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Vespa 50 Special    Vespa 125 Primavera ET3    Vespa Rally 200 Electronic

AREA DEDICATA ALLA "VESPA" PIAGGIO

Questa area è dedicata al famoso scooter "Vespa" prodotto dalla Piaggio. In particolare, dopo alcuni cenni alla storia riguardante la nascita della Vespa, presentiamo tre modelli di cui abbiamo esperienza diretta, cercando di metterne in luce pregi e difetti e riportando le nostre impressioni di guida. Si tratta della Vespa "50 Special": il ciclomotore della famiglia noto per la sua affidabilità e per i ridotti costi di esercizio; la Vespa "125 Primavera" (nella versione "ET3"): a livello di prestazioni uno tra i modelli più agili e scattanti e a livello estetico una delle più belle (la preferita dai giovani); la Vespa "200 Rally Electronic": il modello di serie più potente e veloce uscito dagli stabilimenti di Pontedera. Non sono sicuramente tra i più esclusivi a livello collezionistico, ma ognuno di essi possiede - seppur in misura differente - le caratteristiche che hanno reso la "Vespa" famosa nel mondo: affidabilità, economicità, eleganza e praticità. 
 
 
 
 


La storia della "Vespa" in breve.


 Nell'immediato dopoguerra Enrico Piaggio affidò all'ing. Corradino D'Ascanio (noto per le sue realizzazioni in campo aeronautico: in particolare per i suoi studi sull'elicottero) il compito di progettare un veicolo a due ruote che rispondesse alle esigenze dell'epoca in termini di semplicità di utilizzo, affidabilità, costi di esercizio, che fosse in  definitiva un mezzo da usare senza riguardi ed in grado di offrire un certo comfort di marcia. La Vespa (questo fu il nome deciso da Enrico Piaggio) nacque come un mezzo dotato di carrozzeria portante compatta e robusta, in grado di offrire al conducente una maggior protezione rispetto a quella offerta dai motocicli tradizionali, dotata di un motore a due tempi (privo quindi di organi di distribuzione soggetti ad usura e a regolazioni ) a "presa diretta" (per eliminare l'inaffidabilità delle catene di trasmissione e la necessità continua di lubrificazione delle stesse), con le ruote montate "a sbalzo" (l'avantreno ricorda il carrello di un aereo dell'epoca) al fine di consentirne la rapida sostituzione in caso di foratura (evento non raro sulle strade bianche dell'epoca e vista la scarsa qualità dei pneumatici). Il brevetto della prima Vespa venne depositato nell'aprile del 1946.
 

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