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Platone -testi e fonti

Secondo un'ipotesi 2003 (su "Nature") basata sui risultati della sonda Nasa Wmap che riportava dati sulle fluttuazioni infinitesimali di temperature dell' "eco fossile" del big bang , la radiazione comica di fondo, la formazione dell'universo è chiusa (dimensione di 74 mld di anni luce) - lo spazio è cioè finito - e l'illusione dell'infinità è data dalla configurazione "a specchio" tipica di un blocco di dodecaedri, con le facce opposte incollate l'una all'altra. Insomma l'universo sarebbe fatto come un pallone di calcio, e avrebbe avuto ragione Platone nell'indicare nel dodecaedro la forma fondamentale del come (e che Leonardo disegnò come simbolo della "divina proporzione".

Nel "Protagora", ma con sostanziale coerenza di tutte le altre  fonti, il Socr. platonico sostiene che si fa il male solo per ignoranza del bene; appena cioè il bene appare alla coscienza, assume un assoluto potere attrattivo nei riguardi del volere ( dal presupposto che ogni bene fosse attrattivo- piacevole (edò) nasce la teoria cirenaica che ogni piacevole fosse bene. Ma il bene non è per Socrate una concezione teoreticamente espressa, cioè distinta dal mondo del desiderio e della volontà - altrimenti non si potrebbe capire la potestà irresistibile del bene sul mondo del sapere. Il bene socratico attrae assolutamente la volontà perché non è teoria che comanda dal di fuori, valida sia per il passato (fatti) che per il futuro (speranza i), ma solo per quest'ultima parte del tempo. Ma se il bene non può essere applicato al passato, allora non è oggettivabile come concetto universale, anche se Socr. sente l'esigenza di fare del bene un oggetto- verità non ristretto al singolo individuo, ma cogente per tutti.

Nel "Protagora" si enuncia in generale l'impossibilità di scindere l'unica areté in virtù particolari. Insomma la concettualità del bene è universalità (tendenza platonica che inizia qui a delinearsi) o è sapere individuale nel senso di semplice scopo, conosciuto e perciò voluto, totalmente all'interno della vita consapevole della prassi?  

Nel "Lachete"(sulla virtù come coraggio) si evidenzia il dissidio fra il bene come termine ultimo del volere e il bene termine eterno del sapere. Nello "Ione" si mostra che la poesia, al pari della virtù, non è effettiva conoscenza delle cose cantate. Con il "Gorgia" inizia il distacco platonico da Socr.: si esclude qualsiasi validità dell'interpretazione edonistica dell'eudemonismo di Socr., all'opposto il principio dell'attraenza del bene si sviluppa solo in senso rigoristico ascetico fino a delineare - anche se non espressamente - la superiorità al desiderio eudemonico come somma felicità, il sapere non serve più a dirigere la prassi ma come ideale contemplativo fine a se stesso. Le opere successive delineano nelle singole forme l'idealità trattata nel "Gorgia". La felicità come giustizia è trattata nella "Republica": la virtù nell'individuo coincide con la virtù nello stato, ed è sapere che sovrasta - sia pure come dover essere che può non essere -  la prassi; il retto agire deriva dal retto sapere), solo chi sa deve governare, senza riguardo per l'individuale libertà di coloro che non sanno; Plat. è  teorico di una monarchia della sapienza (e nelle "Leggi" sarà lui a occupare tale trono): il concetto universale è ratio cognoscendi del bene solo in quanto è anche ratio essendi. Il concetto è l'essenza dei fatti, l'universale, "idea" (idea, eidos), quel che essenzialmente, veracemente è (ontos on), in quanto è l'assolutamente costante, il sempre pari a se stesso. 

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FONTI

 

L'univ. di Tubinga, Istituto filologico, ha costruito il Platon-Archiv (ad opera di G.Picht): seicentomila schede riproducenti tutte le occorrenze del lessico platonico con il contesto di 5 righe per ogni occorrenza. 

L'opera completa [testi da Platone, Tutti gli scritti (a c. Giovanni Reale), MI:Rusconi, 1991] con apparato  storico-concettuale sta nel cd-rom Platone (la vita, il pensiero, le opere)  Rusconi 1999 con testi presi da G.Reale, Storia della filosofia antica, MI:Rusconi 1991. C'è una raccolta iconografica documentata, manca bibliografia e linkografia. Tutto il contenuto è rigidamente non-prelevabile (si può solo procedere a stampate di singole pagine video), per cui viene meno il 95% della motivazione alla consultazione.  

CAVARERO 1991  Adriana Cavarero, Nonostante Platone, Roma:Editori Riuniti, 1991
VERCELLESE 1994   Michele Vercellese, Cogito ergo sum. Breve storia della filosofia, MI:Garzanti, 1994 (un giro guidato nell'universo filosofico in 50 massime commentate)

Multimediale (vhs)

filmografia:

The drinking Man - Il simposio di Platone (Jonathan Miller, UK, 1965 film tv attualizzazione del tema platonico dell'amore)

Platone (Susanne Guggenberger, Austria, 1992) biografia  - non distrib. in It.

Il banchetto di Platone, di M. Ferreri It-Fr. 1986 80' (distrib. Manzotti, inedito) tentativo di esporre il dialogo Il Convito e nello stesso tempo uno spaccato della società e cultura dell'Atene del tempo.

linkografia:

http://www.funkandwagnalls.com/encyclopedia/ (sub voce) temi e scuole

http://phd.evansville.edu/plato.htm bibliografia

http://plato.evansville.edu/ (in La superguida di Internet, MI:Apogeo,2001)

 

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