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Das Kapital
1864-1883
economia scientifica
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Nel terzo libro si evidenzia che le leggi di sviluppo della società capitalistica sono solo tendenziali: all'interno di esse vi sono fenomeni ciclici e aleatori, e ad esse si sovrappongono tendenze opposte, per cui la società capitalistica è strutturalmente instabile. In essa l'uomo è "spezzettato": sia il proletario che il capitalista ("funzionario del capitale") ubbidiscono a forze sociali che non controllano: "semplici personificazioni delle categorie economiche, dei supporti in cui si cristallizzano le relazioni di classe e gli interessi particolari di classe".
Nella società l'uomo si è reso estraneo a se stesso. E' in particolare la struttura concorrenziale del capitalismo che genera contraddizioni che dominano il capitalista stesso come individuo.Le forze (spinta alla concorrenza nella produzione) che sono il prodotto dell'azione degli individui, ne travalicano l'esistenza e conducono a conseguenze sociali non progettate dal singolo. Solo gli uomini fanno la storia, anche se la storia che fanno non è quella che vorrebbero fare.
Il mutamento sociale non ha una natura ciclica (esemplificabile nella legge ferrea dei salari di Ricardo, o nella legge della popolazione di Malthus), bensì evolutiva: le condizione della produzione generano degli effetti che a loro volta contribuiscono a modificare le condizioni stese della produzione.
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Applicazione delle categorie marxiane per l'analisi dei rapporti di produzione capitalisti, e nello specifico usare "il Capitale" come strumento politico, è l'intento del fumetto "Il Capitale di K. Marx" a cura del Kollettivo Studentesco Autonomo, Torino 1996 (debole però graficamente ed estremamente semplificato nei concetti).
Marx-introduzione / Il Marx dei Manuskripte / il Marx del Manifest / il Marx di Das Kapital
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