruota e perno della sospensione (gabbie
a rulli); lubrificazione camera rinvio contachilometri .
Freni: verificare
efficienza (sostituzione ganasce se necessario).
Sospensioni: verificare
efficienza (sostituzione se necessario).
Trasmissioni flessibili:
registrare (ingrassaggio ogni 8000 Km); periodicamente è consigliabile
la sostituzione dei cavetti comando cambio.
Sterzo: verifica
serraggio cuscinetti (eventuale ingrassaggio).
Bulloneria: verificare
serraggio.
Pregi: la "125 Primavera ET3" è un mezzo dotato di un propulsore che pur essendo in grado di fornire buone prestazioni si rivela estremamente robusto (l'esemplare riprodotto ha superato i 40.000 Km, ha 26 anni e raggiunge ancora i 100 Km/h indicati!). La ridottissima manutenzione richiesta consente di percorrere chilometri a costi da ciclomotore. La protezione offerta dalla carrozzeria in caso di pioggia (specialmente se abbinata a quella offerta da un buon parabrezza) si rivela più che buona, e difficilmente riscontrabile nei moderni scooters di simili dimensioni. La posizione di guida risulta comoda e naturale. La pedana consente agevolmente di trasportare la "spesa" o anche oggetti di un certo ingombro. Si dimostra estremamente maneggevole e divertente, grazie al peso contenuto e alla brillantezza del propulsore. Le vivaci partenze da fermo - favorite da un motore in grado di prendere giri velocemente - la hanno resa particolarmente gradita ai più giovani, che spesso l'hanno preferita ai classici "Vesponi 125". Come tutti i modelli "Vespa" offre inoltre la possibilità di montare la ruota di scorta (dietro lo scudo, o mediante l'applicazione di un portapacchi sulla parte posteriore). Le forature sono facilmente riparabili "in casa", dato che i cerchi divisibili consentono rapidamente di sostituire la camera forata o il copertone danneggiato mediante una semplice chiave da 13 e 17 mm. La grande diffusione di questo veicolo rende ancora oggi relativamente semplice il reperimento di tutti i ricambi. Per concludere, a livello estetico l' "ET3" è a nostro parere una delle più belle "Vespa" mai realizzate: la sua linea semplice, sportiva ed elegante al tempo stesso, fa ben capire le ragioni del successo "Vespa" nel mondo!
Difetti:Le
ruote di piccole dimensioni non sono l'ideale nelle brusche frenate e per
la stabilità alle alte velocità; in caso di sede stradale
dissestata e/o in presenza di fondo stradale bagnato si rivela indispensabile
ridurre la velocità. Nelle frenate più decise la sospensione
anteriore tende ad affondare fino al fondo corsa dell' ammortizzatore,
mentre il posteriore tende a bloccare. Peso e interasse ridotti fanno ondeggiare
la vespa, specialmente in presenza di spostamenti d'aria causati da altri
veicoli o da condizioni meteorologiche sfavorevoli. L'anteriore inoltre
tende ad alleggerire in maniera vistosa, consigliando di ridurre la velocità,
specialmente in caso di curve e controcurve. Il comando del cambio talvolta
rende difficoltosa la ricerca del folle da fermo, e non è il massimo
della velocità di azionamento; i cavi flessibili tra l'altro, vanno
sostituiti periodicamente per limitare al massimo il rischio di rotture
(la cui conseguenza è l'impossibilità di cambiare il rapporto).
Lo spazio a disposizione del passeggero è limitato: i lunghi tragitti
in coppia richiedono notevole spirito di adattamento! L'insolita collocazione
degli organi meccanici, rende gli interventi di meccanica più laboriosi
rispetto ai motoveicoli tradizionali. La sostituzione della ruota posteriore
comporta lo smontaggio della marmitta, cosa che sulla "125 Primavera" base
non era necessaria (la sportività si paga!). Il cuscinetto di banco
dell'albero motore lato volano è del tipo "a rulli", ed essendo
lubrificato praticamente solo dall’olio contenuto nella miscela, specialmente
negli esemplari più "vissuti" talvolta è causa di fastidiosi
(anche se "innocui") rumorii .
Mentre le prestazioni
garantite dal motore sono ancora "attuali", l'assenza degli indicatori
di direzione rende poco visibili le intenzioni del conducente (costretto
ad indicare "a mano" le svolte che intende effettuare). Essendo sparite
dai distributori di carburante le colonnine della "miscela", per "dissetare"
la vespa si deve preparare artigianalmente il "mix" ( cosa che d'altra
parte gli appassionati hanno sempre fatto, data la scarsa qualità
della miscela venduta presso i distributori ). Pur garantendo ancora oggi
un discreto raggio d'azione, rispetto ai moderni scooters ( dotati di sospensioni
ed impianti frenanti sicuramente più efficienti ) l' "ET3"
richiede qualche cautela in più quando si superano i 70 Km/h.
L'affidabilità è comunque rimasta proverbiale, e se sarà
trattata bene difficilmente vi lascerà appiedati. Ottima
in città (...forse suo terreno ideale), si è rivelata in
grado di effettuare escursioni anche a medio raggio, portando a termine
percorsi "impegnativi" (passi montani) e destando talvolta l'interesse
di curiosi.
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