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Alberto Magno

(Alberto di Bollstädt; Colonia 1193?1206?-1280).

 Domenicano, insegnò a Colonia, Hildesheim, Friburgo, Ratisbona, Strasburgo, Parigi., poi ancora Colonia ove ebbe alunno Tommaso d'Aquino. Nel 1277 andò a Parigi per difendere le dottrine di quest'ultimo contro le accuse del vescovo di Parigi.
Obiettivo di A. è omnes dictas partes (aristotelica)  - phisicam, metaphisicam et mathematicam - facere Latinis intelligibiles.  Ha cercato di liberare il pensiero aristotelico  dalle elaborazioni dei commentatori successivi (specie di Averroè), ma ha contribuito a rendere rigido il pensiero aristotelico (predisponendo il terreno per la scolastica).  Per Dante Alberto Magno è il punto di riferimento di Tommaso d'Aquino: i due sono collocati nel Sole tra i 12 filosofi cristiani che introducono al Paradiso (Par., X, 97-99): 

  Questi, che m'è a destra più vicino,
   Frate e maestro fummi; ed esso Alberto
   E' di Cologna, ed io Thomàs d'Aquino.

 

  Alberto Magno -  immagine del '500

L'atteggiamento coerente di difesa della filosofia come disciplina autonoma ha aperto la strada al pensiero tomistico, che dipende da Alberto per quasi tutte le sue parti speculative:

-          conoscenza umana fondata sull'esperienza sensibile

-          conseguente impossibilità di provare l'esistenza di Dio ontologicamente

-          indimostrabilità della creazione del mondo nel tempo

-          individualità dell'intelletto agente

-          distinzione netta tra creatore e creatura

-          unità dell'anima.

 A. apre la strada del razionalismo, e per difenderla si deve confrontare con gli attacchi del suo stesso ordine domenicano. A. chiama ignoranti tali predicatori:  tamquam bruta  animalia blasphemantes in iis quae ignorant.

La filosofia è nettamente distinta dalla religione, perché si base unicamente sulla ragione.: philosophi enim est, id quod dicit, dicere cum ratione. E' impegnato congiuntamente sul fronte speculativo e su quello scientifico: zoologia, botanica, astronomia, mineralogia, alchimia.  Ma oltre il valore indiscusso della deduzione A. pone anche l'esigenza dell'induzione e dell'esperienza (oportet experimentum non in uno modo, sed secundum omnes circumstantias probare). Il sillogismo garantisce l'universale, ma nel particolare experimentum solum certificat in talibus.  In A. viaggiano su due piani non sempre coerenti razionalismo ed empirismo.

Opere

Oltre i commenti (alle Sententiae di Pier Lombardo, allo pseudo Dionigi Aeropagita, all'Apocalisse) e agli scritti teologici (Summa theologiae, Summa de creaturis), le opere filosofiche sono numerose: iDe praedicalibus, De praedicamentis, commenti alle opere aristoteliche, De unitate intellectus contra Averroem, De coelo et mundo, De natura locorum, De proprietatibus elementorum, De generatiione et corruptione, De meteoris, De mineralibus, De anima, De sensu et sensatu, De memoria et reminiscentia, De intellectu et intelligibili, De somno et vigilia, De spiritu et respiratione, Metaphysica, Ethica, Politica.

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